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“E’ in corso al cinema Trevi la rassegna “Un 1977 doc…”
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Scorrono i volti e i simboli di un'epoca immortalati da immagini che dal bianco e nero della nostalgia si colorano inesorabilmente di rosso, ma anche di arancione e di rosa: la creatività contagiosa di un movimento in bilico tra fantasia e tragedia.

Rassegna in collaborazione con Guido Chiesa e Christian Uva
 
martedì 27
ore 17.00 La parte bassa di Claudio Caligari, Franco Barbero (1978, 64')
Il film, girato alla fine del 1976, è suddiviso in tre parti (due documentaristiche e una di finzione) e documenta l'attività dei collettivi dei giovani proletari milanesi, che preannuncia il movimento del '77. L'intervista ai militanti del circolo giovanile "il Panettone" - così chiamato perché vicino alla fabbrica della Motta - costituisce la parte centrale e più lunga del film. «Comincio a filmare il 27 e 28 novembre 1976 al convegno dei circoli del proletariato giovanile alla Statale con una delle prime telecamere amatoriali, quelle che registravano su nastri a bobine. […] Comunque la maggior parte di quello che filmo qui va perso, come pure il concerto di Venditti che si svolge più o meno nello stesso periodo e che viene interrotto a sprangate» (Caligari).
 
a seguire La città capovolta di Carlo Carlotto, Julia Ceccomori, Cristina Rubei (1977, 40')
«Inchiesta sul Centro di Roma, imperniata soprattutto sul piccolo commercio e sull'espulsione dei vecchi abitanti ad opera, per lo più, di ricchi stranieri che riadattano le case. Parlano soprattutto i superstiti "residenti", con rassegnazione o con rabbia» (De Benedictis). Documentario realizzato da allievi del Csc.
 
ore 19.00 Macondo a Milano (1977-78) di Michele Sordillo (2004, 42')
Nell'autunno del 1977, un gruppo di trentenni, tra i quali Mauro Rostagno, provenienti da varie parti d'Italia inaugura a Milano un locale alternativo chiamato "Macondo" come il paese di Cento anni di solitudine di García Márquez. Nel febbraio del 1978 la polizia pone i sigilli al locale e arresta i soci della cooperativa che lo gestisce. Quattro dei fondatori ricostruiscono la storia del Macondo dall'inizio alla fine… Con Lorenza Malatesta, Franco Cardo, Enrico Piccolo, Daniele Joffe.
Ingresso gratuito
 
ore 20.30 Incontro moderato da Christian Uva con Guido Chiesa e Renato De Maria
 
a seguire Il trasloco di Renato De Maria (1991, 72')
«Franco Berardi detto Bifo e la casa bolognese di via Marsili dalla quale lo stesso Bifo, suo titolare dal '72, è stato appena sfrattato. Congedandosi da quelle stanze Berardi, aiutato dalle testimonianze di alcuni dei molti che vi hanno coabitato o vi sono passati, ripercorre con molto stile i capitoli di una vicenda che non è stata soltanto sua, non soltanto di quella casa, e neanche di un gruppo o soltanto bolognese. […] Sfilano nel racconto retrospettivo di Berardi e, con un po' d'immaginazione, per le stanze disordinate della casa, la "creatività" e l'operaismo, la separazione femminista e Radio Alice, il punk e l'India, i nuovi filosofi francesi e il Male, il nuovo fumetto e la nuova satira partoriti dal "movimento" degli anni Settanta. Senza reticenze, senza compiacimento, ma con genuina e responsabile autenticità: senza tralasciare né censurare le degenerazioni che hanno compromesso e inquinato un clima cui Berardi e i suoi amici restano orgogliosamente attaccati. La nostra generazione ha provato a fermare il tempo, dice uno di loro (Angelo Pasquini, oggi sceneggiatore), e l'addio a via Marsili segna la fine di questa illusione» («la Repubblica»).
Per gentile concessione della Cineteca di Bologna - Ingresso gratuito
 
