Home > “Martedì 15 novembre, al cinema Trevi, la rassegna dedicata a Giorgio Bassani si conclude con un incontro. Intervengono Giulio Ferroni, Giuliano Montaldo, Emiliano Morreale”
“Martedì 15 novembre, al cinema Trevi, la rassegna dedicata a Giorgio Bassani si conclude con un incontro. Intervengono Giulio Ferroni, Giuliano Montaldo, Emiliano Morreale”
Centro Sperimentale di Cinematografia
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martedì 15
ore 17.00 La romana di Luigi Zampa (1954, 91')
Nella Roma fascista si svolge la storia di Adriana, giovane e bella, che per assecondare le ambizioni della madre si ritrova tra le braccia di un pittore che avrebbe dovuto garantirle la gloria. Delusa e turbata si invaghisce di un autista che, nonostante le promesse di matrimonio, scopre essere in realtà sposato e padre di tre figli. Avviata alla prostituzione, viene salvata da Mino, un giovane partigiano che pare darle la felicità. Tratto da un romanzo di Alberto Moravia, il film si avvale di una delle migliori prestazioni di Gina Lollobrigida e soprattutto della accurata ricostruzione di interni ed esterni d'epoca a cura di Flavio Mogherini.
 
ore 19.00 Incontro con Giulio FerroniGiuliano MontaldoEmiliano Morreale
 
a seguire Gli occhiali d'oro di Giuliano Montaldo (1987, 102')
«Ricordo che, con Nicola Badalucco e Antonella Grassi, scrivemmo la sceneggiatura di quel film con grande paura del giudizio di Giorgio Bassani, che già aveva avuto da ridire addirittura su un film di De Sica, Il giardino dei Finzi-Contini. Ovviamente partimmo dal libro, ma lo usammo solo come traccia: durante i sopralluoghi a Ferrara conoscemmo l'avvocato Ravenna, amico di Bassani, e scoprimmo cose straordinarie, che non ci sono nel libro. [...] Scoprimmo che Bassani [...] era stato cacciato dall'università di Bologna, che aveva organizzato nel ghetto ebraico una scuola per tener su di morale i suoi amici, giovani ebrei cacciati da varie scuole... Abbiamo messo nel film vari episodi della vita di Bassani. [...] Il film andò a Venezia, e gli ultimi giorni di postproduzione furono molto convulsi, non ci fu tempo né modo di mostrarglierlo. Per cui mi trovai, alla prima, con Bassani seduto in sala, nel Palazzo del cinema del Lido, accanto a me. E alla fine [...] mi abbracciò e mi disse: "Se dovessi riscrivere quel libro, non dimenticherei gli episodi che tu hai scoperto e inserito". Fu un grande riconoscimento, da parte di un uomo tutt'altro che facile» (Montaldo).
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