Home > “CSC-Cineteca Nazionale e Istituto Luce Cinecittà annunciano un progetto di restauro e studio del film “Guerra nostra” (1927), uno dei primi documentari italiani realizzati con materiali d’archivio, con immagini salienti della Prima Guerra Mondiale”
“CSC-Cineteca Nazionale e Istituto Luce Cinecittà annunciano un progetto di restauro e studio del film “Guerra nostra” (1927), uno dei primi documentari italiani realizzati con materiali d’archivio, con immagini salienti della Prima Guerra Mondiale”
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Il CSC-Cineteca Nazionale ha recentemente identificato un consistente frammento del documentario Guerra nostra, che, realizzato dall'Istituto Nazionale Luce nel 1927, contiene la ricostruzione dei momenti salienti della Prima Guerra Mondiale e costituisce uno dei primi documentari italiani totalmente prodotti con materiale filmico d'archivio. Per la sua realizzazione, infatti, su ordine di Benito Mussolini, fu messo a disposizione il vasto repertorio di immagini girate sui luoghi della guerra dagli operatori militari. Presentato in anteprima a Roma, a Piazza Venezia, nel maggio 1927, Guerra nostra ottenne una grande partecipazione di pubblico e un forte riscontro nelle cronache dell'epoca; nel 1928 fu addirittura distribuito in versione ridotta, in formato 9,5mm, destinato ai circuiti minori e alla fruizione domestica. La versione originale non è purtroppo presente negli archivi dell'Istituto Luce ed era considerata perduta, mentre la versione ridotta, in formato Pathé Baby 9,5 mm, è conservata in vari archivi italiani, tra cui l'archivio del film di famiglia Home Movies di Bologna, che ha recentemente digitalizzato la propria copia e l'ha proiettata il 2 novembre scorso nell'ambito dell'evento Archivio Aperto.
 
La presentazione della versione ridotta da parte dell'Associazione Home Movies offre l'occasione al CSC-Cineteca Nazionale e a Istituto Luce Cinecittà di rendere noto che, a seguito della recente identificazione del frammento della versione originale in 35 mm, intraprenderanno un progetto congiunto di restauro e di studio sul documentario in questione. Ciò permetterà di delineare nuove prospettive di analisi storica sulla Grande Guerra e di indagare le modalità del reimpiego, a fini di propaganda, della documentazione filmica realizzata sul campo dal Servizio Fotocinematografico dell'Esercito e della Regia Marina.
 
 
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