mercoledì 28
ore 17.00 Filmandoincittà - Roma 1977 (1977, 28')
Un documento sui fatti sanguinosi del 1977 a Roma. Il 2 febbraio a piazza Indipendenza dove vengono feriti e arrestati Paolo Tomassini e Leonardo Fortuna (Paolo e Daddo); il 12 marzo in piazza Esedra e piazza del Popolo alla manifestazione per Paolo e Daddo; gli arresti del 1° maggio. Il 12 maggio, quando muore Giorgiana Masi, Renato Novelli giornalista di Lotta Continua, intervista i testimoni oculari: Alex Langer per il 2 febbraio, Mimmo Pinto e Carlo Rivolta per il 12 maggio. Il film si conclude con le riprese del funerale di Giorgiana Masi.
Per gentile concessione dell'Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico - Ingresso gratuito
 
a seguire L'assalto al cielo. L'imprevedibile vissuto di Pino Bertucci (2007, 55')
Roma, marzo 1976. «Popolo di Roma, oggi è nata una radio libera, Radio Città Futura». Una quarantina di giovani del "Movimento" in due giorni e una notte istallano una antenna radio alta 30 metri in un attico a piazza Vittorio. Con una super8 Bertucci film l'evento. Un trentennio dopo i protagonisti di allora ricordano quei giorni, mentre una studentessa vuol farne una tesi di laurea. Con Renzo Rossellini, Giulio Savelli, Mario Ciuffini, Chantal Personé, Lele Marchitelli, Giandomenico Curi, Domenico Aletto, Paola Sacerdoti, Roberto Sorgini, Lucilla De Cola, Tatti Sanguineti.
Ingresso gratuito
 
ore 18.30 Tutto in 1 notte. Skiantos, una storia irripetibile di Emanuele Angiuli (2012-2013, 50')
È la storia di una scommessa, una sfida, una possibilità: realizzare un intero 33 giri nel giro di una notte. Accadde tutto in una notte di novembre di 35 anni fa: a Bologna un gruppo di ragazzi, che condividevano le stesse passioni per la musica, le parole e il tempo libero, si mette insieme e decide di provare… Quella notte prese vita una nuova band, gli Skiantos, e un nuovo genere, il rock demenziale. Con Roberto "Freak" Antoni, Andrea Setti, Stefano Cavedoni, Fabio Testoni, Andrea Dalla Valle, Mario Comelini, Loris Spisni, Stefano Sarti, Gianni Bolelli, Oderso Rubini, Gianni Gitti, Leo Ghezzi, Lucio Bellagamba, Roberto Morsiani, Gianluca Schiavon, Massimo Magnani, Luca Testoni.
a seguire Biografreak di Emanuele Angiuli (2012-2013, 50')
Un documentario narrativo-intimista che nasce dalla voglia di raccontare la vita è la storia di Roberto "Freak" Antoni, fondatore degli Skiantos e del rock demenziale. Bambino, "ragazzo da cortile", adolescente irrequieto innamorato della musica e dei Beatles, giovane poeta sperimentale e ribelle e infine uomo… Con Roberto Antoni, Marisa Veronesi, Silvano Antoni, Margherita Antoni, Patrizio Roversi, Gianni Bolelli, Mario Comellini, Loris Spisni, Andrea Setti, Lucio Bellagamba, Stefano Cavedoni, Andrea Dalla Valle, Fabio Testoni, Roberto Morsiani, Max Cottafavi, Elisa Minari, Oderso Rubini.
 
