“Sacro Gra di Gianfranco Rosi selezionato come finalista al Doc/it Professional Award”
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"Sacro Gra" Finalista al Doc/it Professional Award
premio al miglior documentario italiano dell'anno
lunedì 25 maggio | ore 18:00 sala bianca
Centro Sperimentale di Cinematografia a Palermo - sede Sicilia
Il Mese del Documentario la manifestazione organizzata da Doc/it Associazione Documentaristi Italiani in collaborazione con 100autori - Associazione delll'autorialità cinetelevisiva e il Centro Sperimentale di Cinematografia, sede Sicilia porta sugli schermi d'Italia e d'Europa il quinto dei cinque film che concorrono a vincere il Doc/it Professional Award, premio al miglior documentario italiano dell'anno.
Sacro Gra di Gianfranco Rosi selezionato come finalista al Doc/it Professional Award, l'unico premio di categoria che ha coinvolto più di 150 professionisti del settore votare le migliori opere del Cinema del Reale fra oltre le 80 che hanno partecipato quest'anno.
Il film simbolo, proiettato lunedì 25 maggio al Centro Sperimentale di Cinematografia di Palermo, che con la sua vittoria al Festival di Venezia del Leone d'Oro come miglior film, ha scardinato le categorie di opera cinematografica proclamando la definitiva affermazione del cinema documentario e che ha portato sotto i riflettori il talento e l'eccellente livello del Cinema del Reale italiano, concorre ora a diventare il migliore documentario italiano dell'anno.
Il GRA, il Grande Raccordo Anulare di Roma, con i suoi 70 km è la più estesa autostrada urbana d'Italia. Ma pochi considerano il Raccordo come spazio urbano da esplorare. Rosi ha deciso di raccontare il suo Paese girando e perdendosi per tre anni con un mini-van sul Grande Raccordo Anulare di Roma per scoprire i mondi invisibili e i futuri possibili che questo luogo magico cela oltre il muro del suo continuo frastuono. E dallo sfondo emergono personaggi invisibili e apparizioni fugaci.
Il regista raccoglie il bagaglio di esperienze, come l'idea stessa di farne una narrazione, del paesaggista Nicolò Bassetti la cui esplorazione a piedi dei territori del GRA si trasforma in una sorta di cammino laico alla ricerca del "Sacro Graal" del Raccordo.
Mentre cercavo le location del film ho portato con me Le città invisibili di Calvino. Il vero tema del libro è il viaggio, l'unico modo in cui il viaggio oggi sia ancora possibile: vale a dire all'interno della relazione che unisce un luogo ai suoi abitanti, nei desideri e nella confusione che ci provoca una vita in città e che noi finiamo per fare nostra, subendola.
Gianfranco Rosi, nato ad Asmara, in Eritrea, si diploma presso la New York University Film School. In seguito ad un viaggio in India, produce e dirige Boatman, presentato con successo a vari festival internazionali tra cui il Sundance Film Festival e il Toronto International Film Festival, e trasmesso poi dalle principali emittenti mondiali. Nel 2008, il suo primo lungometraggio Below the sea level, vince i premi Orizzonti Doc e Doc/It alla Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia del 2008. La pellicola si aggiudica anche il premio come miglior documentario al Bellaria Film Festival, i Grand Prix e il Prix des Jeunes al Cinéma du Réel del 2009, il premio per il miglior film al One World Film Festival di Praga, il Premio Vittorio De Seta al Bif&st 2009 per il miglior documentario ed è nominato all'European Film Awards 2009. Nel 2010 gira il lungometraggio El sicario - room 164, film-intervista su un sicario messicano. Il film, oggetto di critiche contrastanti, vince il premio Doc/it come miglior documentario italiano dell'anno.
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