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“Il servizio è andato in onda nel primo numero di gennaio di “Movie Mag””
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Il giorno 17 dicembre scorso Carolina Crescentini, attrice diplomata al Centro Sperimentale di Cinematografia, ha visitato al Palazzo delle Esposizioni la mostra "Piero Tosi. Esercizi sulla bellezza. Gli anni del CSC 1988-2016". Durante la visita, è stata intervistata da Rai Movie per il magazine "Movie Mag". Nella clip il servizio, andato in onda nel primo numero di gennaio di "Movie Mag".

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Carolina Crescentini, durante i suoi studi al CSC, ha partecipato ai seminari di trucco, acconciatura e costume tenuti da Piero Tosi nell'ambito del corso di Costume, del quale era insegnante di riferimento. Una sua foto, scattata da Stefano Iachetti (curatore della mostra) durante quei seminari, campeggia fino al 20 gennaio (data di chiusura della mostra) sulla facciata del Palaexpo. La stessa foto è in copertina del volume omonimo, "Piero Tosi. Esercizi sulla bellezza. Gli anni del CSC 1988-2016", pubblicato in occasione della mostra dal CSC e da Sabinae Edizioni.

Qui sotto, la testimonianza di Carolina Crescentini sul suo lavoro con Tosi, pubblicata sul numero di "Bianco e nero", dedicato all'attività di Tosi in cinema e in teatro e anch'esso edito dal CSC e da Sabinae Edizioni:

Qualche tempo fa Piero Tosi mi ha confessato che il giorno del mio provino di ammissione al Centro Sperimentale, quando mi vide, disse ai membri della commissione che finalmente c'era una persona interessante. Questa dichiarazione mi ha riempito di gioia e di orgoglio, anche perché durante gli anni di corso il rapporto con Tosi non è stato sempre idilliaco, sebbene - grazie alla mia autoironia - molto divertente. Fin dai primi provini Tosi mi ha osservato molto attentamente. Un'attenzione scrupolosa e costante che mi metteva in agitazione: mi riprendeva e mi incoraggiava, ma per avere un complimento ho dovuto aspettare due anni! Tosi contestava soprattutto il mio modo di vestire, estremamente pratico e funzionale alle nove ore di lezione. Certo non particolarmente curato. Si arrabbiava molto, soprattutto con noi ragazze, lamentava la nostra perdita di femminilità. Aveva ragione, a volte la moda è solo eccentrica mentre Tosi esalta la semplicità: "Più sei semplice e più sei femminile!".

Le critiche di Tosi sono veramente dure e devi avere una corazza: io mi sono difesa con l'ironia, reagivo con rispetto e con il sorriso. Come quando mi consigliò di mangiare solo pesce e champagne e gli risposi che probabilmente avrei dovuto cambiare anche compagnie per permettermi un simile tenore di vita. Sapevo però che i suoi rimproveri erano gesti d'affetto. Lui ha un modo di rapportarsi alle persone che lo rende immediatamente amabile, ma ho anche visto tante ragazze in lacrime dopo essere uscite dalla sua aula. Le sue, però, sono sempre critiche costruttive. E poi ricevere consigli, anche rimproveri, da un Maestro come lui è un'esperienza che resta per tutta la vita.

È stato molto piacevole lavorare sulla figura del 1890 durante il seminario di acconciatura e trucco del 2007. Durante le prove, lo ascoltavo mentre guidava e rimproverava i suoi allievi. È veramente un punto di riferimento; inoltre è divertente, ma molto, molto severo. Le sue indicazioni su come tenere le mani e come stare seduta sono state per me indispensabili quando ho interpretato Anna nel film di Giuliano Montaldo, I demoni di San Pietroburgo, ambientato nella seconda metà dell'800. La costumista non mi ha fatto indossare il bustino, mentre con Tosi lo avevo. Ho cercato di ricordare tutte le sensazioni provate durante il seminario, ho messo subito a frutto il suo insegnamento. Durante le riprese, Tosi mi ha telefonato per avere notizie e mi ha dato preziosi consigli. Ricordo che mi ha ripetuto di "lasciar vivere" l'abito, di non toccarlo perché ha vita propria. Anche in seguito mi ha onorato della sua attenzione; all'inizio delle riprese del film di Silvio Muccino Parlami d'amore, era sul set. La sua presenza mi rende tranquilla, lui è fantastico.

Anche nei film d'ambientazione contemporanea i costumi sono importantissimi, ti danno la sensazione di ciò che stai vivendo, è come quando a casa scegli un abito per uscire, la scelta che fai è alla base di come ti senti. Nel film di Marco Martani, Cemento armato, interpreto una ragazza che ha subito un trauma, indosso una parrucca corta e nera e sono vestita in modo molto sciatto. Ogni volta al trucco mi trasformavo, mi mettevo una maschera e sentivo di cambiare: mi dipingevano un livido sulla clavicola e provavo immediatamente una sensazione di disagio. Il costume è fondamentale per interpretare al meglio un personaggio. Devi saper scegliere la tua linea interpretativa: se l'abito, l'acconciatura, il trucco raccontano molto, la recitazione secondo me deve essere sobria, altrimenti diventa "barocca". I costumi dell'800 e ancor più del '700 dettano legge. Nel '700 usavano dei bustini strettissimi che tolgono il respiro; dopo un po' ti abitui, cambi la respirazione, fai attenzione ad ogni movimento. A questo proposito, ricordo, durante il seminario, quando mi stringevano il bustino: la mia vita era arrivata a 56-58 centimetri e Tosi mi stuzzicava raccontandomi che Claudia Cardinale arrivava a 51. Mi fece scattare un'improvvisa competizione, anche se il traguardo era irraggiungibile! In passato alcune donne svenivano o si incrinavano le costole… ero disposta a svenire pur di arrivare alle misure della Cardinale!

Certi abiti ti trasformano completamente: è diversa la postura, cambiano completamente i movimenti ed è assolutamente nuovo il modo di sentirti. È faticoso, ma con Tosi è anche divertentissimo. Piero non è solo un Maestro, è un uomo simpaticissimo. È dotato di un'ironia travolgente e insieme ci siamo fatti tantissime risate. Vicino a lui mi sento a casa.

Carolina Crescentini

 

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