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“Tre libri per trenta giorni: maggio 2018”
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OFFERTA DI MAGGIO
 
POP FILM ART
Visual culture, moda e design nel cinema italiano degli anni sessanta e settanta
 
autore: Stefano Della Casa e Dario Edoardo Viganò (a cura di)
collaborazione: Pierpaolo De Sanctis
anno di edizione: 2012   pagine: 238
distribuzione: Centro Sperimentale di Cinematografia - Cinecittà Luce - Edizioni Sabinae
prezzo ordinario di vendita: € 28,00 
 
Il volume curato da Stefano Della Casa e Dario E. Viganò - con la collaborazione di Pierpaolo De Sanctis - intende esplorare l'ampio bacino di forme con cui la Pop Art ha contaminato l'industria cinematografica italiana a cavallo tra anni Sessanta e Settanta. Da quando la scuola di New York sbarca alla Biennale di Venezia del 1964, con il Gran Premio per la pittura assegnato a Robert Rauschenberg, il Pop si trasforma progressivamente da corrente d'avanguardia a nuova estetica di massa protagonista del tempo libero. Il cinema, naturalmente, non può non assorbire la "nuova figurazione": spesso si limita a registrarla in modo trasparente, quasi inconsapevole, come smalto o patina di modernità da applicare nei film (quasi tutte le produzioni della Fair Film di Mario Cecchi Gori nella seconda metà degli anni '60, come Il profeta di Dino Risi o Adulterio all'italiana di Pasquale Festa Campanile). Nei casi più interessanti, invece, alcuni tra gli autori più attenti la assumono in forme ludiche e parossistiche (Diabolik di Mario Bava, La decima vittima di Elio Petri, Lo scatenato di Franco Indovina, Sissignore di Ugo Tognazzi), o ne ripropongono l'interrogativo di natura estetica (Il deserto rosso, Blow-Up e Zabriskie Point di Michelangelo Antonioni; Dillinger è morto di Marco Ferreri). Il libro contiene saggi tematici per inquadrare il fenomeno, affidati ad esperti del settore (Vittorio Sgarbi sul panorama artistico; Stefano Della Casa sul cinema popolare; Dario E. Viganò sui manifesti e la grafica del periodo; Gianni Canova sul design; Pierpaolo De Sanctis sull'influenza del Pop nel cinema italiano; Bruno Di Marino sui trailer e i titoli di testa; Luca Barra sui caroselli televisivi; Domenico Monetti sul fumetto; Luca Pallanch raccoglie le testimonianze degli artisti e dei designer), interviste ad alcuni protagonisti dell'epoca (i registi Roberto Faenza, Tinto Brass, Giulio Questi, Corrado Farina, Piero Schivazappa, Franco Brocani; il produttore Ettore Rosboch; lo scenografo Pier Luigi Pizzi; il creatore di trailer e di titoli di testa Miro Grisanti) e un'ampia filmografia ragionata composta da oltre 100 schede critiche dei film considerati più pop. Per visualizzare al meglio l'impatto della Pop Art nell'immaginario collettivo scolpito dal cinema, il volume è corredato da un ricco apparato iconografico suddiviso in 8 gallerie tematiche (moda, design, geometrie, opere d'arte, titoli di testa, grafica, fumetto, pubblicità), costruite da foto di scena e fotogrammi dei film analizzati.
 
 
 
GIUSEPPE DE SANTIS LA TRASFIGURAZIONE DELLA REALTÀ
 
autore: Marco Grossi (a cura di)
anno di edizione: 2007
pagine: 191
collana: Quaderni del CSC
distribuzione: Centro Sperimentale di Cinematografia
prezzo ordinario di vendita: € 28,00     
prezzo scontato (75%) : € 10,00
 
Realizzato dall'Associazione Giuseppe De Santis in coedizione con il Centro Sperimentale di Cinematografia e presentato in anteprima mondiale nel dicembre 2007 presso il MoMA di New York nell'ambito della rassegna dedicata al regista, il volume mira ad indagarne l'opera cinematografica frutto della "trasfigurazione della realtà", sia attraverso il contributo di numerose testimonianze - da quelle di Bellocchio, Bertolucci, Costa-Gavras, Cuchraj, Giordana a quelle di Martone, Maselli, Montaldo, Ozpetek, Rosi - sia attraverso l'analisi dei suoi film da parte di alcuni dei più importanti studiosi italiani di cinema. Il libro è inoltre illustrato da un ricco corredo iconografico, costituito da fotogrammi tratti dalle pellicole conservate presso la Cineteca Nazionale e dalle fotografie provenienti dall'Archivio dell'Associazione Giuseppe De Santis, dall'Archivio privato Marco Grossi e dalla Fototeca del CSC. Completa e aggiornata la bibliografia degli scritti di e su De Santis, che chiude l'opera.
 
 
SPERDUTI NEL BUIO
 
autore: Alfredo Barbina (a cura di)
anno di edizione:1987
pagine: 156
collana: Biblioteca di Bianco e Nero
distribuzione:Centro Sperimentale di Cinematografia
prezzo ordinario di vendita: € 8,00
 
A partire dalla sceneggiatura originale, da diversi documenti e dall'album approntato dalla casa di produzione, Alfredo Barbina ci offre la ricostruzione storica del film di Nino Martoglio "Sperduti nel buio" (1914), il classico del muto sottratto dai tedeschi nell'autunno del 1943 alla cineteca del Centro Sperimentale e mai restituito. Il film, tratto dal dramma omonimo di Roberto Bracco, venne annoverato da Umberto Barbaro tra gli esempi di "realismo significante" e di montaggio di contrasto e di parallelismo in anticipo non solo su Griffith "ma anche, quasi di due lustri, sui grandi risultati artistici e le limpide teorie di Pudovkin".
 
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