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Le belle costruzioni hanno fatto il loro tempo. Il cinema di Mauro Bolognini

Autore: Andrea Pergolari

Anno: 2022

Pagine: 238

Editore: Centro Sperimentale di Cinematografia; Rubbettino

ISBN: 9788849875041

Collana: Biblioteca di Bianco e Nero

€ 22,00

Descrizione

Regista prolifico e facilmente riconoscibile dal punto di vista stilistico, quindi altrettanto facilmente etichettabile e immediatamente etichettato (e travisato), Mauro Bolognini è stato invece una personalità contraddittoria, moderna a dispetto delle apparenze. È il regista dello scorrere del tempo, delle età di crisi, ma soprattutto una figura centrale per la nostra cinematografia, e non solo: come molti altri artisti del XX secolo dimostra una particolare vocazione multimediale ed è uno dei grandi tramiti della nostra cultura, uno di quei necessari collanti tra pratiche alte e basse, capace di mettere in comunicazione mondi diversi (Moravia, Pasolini, Pratolini, Brancati, Totò, Steno, Tognazzi, tra gli altri) e differenti forme di espressione. Fu un ribelle a suo modo, un toscano che sorrideva e che non aveva mai perso il gusto del gioco, nemmeno dopo essere diventato una personalità di spicco del cinema italiano. La divorante vitalità professionale dell’artista è ricostruita in questo libro attraverso il filo rosso del suo rapporto con gli intellettuali del tempo, fonte inesauribile di ispirazione e confronto, per un percorso tra i più originali e anticonformisti del cinema italiano e facilmente riconoscibile.

 

Note Autore:

Andrea Pergolari è nato a Roma nel 1975. Laureato in Lettere nel 2000, ha esordito come narratore con Gringo nel 2001. Autore di racconti, saggi storici e cinematografici, testi teatrali e documentari, dirige il Teatro Le Sedie a Roma. Tra i suoi libri: La fabbrica del riso (2004), Pasquale Festa Campanile ovvero la sindrome di Matusalemme (2008), Flavio Mogherini scenografo praticamente regista (2009), Luciano Salce – Una vita spettacolare (2010), La polizia s’incazza (2016), La strategia della panchina (2017), Racconti a una voce (2022) e, in collaborazione con Alberto Pallotta, La commedia all’italiana in 160 film (2022) e Franco e Ciccio – Storia di due antieroi (2022). Tra i suoi testi teatrali: Quarto movimento (2013), Brividi a buon mercato (2016), L’ospite senza volto (2017) e, in collaborazione con Emanuele Salce, Mumble mumble (2010) e Diario di un inadeguato (2022). Il suo documentario L’uomo dalla bocca storta (2009), diretto in collaborazione con Emanuele Salce, ha ricevuto la menzione speciale ai Nastri d’argento 2010, mentre la sua commedia Che fa Bobo a Malibù è stata finalista al Premio Magni 2021.

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