Home > “16 e 17 novembre, al cinema Trevi, la rassegna “Se tutto è mafia…”, a cura di Sila Berruti e Luca Mazzei”
“16 e 17 novembre, al cinema Trevi, la rassegna “Se tutto è mafia…”, a cura di Sila Berruti e Luca Mazzei”
Centro Sperimentale di Cinematografia
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«Dovendo operare una scelta, abbiamo deciso di mettere insieme una collezione variopinta di pellicole che fossero in grado di rendere in maniera periscopica le molte facce di un fenomeno complesso e per molti versi ancora misterioso. Partendo da un documentario chiave come Les ennemies de la mafia, passando per una visione poco tradizionale e ironico amara come quella che ci offrono Belluscone e La mafia uccide solo d'estate, fino ad approdare ad una visione più completa e complessa del fenomeno con In un altro paese e Alla luce del sole, questa breve retrospettiva cercherà di rendere le molte voci che si sono nel corso del tempo espresse con forza, contribuendo a modo loro a gettare un po' di luce dove ancora vincono le tenebre» (Berruti).
La rassegna è a cura di Sila Berruti e Luca Mazzei ed è stata realizzata nell'ambito del Progetto Uncovering Excellence "L'immaginario devoto tra organizzazioni mafiose e lotta alla mafia: narrazioni e rappresentazioni" dell'Università di Roma Tor Vergata.
 
mercoledì 16
ore 17.00 Les ennemies de la mafia di Claude Goretta e Marcelle Padovani (1988, 104')
si avvisa il gentile pubblico che questa priezione e' stata sostituita con
ore 17.00 Il prefetto di ferro di Pasquale Squitieri (1977, 117')
Nel periodo del fascismo il prefetto Mori viene inviato a riportare la legalità in una Sicilia in cui la popolazione povera ed ignorante viene vessata da bande di criminali. Il prefetto, con una durezza inusuale, ucciderà e catturerà i malavitosi, fino ad espugnare, con l'aiuto dei carabinieri e dell'esercito il paese di Ganci, nel cui sottosuolo sono nascosti molti latitanti. Ma dopo l'arresto di alcuni notabili del regime, corrotti e mafiosi, diventerà l'oggetto di un attentato e verrà rimosso dall'incarico con la nomina a senatore. Storia vera di un uomo integerrimo che tentò inutilmente di rompere quel sistema di omertà, di complicità e di paura che ha sempre connotato il sistema di vita siciliana. Il regista Pasquale Squitieri è riuscito ad immergere un convincente Giuliano Gemma (nella parte del prefetto di ferro) in una atmosfera tesa e violenta, in cui emergono le figure comprimarie dei banditi (Francisco Rabal, Rick Battaglia), dei notabili (Enzo Fisichella, Luigi Montini) e delle popolane (Claudia Cardinale, Lina Sastri). Un affresco sulla "sicilianitudine" (senza Sciascia né Camilleri), per una volta vista dall'esterno, da un uomo d'armi, intransigente e decisionista, filtrata da un regista rigoroso ed oggettivo come Pasquale Squitieri. Film precursore delle storie "tragiche" di altri uomini con il concetto dello Stato, come il generale Dalla Chiesa o i giudici Falcone e Borsellino, trovatisi invece senza difese contro la brutalità delle nuove mafie.
 
ore 19.00 Belluscone - Una storia siciliana di Franco Maresco (2014, 94')
Il critico cinematografico Tatti Sanguineti arriva a Palermo per ricostruire le vicissitudini di Belluscone - Una storia siciliana, il "film mai finito" di Franco Maresco, che avrebbe voluto raccontare il rapporto unico tra Berlusconi e la Sicilia, attraverso le disavventure di Ciccio Mira (impresario palermitano di cantanti neomelodici, organizzatore di feste di piazza, imperterrito sostenitore del Cavaliere e nostalgico della mafia di un tempo) e di due artisti della sua "scuderia", Salvatore De Castro in arte Erik e Vittorio Ricciardi, che in cerca di successo decidono di esibirsi insieme nelle piazze palermitane con la canzone Vorrei conoscere Berlusconi.
Per gentile concessione di Ran Mazzone - Ila Palma
 
ore 20.45 Incontro con Rean Mazzone e Marco Visalberghi
 
a seguire In un altro paese di Marco Turco (2005, 92')
Un documentario che esamina il rapporto fra la mafia siciliana e lo Stato italiano negli anni della prima repubblica. Il film è incentrato sulla storia del maxi-processo di Palermo e dei due magistrati che lo hanno reso possibile, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Alexander Stille, noto giornalista e scrittore statunitense, racconta la storia di una clamorosa vittoria nella lotta contro la mafia, la storia del più grande processo anti-mafia mai celebrato.
Per gentile concessione di Marco Visalberghi
 
giovedì 17
ore 17.30 La mafia uccide solo d'estate di Pif [Pierfrancesco Diliberto] (2013, 90')
Crescere e amare nella Palermo della mafia. Un racconto lungo vent'anni attraverso gli occhi di un bambino, Arturo, che diventa grande in una città affascinante e terribile, ma dove c'è ancora spazio per la passione e il sorriso.La mafia uccide solo d'estate è, infatti, una storia d'amore che racconta i tentativi di Arturo di conquistare il cuore della sua amata Flora, una compagna di banco di cui si è invaghito alle elementari e che vede come una principessa. Sullo sfondo di questa tenera ma divertente storia, scorrono e si susseguono gli episodi di cronaca accaduti in Sicilia tra gli anni Settanta e Novanta. Un modo nuovo di raccontare la mafia. Un film che dissacra i boss e restituisce l'umanità dei grandi eroi dell'antimafia. Un sorriso ironico e mai banale sugli anni terribili degli omicidi eccellenti.
Per gentile concessione di Wildside e Rai Cinema 
 
ore 19.15 Alla luce del sole di Roberto Faenza (2004, 89')
«Roberto Faenza ha girato un bellissimo film pieno di civiltà e affetti su don Puglisi, un prete che combatte per la luce contro l'ombra e viene assassinato dalla mafia perché invade la sua zona di influenza presso i ragazzi fuori di Palermo, manovalanza di malavita. Alla luce del sole si intitola non a caso la biografia piena di passione e di sentimento che testimonia un cinema utile in una società in cui ci sentiamo a volte tutti abbandonati. Stile secco, senza manierismi, con un ottimo, introverso, misurato Luca Zingaretti, esule da Montalbano: uno di quei personaggi impotenti nella Storia cui Faenza, indagando il reale, offre il riscatto di un vibrante identikit che ci riporta al cinema italiano alla Rosi, di tempi migliori» (Porro).
Per gentile concessione di Roberto Faenza - Jean Vigo
 
SI AVVISA IL GENTILE PUBBLICO CHE L'INCONTRO PREVISTO PER LE 21.00 E' STATO ANNULLATO A CAUSA DI IMPEGNI DI PROMOZIONE DEL FILM DI PIF E FAENZA
ore 21.00
 Incontro con Roberto Faenza e Pif 
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