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Sciascia, Bronte e Silvana Mangano: il CSC al 67. Taormina Film Festival
Centro Sperimentale di Cinematografia
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16 Giugno 2021

La versione “director's cut” di Bronte, una mostra legata al centenario di Leonardo Sciascia e un'apparizione ritrovata di Silvana Mangano sono alcune delle iniziative con cui il Centro Sperimentale di Cinematografia partecipa al 67° Taormina Film Festival (in programma dal 27 giugno al 3 luglio).

L'evento più importante è la presentazione della nuova edizione digitale di Bronte – Cronaca di un massacro che i libri di scuola non hanno raccontato (1971), nella versione integrale curata dal regista Florestano Vancini nel 2001.

Tratto dalla novella Libertà di Giovanni Verga, il film – scritto dallo stesso Vancini insieme a Leonardo Sciascia, Fabio Carpi e Nicola Badalucco – ricostruisce la rivolta scoppiata a Bronte (Catania) nel 1860 e repressa nel sangue da Nino Bixio. Una volta girato e montato, il film incontrò grosse difficoltà: la versione televisiva non fu mai trasmessa dalla Rai e Bronte andò, accorciato, in sala. Nel 2001, CSC - Cineteca Nazionale procedette a un restauro del film, grazie alla collaborazione di RAI Radiotelevisione Italiana e Filmalpha che misero a disposizione vari elementi tra cui il negativo originale 16 mm, gonfiato per l'occasione su pellicola 35mm. Vancini seguì personalmente il lavoro, con la collaborazione del montatore Roberto Perpignani, integrando alla versione cinematografica 16 minuti dell'edizione televisiva, restituendo così il respiro insieme epico e didattico di un’opera accolta alla sua uscita da un acceso dibattito culturale e politico. A Taormina verrà proiettata per la prima volta la perfetta riproduzione digitale di quel restauro.

Nel centenario della nascita di Leonardo Sciascia (Racalmuto, 1921), la Cineteca Nazionale completa l'omaggio allo scrittore con la presentazione del libro Sciascia e il cinema. Conversazioni con Fabrizio, a cura di Fabrizio Catalano e Vincenzo Aronica (edito da Centro Sperimentale di Cinematografia e Rubbettino) e con la mostra Cinema e legalità, che attraverso le immagini provenienti dall’Archivio fotografico della Cineteca Nazionale ricostruisce il ruolo che il cinema italiano ha avuto nel raccontare e combattere la mafia. A partire proprio dai film tratti dai romanzi di Sciascia (A ciascuno il suo, Il giorno della civetta, Porte aperte) e dai capolavori di autori come – tra gli altri – Pietro Germi, Alberto Lattuada, Francesco Rosi.

Ma a Taormina ci sarà anche una nuova piccola scoperta, che arriva dall’Archivio Nazionale Cinema Impresa, la sede CSC di Ivrea. In Rapido del sud di Fausto Saraceni, un film promozionale del 1949 proveniente dal fondo Fondazione FS, è stata individuata una delle prime apparizioni di Silvana Mangano. Figlia di un ferroviere siciliano, la futura diva di Riso amaro e Anna è qui una passeggera che, insieme a un’amica, viaggia su un celere e confortevole treno “di lusso”, che sale a Roma per scendere proprio a Taormina.

Il festival siciliano sarà anche l’occasione per rinnovare l’attenzione del CSC nei confronti del territorio: nell’ambito del programma curato dalla Sicilia Film Commission, gli allievi della sede Sicilia del Centro Sperimentale di Cinematografia parteciperanno agli incontri con Giuseppe Tornatore e Peter Stein, al termine delle proiezioni di Lo schermo a tre punte e Sulle tracce di Goethe in Sicilia.

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