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Il 25 marzo l'Archivio Nazionale Cinema d'Impresa ha presentato, nel palinsesto della sua webTv www.cinemaimpresa.tv, nove interviste a Premi Nobel per la fisica, la chimica e la medicina, provenienti dall'Archivio Storico Edison:
Emilio Segrè (Nobel per la fisica nel 1959)
Giulio Natta (Nobel per la chimica nel 1963)
Derek Barton (Nobel per la chimica nel 1969)
Salvador Luria (Nobel per la medicina nel 1969)
Geoffrey Wilkinson (Nobel per la chimica nel 1973)
Paul John Flory (Nobel per la chimica nel 1974)
Renato Dulbecco (Nobel per la medicina nel 1977)
Ilya Prigogine (Nobel per la chimica nel 1977)
Rita Levi Montalcini (Nobel per la medicina nel 1986)
Dalla scoperta dell'antiprotone agli studi sulla genetica batterica e la biologia molecolare, dalla creazione del nylon all'identificazione del fattore di accrescimento della fibra nervosa alla creazione di nuove materie plastiche: i protagonisti ci raccontano come abilità tecnica, capacità innovativa, fantasia e fortuna spesso si combinino nel creare le condizioni favorevoli alle scoperte scientifiche. Gli incontri con i Nobel ci restituiscono non solo le tappe della vita professionale di grandi uomini e donne, ma entrano anche in una dimensione privata fatta di entusiasmi e sentimenti, con rivelazioni talora sorprendenti: come quando Rita Levi Montalcini descrive a Maurizio Costanzo, con una sincerità commovente, le sensazioni provate dopo l'assegnazione del Premio Nobel, gli "attimi di rivelazione" e i momenti di scoraggiamento nel mondo scientifico, mettendo a fuoco quella sua "curiosità" che le hanno fatto intuire prima degli altri originali percorsi di ricerca, una "curiosità" che diventa istinto creativo e desiderio di verificare la validità di idee capaci di aprire nuovi orizzonti.
La Professoressa Levi Montalcini descrive così quello che è forse il comune denominatore del percorso professionale e umano degli scienziati intervistati. Salvador Luria dice infatti che la ricerca ha due punti d'appoggio: l'intuito e la tenacia, mentre altri citano la fortuna o gli incontri decisivi per la loro formazione, in una catena di relazioni che trasferisce il sapere di maestri ad allievi straordinari.
Dall'incontro decisivo di Salvador Luria con Max Delbrück nasce il leggendario Gruppo Fago, protagonista di una avventura scientifica consacrata nel 1969 dal premio Nobel per la medicina. Emilio Segrè, iscrittosi alla facoltà di fisica a Roma, fu il primo allievo di Enrico Fermi e lo descrive come un grande sperimentatore al quale comunicare le proprie esperienze a collaboratori e allievi. Renato Dulbecco, laureatosi all'Università di Torino nel 1936 e assistente all'Istituto di patologia e anatomia, ricorda invece il Professor Giuseppe Levi - protagonista di Lessico Famigliare della figlia Natalia Ginzburg - grande maestro che insegna ai suoi studenti, tra cui Rita Levi Montalcini e Salvador Luria, la base della scienza: prima l'idea e poi l'esperimento. Le interviste mettono inoltre in luce l'attività di ricerca svolta per l'industria da Flory che partecipa alla creazione del nylon per la Dupont negli anni Trenta, poi passa alla Esso e per la Goodyear contribuisce allo sviluppo della gomma sintetica: al polipropilene isotattico di Giulio Natta che, negli anni del "miracolo economico", con le plastiche del Moplen e le fibre tessili del Meraklon entra nelle case di tutti gli italiani anche attraverso Caroselli entrati ormai nella storia della televisione.
Uomo scienziato: Rita Levi Montalcini
(Italia, 35' 08'', Colore)
Camiglieri, Tullio [Regista], Pilozzi, Omero [Luci]; Battistoni, Roberto [Operatore]; Carta, Maurizio [Operatore]; Sadocco, Graziano [Operatore]; Zardini, Franco [Operatore]; Caputo, Massimo [Riprese]; Cortina, Alex [Riprese]; Iezzi, Maurizio [Riprese]; Cerro, Michele [Elettricista]; Narducci, Marco [Elettricista]; Ruggiero, Massimo [Elettricista]; Chavarria, Mario [Montaggio]; Capanna, Iacopo [Produttore]; Perugia, Giuseppe [Produttore]; Costanzo, Maurizio [A cura di]; Silvestri, Alberto [A cura di]
Intervista rilasciata a Maurizio Costanzo da Rita Levi Montalcini
Derek Barton
(Italia, 30', Colore)
Arcamone, Federico [A cura di]; GDG video [Edizione]
Nel 1950 Derek Barton introdusse per la prima volta nel mondo della chimica organica i principi dell'analisi conformazionale, una svolta teorica che avrà ripercussioni applicative di valore inestimabile e che gli farà ottenere il Premio Nobel per la chimica nel 1969. Lo studioso, negli anni quaranta, oltre agli studi accademici, svolse attività di ricerca per l'industria. Nell'intervista Barton, tracciando la sua biografia, descrive anche l'evoluzione delle conoscenze scientifiche nel campo della chimica delle sostanze organiche naturali.
