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“Il deserto rosso al MoMA”
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Dopo la prima a settembre alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, il restauro de Il deserto rosso (Michelangelo Antonioni, 1964) sarà proiettato al MoMA di New York il prossimo 7 dicembre, in apertura della retrospettiva Michelangelo Antonioni che proseguirà fino al 7 gennaio 2018. La retrospettiva è curata da Joshua Siegel del Department of Film del Museum of Modern Art e coorganizzata con Luce Cinecittà.

Il restauro è stato realizzato dalla Cineteca Nazionale a partire dai negativi originali messi a disposizione da RTI-Mediaset, con la collaborazione di Luciano Tovoli  per il restauro del colore e Federico Savina per il restauro del suono.
 
Il deserto rosso è un film chiave nella storia del cinema anche per il particolare uso che del colore fecero Michelangelo Antonioni e il direttore della fotografia Carlo di Palma. A tal proposito Antonioni dichiarò: «Ho cercato di sfruttare ogni minima risorsa narrativa del colore in modo che entrasse in armonia con lo spirito di ogni scena, di ogni sequenza. La concordanza tra certi nuovi modi di utilizzare il colore nel cinema moderno - penso per esempio a Resnais, a Bergman - non è casuale. È un'esigenza che abbiamo sentito contemporaneamente perché è legata all'espressione della realtà del nostro tempo […]. Non ho mai pensato: "Adesso metto un blu accanto a un marrone". Ho voluto che l'erba attorno al casotto sul canale fosse colorata per accentuare quel senso di desolazione, di morte. Bisognava rendere una certa verità del paesaggio».
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