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Mario Grossi
Centro Sperimentale di Cinematografia
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16 Aprile 2020
Nato a Roma nell'agosto del 1960, durante le olimpiadi in città, ho cominciato a fare teatro all'università nel 1979. Erano anni caldi e di pensiero libero, e la voglia di fare esperienze costruttive in me era forte. Rimbaud, la sua poesia, la sua vita furono il primo vero incontro e la prima messa in scena. Un lavoro frutto di un anno di intenso laboratorio durante il quale decisi di studiare meglio e di tentare con l'Accademia Silvio D'Amico. Ho studiato lì con Salveti, Trionfo, Ronconi e tanti altri; da tutti ho avuto molto: Mi diplomai da protagonista in una classe con Popolizio, Paiato, Zingaretti, Siano nel “Risveglio di primavera” di Wedekind. Da lì tanti spettacoli, cinque, sei l'anno tra i quali voglio ricordare:“Il compagno dagli occhi senza cigli” di D'Annunzio- A Prato. Con i Litfiba e Remo Girone regia M. Luconi “Commedia dell'Inferno” da Dante -con S. Lombardi, regia F. Tiezzi prod Magazzini Criminali “Processo a Gesù” regia di G. Sepe “Mistero e processo di Giovanna D'Arco” opera in prima assoluta di R. De Simone “Re Lear” di Shakespeare Teatro di Roma con De Francovich, Kim Rossi Stuart regia L. Ronconi e poi altri, e molti di taglio sperimentale con Memè Perlini, Lisi Natoli,Pippo Di Marca, i Kripton, Nuccio Siano...tutti spettacoli che almeno in me hanno segnato “la storia”. Ho lavorato a lungo in RadioRai: ne “i racconti di mezzanotte” ,una bellissima serie notturna molto seguita, ho esplorato le vie del microfono ed è probabilmente cominciato qui il mio lavoro sulla ricerca vocale. A un certo punto di questo percorso ho capito che la cosiddetta vita di compagnia, la sua corte, le tournee non facevano per me. Mi è stato chiesto di insegnare quello che avevo imparato o meglio quello che stavo imparando. A Sulmona ho diretto una scuola di recitazione per quattro anni specializzandomi sul lavoro del trainer e sulla formazione dell'attore. E lì ho fatto le prime regie. Ho messo in scena Alcesti di M. Yourcenar, Nozze di sangue di Garcia Lorca, Il borghese gentiluomo di Moliere,Liolà di Pirandello... Poi essendomi legato al luogo e alla sua storia medioevale e rinascimentale, mi sono dedicato al teatro d'epoca organizzando dei corsi specifici e mettendo in scena testi come L'Aminta, La Lena, Il Candelaio...e collages e spettacoli itineranti... Sempre in Abruzzo ho lavorato per la prima volta con i bambini e sul sagrato della Collegiale abbiamo fatto” Pinocchio”. Ultimo spettacolo fatto a Sulmona, nella chiesa dell'Annunziata, fu “Tentazioni”, una mia riduzione da “Assassinio nella Cattedrale” di Eliot. Nel frattempo ero entrato come docente al Centro Sperimentale di Cinematografia, collaborazione che si protrae dal 1996. Nell'anno 2000 ho fondato la Associazione Culturale “Passaggi” che si è inserita nel tessuto culturale romano facendo laboratori con bambini, anziani, tossicodipendenti, avendo scoperto il valore sociale e formativo oltre che ludico del teatro. Sempre con la “Passaggi” nel tentativo di formare un gruppo di lavoro stabile, ho realizzato spettacoli eterogenei legati alle differenti realtà;l'ultimo lavoro di giugno 2010, si chiamava “Ionescando” ed era naturalmente dedicato al teatro dell'assurdo. Faccio ancora l'attore perchè sono un attore e vorrei esserlo fino all'ultimo giorno di mia vita. Negli ultimi anni ho recitato a Roma in “Fiori al Plasma” di R. Biondi regia F. Raggi, “Intorno al Candelaio” riduzione da G. Bruno mia regia, “Il contagio”di W. Siti regia di N. Siano..e poi delle cose in televisione, ma non ne vale la pena... L'ultimo lavoro nel cinema è stato un “passaggio” nel film di Ridley Scott sul Vaticano girato a Roma nell'ottobre del 2013. Nel dicembre 2012 ho messo in scena un adattamento dall'Orlando Furioso, come spettacolo di diploma del CSC. Poi ho messo in scena la commedia ZOT di Duccio Camerini al Teatro 7 a Roma nel settembre 2013, e lo stesso anno “Italia Argentina” per il Centro Sperimentale in collaborazione con l'Ambasciata di Argentina in Italia, un lavoro di scrittura oltre che di regia sulle persone scomparse negli anni 70/80. Dicembre 2014 e seguente primavera... prima all'interno del Centro Sperimentale e poi presso la “rampa prenestina”, luogo metafisico dell'avanguardia romana, ho realizzato “Le stanze di Pasolini”. Una ricerca sulle sceneggiature di PPP, una messa in scena itinerante di metacinema. E nel Marzo 2015 a Firenze c'è stato il debutto di “#ragazzitaliani” uno spettacolo interamente di mia creazione, ispirato ad un romanzo di Philippe Besson. E’ del dicembre 2016 “Felliniana” secondo lavoro al CSC su un maestro della cinematografia dove consolido il format cineteatro sperimentato l’anno prima, collocando all’interno del grande teatro di posa un megaset che accoglieva anche il pubblico.A luglio del 2017 nell’altro teatro di posa del CSC installiamo “Insoliti monelli” omaggio a Mario Monicelli un lavoro tutto sul genere commedia all’italiana. Nell’aprile 2018 “Se permettete parliamo di..Scola!” fu una vera esplorazione del comico! Un ricordo a Totò e Anna Magnani. Aprile 2019 “dica De Sica”è stata l’occasione per approfondire il ruolo dell’interprete attraverso la coppia Loren Mastroianni. In tutti questi ultimi lavori ho messo a punto il nuovo format e i risultati sono stati davvero eccellenti in innovazione e formazione.
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