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“Questa sera alle 21.00, al cinema Trevi, incontro con Fulvio Baglivi, Donatello Fumarola, enrico ghezzi, Alberto Momo”
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«Sono così scontento delle enciclopedie, che mi sono fatto questa enciclopedia mia propria e per mio uso personale. Arturo Schopenhauer era così scontento delle storie della filosofia, che si fece una storia della filosofia sua propria e per suo uso personale» (Alberto Savinio). Probabilmente i due cartografi dell'immaginario, Donatello Fumarola e Alberto Momo, sono partiti dalla stessa insoddisfazione, in questo caso degli atlanti, per crearne uno proprio, molto particolare. I paralleli e i meridiani sono i film. La bussola? Una serie di (video)interviste dal titoloParole e utopia ai creatori di questi "meridiani" e "paralleli" (i registi) nel corso degli anni Zero, poi trasferite e raccolte in un atlante cartaceo: Atlante sentimentale del cinema per il XXI secolo. Incontri con cinquanta registi contemporanei.
Giornata a ingresso gratuito
 
ore 17.00 Parole e utopia: Stan Brakhage di Donatello Fumarola e Alberto Momo (2002, 6')
Versione originale con i sottotitoli in italiano
 
a seguire A proposito degli effetti speciali di Alberto Grifi (2001, 45')
«Dietro ogni avanguardia artistica c'è sempre una specie di revanscismo rispetto alle grandi ingiustizie sociali che i poveri o i proletari o il popolo - a seconda dei nomi che gli vogliamo dare - hanno subìto, rispetto al potere militare, o dei re. È come se le avanguardie artistiche avessero cercato simbolicamente di definire meglio quel sogno di libertà» (Grifi).
 
a seguire Parole e utopia: Julio Bressane di Donatello Fumarola e Alberto Momo
(2001, 10')
Versione originale con i sottotitoli in italiano
 
a seguire Il corridore della paura di Daniele Ciprì e Franco Maresco (1992, 7')
Il grande Samuel Fuller filmato tra Miranda e i Giordano, in pieno periodo CinicoTv. «Oggi la piattezza del pianeta, l'abbattimento delle culture ha creato questa sorta di blob, di uniformità, quindi non abbiamo più la consolazione, il conforto del mito. Diciamoci la verità: a volte c'è il piagnisteo» (Maresco).
 
a seguire Parole e utopia: Raul Ruiz di Donatello Fumarola e Alberto Momo (2007, 10') di Donatello Fumarola e Alberto Momo 
Versione originale con i sottotitoli in italiano
 
a seguire Titanic di Tonino De Bernardi (ep. di Piccoli orrori,1994, 8')
Il film è diviso in segmenti che raccontano il momento estremo di un'esistenza. Nel primo, Titanic, una giovane donna in una cucina allagata si sente vicina ad Ofelia. «Dovrei fare un'esplosione! che queste schegge vadano più lontano. Guarda cosa ti dico… Un'esplosione… Ma oggi è proprio difficile fare delle esplosioni… Soprattutto delle autoesplosioni» (De Bernardi).
 
ore 19.00 Toute révolution est un coup des dés di Daniéle Huillet e Jean-Marie Straub (1977, 11')
«Il cinema non può mostrare le cose. Se vuole mostrare qualcosa deve suggerire la cosa che vuole mostrare. E la cosa che si mostra viene dopo, per grazia di Dio, come un regalo del caso. Se vuoi mostrare qualcosa non riesci a mostrarla. La devi suggerire» (Straub).
 
a seguire Parole e utopia: Manoel De Oliveira di Donatello Fumarola e Alberto Momo (2010, 25')
Versione originale con i sottotitoli in italiano
 
a seguire Nel nome del duce di Amos Gitai (1994, 60')
Gitai segue la campagna elettorale di Alessandra Mussolini, candidata a sindaco di Napoli. «Il cinema, che lo voglia o no, funziona così, è l'arte più popolare. Milioni di persone ogni giorno vedono immagini cinematiche. Non è nemmeno una questione di scelta, non puoi scegliere di non averci a che fare, così come i giornali, la politica [...]. La questione è cosa ne fai con questo strumento» (Gitai).
 
ore 21.00 incontro con Fulvio BagliviDonatello Fumarolaenrico ghezziAlberto Momo
Nel corso dell'incontro sarà presentato il volume di Donatello Fumarola e Alberto Momo, Atlante sentimentale del cinema per il XXI secolo. Incontri con cinquanta registi contemporanei (Derive Approdi, 2013).
 
a seguire Amerika di enrico ghezzi (2001, 5')
Videoclip per l'omonima canzone dei 99 Posse del 2001 che fu censurato da MTV. «...quello che facciamo noi è sostituire delle immagini ad altre immagini. Verificarle. Accettare o odiare le discrepanze. Soprattutto sovrimprimere. Mentalmente è quello che facciamo di continuo» (ghezzi).
Ingresso gratuito
 
a seguire Amore piombo e furore di Monte Hellman (1978, 98')
«L'ossessione è qualcosa che mi interessa. In particolare il conflitto tra l'ossessione e la realizzazione di altri sogni che le persone hanno. E penso che i miei film riguardano questo conflitto» (Hellman).

 

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