ore 20.30 Traumfabrik di Emanuele Angiuli (2008-2009, 51')
C'è stato un momento, un periodo durato circa cinque anni, a cavallo tra il '77 e l'81 in cui la città di Bologna era diventata il centro del mondo, tutto sembrava accadere all'interno delle sue vecchie mura, era diventata una specie di snodo geografico della fantasia, della creatività, della riscossa della marginalità… È la storia di un appartamento occupato in pieno centro, durante una manifestazione politica nel '76. È la storia di tanta energia, parole, intuizioni e produzioni nate e uscite dallo stesso appartamento. Qui sono usciti i primi numeri di «Cannibale», «Frigidaire», «Lux Electrix», «Musica 80». Qui si riunivano i componenti del Centro D'Urlo Metropolitano, poi diventati Gaz Nevada, gli Stupid Set e i Grabinsky, gruppo di videomakers. Con Giampiero Huber, Filippo Scozzari, Gianluca Galliani, Giorgio Lavagna, Marco Dondini, Alessandro Raffini, Fabio Sabbioni, Renato De Maria, Franco Berardi detto Bifo, Roberto "Freak" Antoni.
 
a seguire Alice è in paradiso di Guido Chiesa (2002, 58')
Bologna, 11 marzo 1977. Durante tafferugli nella zona universitaria, un carabiniere uccide lo studente Francesco Lo Russo. Per due giorni la città è teatro di violenti scontri tra polizia e giovani che terminano con l'intervento di mezzi blindati.
12 marzo 1977. Finisce con l'irruzione della polizia la breve storia di Radio Alice, emittente bolognese accusata di aver diretto via etere gli scontri. È la prima volta, nella storia dell'Italia repubblicana che una testata editoriale viene chiusa manu militari...
Per gentile concessione di Fandango
 
giovedì 29
ore 17.00 Tentativo di una ricerca all'Alberone di Heddy Honigmann, Riccardo Zipoli (1977, 30')
«Documento dichiaratamente fenomenologico su un popoloso quartiere romano. Una ricercatezza fotografica un po' rarefatta» (De Benedictis).Documentario realizzato da allievi del Csc.
 
a seguire Espressione di una città di Erich Hörtnagl, Piero Sola (1977, 10')
«Montaggio di fotografie di muri di Roma e dei "discorsi" che vi si parlano, con scritte e segni d'ogni genere e colore» (De Benedictis).Documentario realizzato da allievi del Csc.
 
a seguire Il Festival del proletariato giovanile al Parco Lambrodi Alberto Grifi (1976, 58')
27 ore di registrazioni e 3 ore di 16mm sul Festival del proletariato giovanile svoltosi al Parco Lambro di Milano nel giugno del 1976, organizzato dalla rivista «Re Nudo», presenti centocinquantamila persone. Inizialmente il lavoro era stato finanziato dagli organizzatori che puntavano a realizzare un film-concerto, ma in realtà il film registra la contestazione da parte dei giovani proletari degli spettacoli musicali e di tutte le merci che gli organizzatori contavano di vendere, panini, birra, libri e dischi "di sinistra". Del materiale originario è disponibile un estratto di quasi un'ora selezionato e montato dallo stesso Grifi negli anni Novanta.
Copia proveniente dall'Associazione Culturale Alberto Grifi
 
ore 19.00 Presentazione di Italo Moscati e Stefania Maggio
 
a seguire Lapsus. Storie di viandanti e di poeti di Italo Moscati (1983, 70')
I fervori, le meraviglie, le sorprese, le scoperte, anche le "follie" di una lunga stagione che suscita ancora emozioni. Momento centrale il Festival internazionale dei poeti a piazza di Siena, a Roma, dopo quello "mitico" di Castelporziano. Una serie di recital, concerti, performance affollatissime, ma anche toccanti, profonde, improvvisate o arruffate, che vedono alternarsi sul palco poeti noti e meno noti. Dario Bellezza e Josif Brodskij, Giulia Nicolai e Iolanda Insana, Renzo Paris, Allen Ginsberg, Arrigo Lora-Totino, Giovanni Giudici, Fernando Birri, Sebastiano Vassalli; e altri, misteriosi, anonimi, poeti. Il filo conduttore è affidato al commento illuminante del poeta Andrea Zanzotto e al racconto di Stefania Maggio, giovanissima "viandante" dei grandi raduni dell'epoca, come quello al Parco Lambro a Milano.
 

 

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