Il corso nasce allo scopo di consolidare quegli elementi interpretativi che aiutino l’attore a strutturare velocemente il personaggio in occasione dei casting. Le attività proposte mirano alla neutralizzazione di ogni artificiosità allo scopo di accelerare il processo di interiorizzazione innescato dalla memoria emotiva. È prevista la realizzazione di un self tape (un monologo breve a
Il corso prevede l’apprendimento delle regole base del linguaggio cinematografico attraverso lo studio di alcune sequenze di film appositamente selezionate dal docente. Il lavoro, organizzato in una serie di esercizi pratici, affronterà le problematiche connesse alla messa in scena e alla ripresa cinematografica. Particolare attenzione sarà dedicata al “decoupage cinematografico” e alla sintesi visiva del
Il lavoro dell’autore della fotografia: la luce come espressione. Dalla sceneggiatura alla sala di proiezione. Analisi di questo percorso con esercitazioni, proiezioni, illuminazione di un set cinematografico, riprese con camera digitale Alexa o Blackmagic Mini URSA 4.6 e finalizzazione del filmato. Sede: Centro Sperimentale di Cinematografia, Via Tuscolana 1520 – Roma. Durata: il corso è
Il corso ha come obiettivo il raggiungimento della “VERITÀ” davanti alla macchina da presa. Il training collettivo e le esercitazioni individuali consentiranno a ciascun attore di acquisire gli strumenti fisici e vocali per avere una recitazione intima e credibile adeguata al linguaggio cinematografico. Gli allievi, prima dell’inizio del corso, dovranno studiare dialoghi, proposti dall’ insegnante,
Il laboratorio focalizza l’attenzione su un elemento cardine della sceneggiatura: la creazione e lo sviluppo del personaggio, con il suo arco evolutivo di sviluppo e trasformazione; la creazione del tempo interno (descritto nell’Inner Script) e del tempo esterno (Outer Script); il conflitto portante che deve risolvere; il tema che incarna; la backstory in cui si
Dalla celebre rappresentazione de “Il Gabbiano” di Anton Cechov, nel 1898, con la regia di K.S. Stanislavskij, al film di Sidney Lumet del 1968, al film per la tv di Marco Bellocchio del 1977. Studio e analisi dei materiali, ed esercitazioni pratiche. Approfondimenti: Rivisitando la regia di Stanislavsky, contrapponendo ad essa le critiche di Cechov,
Il montaggio comincia prima di tutto nella nostra testa. Ognuno di noi, in qualsiasi forma di comunicazione, elabora un discorso in base alle scelte che opera nel magazzino della sua memoria e delle sue emozioni. Il corso, analizzando i diversi tipi di materiale che ognuno potrebbe trovarsi a montare a livello professionale, cerca di identificare
Il corso è incentrato sullo studio del testo avendo come obiettivo e punto di partenza non le parole, ma le azioni in esse contenute. Scopo del lavoro è imparare a costruire un ruolo da interpretare attraverso lo studio delle strutture drammatiche e dello sviluppo dei personaggi nell’intera opera acquisendo una metodologia capace di essere riutilizzata
Il corso metterà gli allievi in condizione di capire le regole base del filmmaker, un lavoro decisamente creativo ma molto impegnativo, una professione di oggi che può dare grandi soddisfazioni. Il corso consiste nella realizzazione teorica e pratica di un corto di 3 minuti, partendo dal soggetto per arrivare al prodotto finito, montato, colorato e
Un laboratorio unico. Attraverso la straordinaria esperienza del Maestro Giancarlo Giannini coadiuvato dai suoi migliori Docenti, gli allievi affronteranno diversi metodi di recitazione in un percorso coerente e strutturato, finalizzato alla ricerca del “proprio Metodo”. Il laboratorio pone al centro del percorso formativo la preparazione dell’attore, con particolare riguardo a coloro che intendano approfondire, aggiornare,