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“Presentato dal Centro Sperimentale di Cinematografia il volume “Il mondo realmente rovesciato. Il cinema di Frederick Wiseman”.”
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Edito dal Centro Sperimentale di Cinematografia e realizzato dalla sua Divisione Biblioteca ed Editoria, il libro, a cura di Fulvio Baglivi, è un omaggio al regista americano Frederick Wiseman, in occasione della retrospettiva a lui dedicata dalla Cineteca Nazionale in collaborazione con Fuori Orario (Raitre) e il Museo del Cinema di Torino.

Apre il libro un intervento di Sergio Toffetti, Conservatore della Cineteca Nazionale, che individua nell'opera di Wiseman uno dei modelli possibili per un moderno "cinema del reale". La complessità del fenomeno Wiseman è poi analizzata nei saggi da varie prospettive.
Il regista iraniano Amir Naderi lo definisce the Wiseman of Documentary Cinema, "il saggio del cinema documentario": «la forma del cinema documentario e il modo in cui percepiamo la vita non sono stati più gli stessi dopo che Frederick Wiseman è diventato un cineasta documentario». Tra le riflessioni di Enrico Ghezzi, ricordiamo quella sull'ambiguità del segno e sulla riproposta di una pietas durissima e primaria come forma ossessiva del cinema di Wiseman.
Come Wiseman giunga a scardinare l'asse documento-verità, come si configuri il suo metodo, è invece l'interrogativo posto da Giulio Bursi, mentre Alberto Momo, "disorientato" dal movimento infinito (e ininterrotto) del cinema di Wiseman, prova a farne una mappatura, a guardarlo come uno spazio.  
Il rovescio del concetto di realtà, quello di visione, è al centro della riflessione di Federico Rossin; di cinema della trasparenza, di ambiguità dell'immagine  parla Donatello Fumarola, e Lorenzo Esposito riflette su come l'autore si renda invisibile e narri mantenedo "la cosa" intatta, compresa la realtà come gigantesca finzione, l'immagine come documento e falso, testimonianza e copia.
Sergio Grmek Germani accosta Wiseman a John Ford e si chiede se egli, così come è diventato cineasta francese, oltreché apolide, possa diventare cineasta italiano. Sulle tracce del "metodo Wiseman", il curatore, Baglivi, raccoglie materiali vari in Anatomia di un metodo.
Tre, inoltre, le testimonianze dirette di Wiseman, un'intervista a cura di Baglivi e, pubblicati per la prima volta in volume, la conversazione tra Frederick Wiseman e Robert Kramer avvenuta in Giappone nel 1997 durante lo Yamagata International Documentary Film Festival e l'adattamento di un intervento di Wiseman durante il programma radiofonico di Hélène Frappat I fantasmi dell'opera, Frederick Wiseman o le scene della vita americana, trasmesso da France Culture (Radio France) nel 2008.
Completano il volume la filmografia, la bibliografia e una "bibliografia espansa", «un tagliente, dolce e sviante percorso-sentiero disegnato dai testi, in cui si manifesti il fantasma di Wiseman».
 
Il volume è stato presentato l'11 novembre alle ore 19:00 presso il cinema Trevi.
 

Per le modalità di acquisto consultare il Bookshop.

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