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Tre libri per trenta giorni. L’offerta editoriale CSC dicembre 2022
Centro Sperimentale di Cinematografia
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01 Dicembre 2022

Ogni mese proponiamo un'offerta se tre titoli del nostro catalogo editoriale.

EcoCinema. Film & ecologia
Numero monografico di «Bianco e nero: rivista quadrimestrale del Centro Sperimentale di Cinematografia»
a. 83, n. 602, gen-apr. 2022
anno: 2022
pagine: 127
editore: Centro Sperimentale di Cinematografia; Sabinae
ISBN: 9791280023377

prezzo ordinario di vendita € 22,00
prezzo scontato (20%): € 17,60

Il cinema e il suo rapporto con l’ecologia. Un titolo – il titolo italiano di un vecchio film – ci ha guidati verso il tema dell’ecologia: 2022: i sopravvissuti (Soylent Green, Richard Fleischer, 1973). Nell’anno 2022 New York è immersa in un’insopportabile calura, le risorse naturali si stanno esaurendo e i suoi quaranta milioni di abitanti sono costretti a cibarsi di un alimento sintetico, il “Soylent Green” appunto, fabbricato con sostanze innominabili. Riscaldamento globale, cambiamenti climatici, cibi Ogm… il 2022 è arrivato, e il romanzo di Harry Harrison al quale Fleischer si ispirava non sembra più tanto fantascientifico. Parlare dell’ecologia al cinema è un gesto politicamente dovuto: comporta ricordare i tanti film, antichi e recenti (dai Lumière a Don’t Look Up), che si sono occupati del tema; ma significa anche parlare del cinema dentro l’ecologia. Perché anche i set inquinano, ma la coscienza “verde” è forte e anche il mondo delle produzioni, in Italia e in molti altri paesi, si sta avviando verso protocolli plastic free sempre più virtuosi.

Marcello Mastroianni
autore: Jean A. Gili
anno: 2019
pagine: 158
editore: Centro Sperimentale di Cinematografia; Edizioni Sabinae
ISBN: 9788898623990

prezzo ordinario di vendita: € 28,00 
prezzo scontato (20%): € 22,40

È una ricostruzione della carriera del più amato attore italiano corredata da straordinarie foto provenienti dall’Archivio Fotografico della Cineteca Nazionale. Contiene testimonianze, tra gli altri, di Federico Fellini, Sophia Loren, Claudia Cardinale, Ettore Scola, Marco Bellocchio, Liliana Cavani.

Nota autore:
Jean A. Gili, storico e critico cinematografico francese esperto di cinema italiano, è stato direttore del Festival del cinema italiano di Annecy. Tra i massimi esperti di cinema italiano d’oltralpe, è autore tra gli altri di L’Italie de Mussolini et son cinéma (Henri Veyrier, 1985) e Le cinéma italien à l’ombre des faisceaux, 1922-1945 (Institut Jean Vigo, 1990). Ha scritto su tutti i nostri più importanti registi e attori: da Rosi ai fratelli Taviani, da Nanni Moretti a Luigi Comencini, da Ettore Scola a Fellini, Visconti e Mastroianni. Per i tipi de La Martinière ha scritto il libro Le Cinéma italien, con la prefazione di Ettore Scola (2011).


Il mondo realmente rovesciato. Il cinema di Frederick Wiseman
autore: Fulvio Baglivi (a cura di)
anno: 2015
pagine: 157
editore: Centro Sperimentale di Cinematografia; Rubbettino
ISBN: 9788895219158

prezzo ordinario di vendita: € 28,00 
prezzo scontato (20%): € 22,40

Il mondo realmente rovesciato. Il cinema di Frederick Wiseman era stato pubblicato dal Centro Sperimentale di Cinematografia nel 2008 in occasione di una retrospettiva italiana sul regista, organizzata dalla Cineteca Nazionale in collaborazione con Fuori orario cose (mai) viste (Raitre) e il Museo Nazionale del Cinema di Torino. Del volume, esaurito da tempo, viene pubblicata una nuova edizione aggiornata.
Wiseman, premiato alla Mostra del cinema di Venezia del 2014 con un Leone d’oro alla carriera, ha continuato il proprio percorso che come scrive Emiliano Morreale, allora Conservatore della Cineteca Nazionale – «ha mostrato sempre più il carattere di metodo, spostandosi verso istituzioni di ogni tipo (e non solo americane), sempre oscillando tra lo sguardo invisibile e a suo modo rivoluzionario sulle istituzioni e l’attenzione ai dettagli, alle pieghe, all’improvviso rivelarsi dell’individuo. È stato così il turno del mondo del balletto in La Danse – Paris Opéra Ballet (2009) e di una palestra del Texas in Boxing Gym (2010), forse il più affascinante tra i film recenti ed esempio perfetto del suo lavoro sul tempo e sullo spazio, della sua capacità di fare romanzo. Poi sono venuti l’onirico ed erotico Crazy Horse (2011) e At Berkeley (2013), confronto con la scuola di oggi con occhio da padre, anzi da nonno, fino all’ultimo National Gallery (2014), che mostra ancora una volta la validità del suo metodo e la freschezza del suo sguardo di ottantaquattrenne».

Note autore: Fulvio Baglivi ha lavorato nel 2005 e 2006 per il Torino Film Festival, curando anche la prima retrospettiva completa dedicata al cineasta sperimentale Piero Bargellini. Dal 2005 è collaboratore del Festival Il vento del cinema e dal 2007 lavora presso l'archivio film della Cineteca Nazionale e per la trasmissione di RAI3 Fuori Orario.

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