“Per la retrospettiva “Le stagioni del nostro cinema: Antonio Pietrangeli, Florestano Vancini, Valerio Zurlini”, oggi, 5 febbraio, film di Pietrangeli e Vancini”
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giovedì 5 febbraio
ore 17.00
Come, quando, perché (1968)
Regia: Antonio Pietrangeli; soggetto: dal romanzo Amour terre inconnue di Martin Maurice; sceneggiatura: Tullio Pinelli, A. Pietrangeli; fotografia: Mario Montuori; musica: Armando Trovajoli; montaggio: Franco Fraticelli; interpreti: Philippe Leroy, Danielle Gaubert, Horst Buchholz, Elsa Albani, Lilly Lembo, Liana Orfei; origine: Italia/Francia; produzione: Documento Film,Columbia Films (Francia); durata: 103'.
«Paola, moglie di Marco, conosce Alberto durante un ricevimento. Lui la corteggia senza risultati e lei per troncare quel rapporto che non vuole parte in anticipo per le vacanze. Raggiunta da Alberto la donna gli cede ed instaura con lui una relazione che si protrae anche dopo il ritorno in città» (Poppi/Pecorari). «Mentre sta girando il film, Pietrangeli affoga nel mare di Gaeta il 12 luglio 1968. Completato e montato da Valerio Zurlini, Come, quando, perché esce un anno dopo, senza la firma di Pietrangeli. Si possono fare alcune considerazioni. Al centro del racconto è ancora una figura femminile, Paola, signora della ricca borghesia torinese, sposata felicemente, che scopre il piacere di una sessualità vissuta senza inibizioni solo dopo una relazione extraconiugale. Le novità significative sono date dalla tonalità e dal linguaggio. Non è più la commedia a fornire l'intelaiatura. Il climax è quello tormentato di un dramma a sfondo sessuale. Il cambio di registro linguistico è notevole rispetto a Io la conoscevo bene [...]. Per la prima volta, dopo molti anni, la sceneggiatura non è scritta insieme a Maccari, ma con Tullio Pinelli. L'assenza di Maccari è temporanea [...]. La sceneggiatura prevedeva, tra l'altro, anche la partecipazione di Allen Ginsberg, nella parte di se stesso, che recita versi durante una serata di poesia» (Maraldi).
ore 19.00
Il magnifico cornuto (1964)
Regia: Antonio Pietrangeli; soggetto: dalla commedia Le cocu magnifique di Fernand Crommelynck; sceneggiatura e dialoghi: Diego Fabbri, Ruggero Maccari, Ettore Scola, Stefano Strucchi; fotografia: Armando Nannuzzi; musica: Armando Trovajoli; interpreti: Ugo Tognazzi, Claudia Cardinale, Salvo Randone, Paul Guers, Bernard Blier, Michèle Girardon; origine: Italia/Francia; produzione: Sancro, Les Films Copernic; durata: 124'.
Un uomo, dopo aver tradito la moglie con una donna sposata, si rende conto della facilità con la quale avvengono i tradimenti e incomincia a insospettirsi della moglie e a ossessionarla con la sua gelosia. Finché la moglie è costretta a confessargli un tradimento… «In realtà egli non tanto vuole che la moglie gli sia fedele: quanto di non soffrire più di gelosia» (Moravia). «Gli sceneggiatori si servono dell'ossessione del protagonista per indagare vizi e virtù di una borghesia provinciale, non assillata da problemi economici, tutta presa da pruriti sessuali, da relazioni extraconiugali da imbastire e da nascondere. Da una di tali relazioni nasce il meccanismo che farà scattare nel protagonista prima il dubbio e poi il tormento» (Maraldi).
Vietato ai minori di anni 14
ore 21.10
Fata Marta (ep. de Le fate, 1966)
Regia: Antonio Pietrangeli; soggetto: dal romanzo Amour terre inconnue di Martin Maurice; sceneggiatura: Rodolfo Sonego; fotografia: Armando Nannuzzi; musica: Armando Trovajoli; montaggio: Nino Baragli; interpreti: Alberto Sordi, Capucine, Anthony Steel, Olga Villi, Gigi Ballista; origine: Italia; produzione: Documento Film; durata: 35'.
Un cameriere-autista presta servizio per una serata da una contessa durante una festa. Sul finire della serata viene incaricato di portare una camomilla in una stanza da letto. Qui trova una donna ubriaca e seminuda sdraiata sul letto, che lo invita a fare l'amore. Il giorno dopo scoprirà che la donna è la moglie del professore, dal quale è stato chiamato a prestare servizio come autista, grazie all'interessamento della contessa… «In questo breve e gustoso racconto dall'impianto chapliniano (quando lei è ubriaca si rivolge a Giovanna come a un amante, quando è sobria lo tratta da persona di servizio), Pietrangeli si limita al ruolo di director, muovendosi con sicurezza e ironia negli ambienti dell'alta società» (Maraldi). Gli altri episodi sono diretti da Luciano Salce, Mario Monicelli, Mauro Bolognini.
Vietato ai minori di anni 14
a seguire
Un dramma borghese (1979)
Regia: Florestano Vancini; soggetto: dal romanzo di Guido Morselli; sceneggiatura: Lucio Manlio Battistrada, F. Vancini; fotografia: Alfio Contini; musica: Riz Ortolani; montaggio: Nino Baragli; interpreti: Franco Nero, Dalila Di Lazzaro, Lara Wendel, Carlo Bagno, Felicita Monfrone, Silvio Pascoletti; origine: Italia; produzione: A.M.A. Film; durata: 104'.
Rimasto vedova, Guido ritira Mimmina, la figlia sedicenne, dal collegio. I due decidono di fermarsi in un albergo, dove sono raggiunti da un'amica della ragazza, la quale diventa ben presto l'amante di Guido. Ciò scatena la gelosia di Mimmina. «Esplicito omaggio alla memoria dello scrittore Morselli e apologo sulla difficoltà di capirsi tra generazioni diverse, il film sfiora il tema dell'incesto con pudore ed eleganza formale, in un gradevole intreccio di commedia e tragedia» (Grazzini).
Vietato ai minori di anni 14
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