Renato Dulbecco
(Italia, 40', Colore, 1984)
Bassetti, Ottavia [Interviste]; Galli, Mario [Edizione]
Nel 1975 Renato Dulbecco viene insignito del Premio Nobel per la Medicina, grazie ai suoi studi di grande importanza per le ricerche sul cancro. Dulbecco nell'intervista di Ottavia Bassetti effettuata il 27 settembre 1984, definisce i punti fondamentali della sua carriera: le ricerche condotte sui virus animali prima e sui virus oncogeni successivamente.
Paul John Flory
(Italia, 38', Colore, 1984)
Bassetti, Ottavia [Interviste]; Galli, Mario [Edizione]
In un'intervista del 20 novembre 1984, Paul John Flory,Premio Nobel per la chimica nel 1974, traccia la sua biografia di scienziato e descrive l'evoluzione delle conoscenze chimico-fisiche sulle macromolecole. Negli anni Trenta lo scienziato inizia la sua attività di lavoro alla Dupont dove con Carothers partecipa alla scoperta del nylon, negli anni quaranta prosegue le sue ricerche nei laboratori industriali della Esso e della Goodyear, contribuendo allo sviluppo di una forte industria della gomma sintetica. Viene a conoscenza delle ricerche sfociate nella scoperta del polipropilene isotattico ad opera di Giulio Natta che conosce personalmente nel 1955.
Ilya Prigogine
(Italia, 46',colore, 1984)
Bassetti, Ottavia [Interviste]; Galli, Mario [Edizione]
Professore di chimica-fisica all'Università di Bruxelles e direttore del Centro di Meccanica Statistica e di Termodinamica dell'Università di Austin (Texas). In questa intervista effettuata il 23 ottobre 1984, Prigogine ricorda gli anni della giovinezza e dell'insegnamento nel Belgio occupato dai tedeschi e il suo lavoro scientifico che gli valse il Premio Nobel per la chimica nel 1977.
Geoffrey Wilkinson
(Italia; 33', Colore, 1985)
Geoffrey Wilkinson, premio Nobel per la Chimica nel 1973, racconta il suo itinerario di scienziato e di inventore in una conversazione con Renato Ugo, ordinario di Chimica Generale all'Università di Milano, registrata il 24 settembre 1985. Dopo aver ripercorso le tappe importanti della sua carriera, Wilkinson e Ugo discutono anche dei problemi della didattica e della formazione in un'epoca di rapido progresso scientifico e tecnologico.
Salvador E. Luria
(Italia, 42', Colore, 1986)
Conversazione con Marco Soria registrata a Milano il 13 ottobre 1986.
Nel corso della conversazione con Marco Soria, Salvador Luria ripercorre le tappe più significative della sua vita di uomo e scienziato: gli studi compiuti insieme a Renato Dulbecco e a Rita Levi Montalcini, sotto la guida di Giuseppe Levi. Si laurea nel 1935 e si iscrive ad un corso di specializzazione in radiologia all'Università di Torino. Si trasferisce a Roma, dove entra in contatto con il famoso gruppo di via Panisperna, guidato da Enrico Fermi. Nel 1938 è costretto dalle leggi razziali ad abbandonare prima l'Italia e poi l'Europa. Nel 1941 l' incontro decisivo con Max Delbrück. Nasce così il leggendario Gruppo Fago, protagonista di una avventura scientifica consacrata nel 1969 dal Premio Nobel per la medicina a Luria, Delbrück e Hershey.
Emilio Segrè
(Italia, 40', Colore, 1986)
Intervista a cura di Ottavia Bassetti registrata il 17 settembre 1986.
Segré traccia, nel corso dell'intervista la sua storia di uomo e di scienziato che è anche la storia dell'evoluzione della fisica dagli anni '20 ai giorni nostri. Iscrittosi alla facoltà di fisica a Roma, fu il primo allievo di Fermi. Inizio nel 1935 un periodo molto attivo per Segré, che ebbe occasione di recarsi ripetutamente in America, in particolare a Berkley, dove potè lavorare al ciclotrone di Lawrence. Stabilitosi negli Stati Uniti alla vigilia della seconda guerra mondiale fu tra i primi a partecipare al progetto Manhattan, la costruzione della bomba atomica a Los Alamos.
Nel 1955 il gruppo si Segré, a Berkeley, dimostrò l'esistenza dell'antiprotone, scoperta che fruttò a Segré e a Chamberlain il premio Nobel per la Fisica nel 1959.
Giulio Natta raccontato da Italo Pasquon
(Italia, 5' 38", colore, 2012)
Intervista realizzata dall'Archivio Nazionale Cinema d'Impresa a Italo Pasquon, stretto collaboratore di Giulio Natta, insignito del premio Nobel per la chimica nel 1963 per la scoperta del polipropilene isotattico (Moplen).
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