Home > “Gli allievi del terzo anno del corso di recitazione del Centro Sperimentale di Cinematografia si esibiscono nella lettura drammatizzata di “Eneide” di Olivier Kemeid a cura di Marco Belocchi”
“Gli allievi del terzo anno del corso di recitazione del Centro Sperimentale di Cinematografia si esibiscono nella lettura drammatizzata di “Eneide” di Olivier Kemeid a cura di Marco Belocchi”
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Mercoledì 9 e Giovedì 10 aprile alle ore 21.00 presso il Teatro Argot Studio di Roma (via Natale del Grande, 27) gli allievi del terzo anno del corso di recitazione del Centro Sperimentale di Cinematografia si esibiranno nella lettura drammatizzata del testo ENEIDE di Olivier Kemeid a cura di Marco Belocchi.

Lo spettacolo si inserisce nell'ambito della rassegna internazionale di drammaturgia contemporanea "In altre parole" ideata da Pino Tierno e giunta alla sua VIII edizione. Quest'anno in particolare la rassegna è dedicata alla drammaturgia del Québec e alla sua traduzione in italiano. Nasce così QuéTeatro, che dall'8 al 10 aprile proporrà tre intense giornate per conoscere meglio una delle più interessanti e innovative drammaturgie contemporanee. 
Lo spettacolo - lettura, con la traduzione di Alessandra Griffoni e Brunilde Maffucci, è interpretato dagli allievi del CSC:
Marta Bulgherini, Giorgio Cantarini, Miriam Galanti, Miguel Angel Gobbo Diaz, Margherita Laterza, Antonio Monsellato, Edoardo Olivucci Vitangeli, Angela Pepi, Guglielmo Poggi, Barbara Petti, Daniele Rienzo, Agustina Risotto Interlandi, Gianmarco Saurino, Marina Elena Savino e Nicolas Zappa.

ENEIDE: è la vicenda, antica ma sempre estremamente attuale, di un esilio. La vicenda di un uomo costretto alla fuga per sopravvivere. Gli odierni boat people hanno alle spalle una lunga storia e così anche Enea, in cerca di una terra sicura per suo figlio e la sua gente. L'Eneide narra di questo peregrinare pieno di rabbia, ostacoli e pericoli, alla ricerca di un luogo in cui fondare una nazione, ma soprattutto in cui trovare una vita migliore. Un viaggio che ha una sua forte valenza interiore, nell'abbandono progressivo dell'odio per costruire un avvenire di pace e fraternità.

 

 

 

 

 

 

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