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“Alle 18 incontro con Paolo Taviani e numerosi ospiti e rappresentati di CSC e istituto Luce-Cinecittà”
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Roma, Casa del Cinema
Lunedì 14 gennaio 2019 - dalle ore 16
 
Il 15 aprile del 2018 ci lasciava Vittorio Taviani. Ma nel corso dello stesso anno i film dei fratelli Taviani hanno ritrovato il pubblico italiano ed internazionale, grazie a tre splendidi restauri realizzati dal Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale e dall'Istituto Luce-Cinecittà.
La presentazione di La notte di San Lorenzo all'ultima edizione della Mostra del Cinema di Venezia del 2018 è stata trionfale, con un pubblico emozionato e commosso e con la vittoria del Leone di Venezia Classici quale miglior film restaurato. Il restauro, approvato da Paolo Taviani, è stato realizzato dal direttore della fotografia Giuseppe Lanci per quanto riguarda il colore, e da Federico Savina per la colonna sonora. Stessa squadra, identiche istituzioni e stesso anno per il restauro di Good Morning Babilonia, toccante omaggio al cinema classico presentato con successo al Festival di Locarno. E sempre nel 2018 un altro importante restauro, sempre realizzato dalla Cineteca Nazionale e da Luce-Cinecittà, è stato presentato alla Festa del Cinema di RomaSan Michele aveva un gallo, fortemente voluto da un altro maestro del cinema, Martin Scorsese, che nell'occasione l'ha presentato al pubblico alla presenza di un emozionatissimo Paolo Taviani. Il restauro è stato supervisionato dal direttore della fotografia Mario Masini. Tutti i restauri sono stati seguiti, per Cinecittà-Luce, da Pasquale Cuzzupoli. I due restauri che non erano ancora stati proiettati a Roma, La notte di San Lorenzo e Good Morning Babilonia, vengono proiettati alla Casa del Cinema nella giornata di lunedì 14 gennaio.
 
14 gennaio 2019, ore 16.00: Good Morning Babilonia di Paolo e Vittorio Taviani (1987, 119')
«La storia è quella di due fratelli scalpellini (Vincent Spano e Joaquim de Almeida) costretti a cercare lavoro e fortuna in America. Dopo traversie anche umilianti, arriveranno a lavorare sul set di Intolerance, alla corte del titano D.W. Griffith (Charles Dance). Troveranno anche l'amore (Greta Scacchi e Desirée Nosbusch) e separeranno con rabbia i rispettivi destini, ma la loro storia epica finirà tragicamente, quando si ritroveranno proprio simbolicamente davanti a una cinepresa, durante la Grande Guerra. […] Ma è tempo di congedarci e lo facciamo citando la critica di Tullio Kezich, precisa nel centrare il senso di un tentativo alto dagli esiti controversi (o forse vale il viceversa: controverso con esiti alti): "Autobiografia? Saggio filmato sull"'amour du cinéma'? Sociologia della creatività artigianale? Elegia dell'emigrazione? Telenovela? Ode patriottica sul privilegio di essere italiani? Benché l'azione sia condensata in cinque anni o poco più, assumendo come punto d'arrivo la guerra sul Carso, Good Morning Babilonia accumula senza sforzo l'intero repertorio tematico e stilistico dei fratelli Taviani"» (Lastrucci). Per questo è giusto rivederlo sempre e comunque sul grande schermo.
Restauro realizzato a partire dal negativo originale 35mm e dal sonoro magnetico originale conservati presso l'Istituto Luce-Cinecittà.

ore 18.00: Incontro moderato da Alberto Crespi con Felice LaudadioRoberto CicuttoDaniela CurròPasquale CuzzupoliEnrica Maria ModugnoDavide RiondinoClaudio BigagliMassimo BonettiGiovanna TavianiPaolo Taviani

ore 19.30: La notte di San Lorenzo di Paolo e Vittorio Taviani (1982, 109')
Il film rievoca un episodio della seconda guerra mondiale: il 10 agosto 1944 la popolazione di San Martino (paese toscano di fantasia che allude a San Miniato, dove i registi sono nati) cerca di raggiungere le postazioni americane e di sottrarsi alle rappresaglie naziste. «È il miglior film italiano dell'annata e, in assoluto, uno dei più importanti del 1982. È un'opera poetica, tenera e crudele a un tempo, di grande semplicità e verità umana, due caratteri che, appunto, distinguono l'autentica poesia, nelle parole e nelle immagini. Con questo film i fratelli Taviani […] tornano alle vette artistiche di Padre padrone, al quale però La notte di San Lorenzo sembra superiore per il fascino del racconto e per la suggestiva potenza di una irripetibile atmosfera, tessuta qua e là di elementi favolistici. […] Il film racconta come avvenne il passaggio del fronte in un microcosmo d'Italia, rappresentativo di tanti altri luoghi che conobbero le stesse pene, le stesse speranze, gli stessi tragici eventi. Quello che i due registi ci restituiscono con stupefacente abilità è il senso di smarrimento della popolazione, esseri umani in balìa del caso, del destino» (Solmi). La notte di San Lorenzo ha vinto il Gran Premio Speciale della Giuria al Festival di Cannes, il Premio dei Critici Cinematografici Americani per il miglior film del 1983 e per la miglior regia, il Premio della Critica Cinematografica Francese, il David di Donatello, il Nastro d'argento e la Grolla d'oro 1983.
Restauro realizato a partire dal negativo originale 35mm e dal negativo sonoro ottico conservati presso l'Istituto Luce-Cinecittà. Alcune sezioni troppo rovinate nel negativo sono state integrate con immagini tratte da internegativo per complessivi 285 metri.
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