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Il C.S.C. tra tradizione e riforma

Autore: Ernesto G. Laura (a cura di)

Anno: 1976

Pagine: 133

Editore: Centro Sperimentale di Cinematografia

Collana: Studi monografici di Bianco e Nero ; 24

€ 6,00

Descrizione

Il volume ripercorre le vicende del Centro Sperimentale di Cinematografia, dalla sua genesi e sviluppo in epoca fascista, fino alle successive trasformazioni e rimeditazioni della sua funzione in seno allo stato democratico repubblicano. Vengono riproposti vari documenti redatti dagli allievi, dall’AIACE, dal SNGCI, dall’UNAC, frutto della temperie culturale e politica del periodo a cavallo tra la fine degli anni ’60 e metà dei ’70 e tutti miranti ad una profonda “ristrutturazione” del Centro. Seguono i testi della legge 419/1942, istitutiva del Centro, e degli Statuti 1955, 1968, 1976. E’ inoltre presente un dossier sulle scuole di cinema nel mondo. Chiude infine il fascicolo l’articolo di uno dei padri fondatori del Centro, Luigi Chiarini, ripubblicato per l’occasione e intitolato “Il cinema e i giovani”.

Note Autore:

Ernesto Guido Laura è un critico cinematografico, giornalista e storico italiano. Si dedica soprattutto alla critica cinematografica e alla storia del cinema, coltivando in particolare lo studio dei rapporti tra cinema, mass-media e fascismo. Comincia a girare cortometraggi a passo ridotto, presentati nei circuiti dei festival di cinema amatoriale e della Federazione italiana dei cineclub (FEDIC). Intraprende l'attività di recensore e critico sulle riviste La rassegna del film (fondata da Giovanni Conso e Fernaldo Di Giammatteo) e Bianco e Nero (rivista del Centro sperimentale di cinematografia fondata nel 1937). Di quest'ultima, in seguito, sarà direttore responsabile per diversi anni. Nel 1958 esordisce professionalmente nella regia, in collaborazione con Leonardo Autera, con Diario di una dama veneziana (Pietro Longhi), primo di una lunga serie di cortometraggi e lungometraggi documentari per cinema e televisione, che integrano ed espandono la sua principale attività storico-critica. Dal 1960 comincia a collaborare con la Rivista del cinematografo e con altre riviste di cinema. Pubblica inoltre a suo nome numerosi volumi di taglio storico-critico dedicati a divi, generi e cinematografie nazionali. Si occupa anche di televisione, di letteratura gialla e thriller, nonché di fumetti.
Fra gli anni '60 e '70, Laura diviene un volto conosciuto della Rai, introducendo diverse rassegne televisive (come, ad esempio, Maestri del cinema, in onda su Rai 2). Dal 1972 al 1976, Laura ricopre inoltre la carica di amministratore unico dell'Istituto Luce-È stato presidente dell'AIRSC (Associazione Italiana per le ricerche di Storia del cinema).
Con Decreto del Presidente della Repubblica del 1º marzo 2018, gli è attribuito un assegno straordinario vitalizio, ai sensi della legge 8 agosto 1985, n. 440, per l'attestazione della chiara fama e dei meriti acquisiti a livello nazionale ed internazionale. Tra i suoi scritti ricordiamo: Alida Valli , (Gremese, 1979), L'immagine bugiarda. Mass-media e spettacolo nella Repubblica di Salò, Roma, (ANCCI, 1986), Telefoni bianchi. Realtà e finzione nella società e nel cinema italiano degli anni Quaranta (con Gianfranco Casadio e Filippo Cristiano), Longo, 1991, Federico Fellini firmato Fellas. Racconti e disegni per il "420" ( Nerbini, 1994), Hitchcock e il surrealismo, Palermo (L'epos, 2005), Storia del cinema italiano 1940/1944, volume VI (con la collaborazione di Alfredo Baldi), (Marsilio, 2010).

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