martedì 16
ore 17.00 Amore libero - Free Love di Pier Ludovico Pavoni (1974, 85')
«Sottogenere esotico, col campione di "Rischiatutto" Enzo Bottesin al suo unico film e Laura Gemser al suo esordio italiano, come bellezza indigena ribattezzata per l'occasione Emanuelle, anche se interpreta il ruolo di Jeanine. […] Bottesin è un ingegnere mandato alle Seychelles per cercare di capire che fine ha fatto un suo collega. È finito tra le braccia della sorella di Laura Gemser» (Giusti).
ore 19.00 Un modo di essere donna di Pier Ludovico Pavoni (1973, 95')
«Due ragazze, dopo aver vissuto insieme le prime esperienze sentimentali e sessuali, si separano, per poi incontrarsi ancora, quando una di loro, Sibilla, si è sposata (con il primo uomo dell'amica) ed è diventata una nota scrittrice» (Poppi-Pecorari). «Ecco un film di nuovi, interessanti e attuali contenuti che convince solo a metà perché il regista esordiente Pier Ludovico Pavoni è a scarsa conoscenza di quella faccenda importante che si chiama direzione degli interpreti. Avesse avuto attrici sperimentate invece delle acerbe Stefania Casini e Marisa Berenson, il raccontino poteva ottenere uno smalto che non ha, voci energiche e persuasive al posto di quelle stridule o fievoli che possiede. Così com'è bisogna riconoscergli una qualità piuttosto rara ai dì nostri: la sincerità dell'impianto concettuale e la capacità di farsi eco di situazioni reali" (Bianchi). Sceneggiatura calibratissima e dialoghi degni del miglior cinema francese, scritti insieme a Fulvio Gicca Palli, scomparso alla fine del 2014.
ore 20.45 Incontro moderato da Marco Giusti con Pier Ludovico Pavoni, Zeudi Araya, Roberto Girometti
a seguire La peccatrice di Pier Ludovico Pavoni (1975, 90')
«Notevole, unico erotico in costume di Zeudy Araya, qui nei panni di una mulatta nella Sicilia del primo novecento. […] Matarazzata curiosa con un bellissimo cast e la Araya al suo massimo splendore. Da recuperare» (Giusti). Con Franco Gasparri, Ettore Manni, Francisco Rabal e Clara Calamai, che nel 1975 tornò sulle scene, dopo anni di assenza, con Profondo rosso e questo film, per poi eclissarsi di nuovo.
Ingresso gratuito
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