Home > “Mercoledì 24 e giovedì 25 novembre giornate di incontri per la rassegna “Misteri d’Italia”. Mercoledì 24 proiezioni e tavola rotonda dedicati alla morte di Pasolini.”
“Mercoledì 24 e giovedì 25 novembre giornate di incontri per la rassegna “Misteri d’Italia”. Mercoledì 24 proiezioni e tavola rotonda dedicati alla morte di Pasolini.”
Share SHARE
"

 

mercoledì 24 novembre
ore 17.00
Pasolini. Un delitto italiano (1995)
Regia: Marco Tullio Giordana; soggetto: Enzo Siciliano; sceneggiatura: M. T. Giordana, Sandro Petraglia, Stefano Rulli; fotografia: Franco Lecca; musica: Ennio Morricone; montaggio: Cecilia Zanuso; scenografia: Gianni Silvestri; costumi: Elisabetta Montaldo; interpreti: Carlo De Filippi, Nicoletta Braschi, Toni Bertorelli, Andrea Occhipinti, Victor Cavallo, Giulio Scarpati; origine: Italia/Francia; produzione: Cecchi Gori Group - Tiger Cinematografica, Numero Cinque, Flach Film; durata: 99'
«Mentre assistiamo alla costruzione sistematica di "una" verità che "giustifichi" la morte di Pier Paolo Pasolini e che accontenti il popolo e zittisca la cultura del tempo, avviene qualcosa di raro nelle pellicole: un atto di onestà. Marco Tullio Giordana (che si potrebbe definire senza tema l'Elio Petri di oggi) descrive il personaggio Pasolini non come un eroe impavido senza sbavature, ma delinea con estrema accuratezza tutte le sue molteplici sfaccettature (sensibile poeta, coraggioso provocatore politico e visionario regista), senza trascurare però quelli che erano i suoi peccati "sociali" (era gay, era comunista) e quelli più umani (era nel giro delle marchette, seduceva ragazzini). Pasolini uomo, né più né meno» (Fagnani).
 
ore 19.00
Nerolio. Sputerò su mio padre (1996)
Regia: Aurelio Grimaldi; soggetto e sceneggiatura: A. Grimaldi; fotografia: Maurizio Calvesi; musica: Maria Soldatini; montaggio: Mauro Bonanni; interpreti: Marco Cavicchioli, Vincenzo Crivello, Piera Degli Esposti, Lucia Sardo, Franco Mirabella, Salvatore Lazzaro; origine: Italia; produzione: Arancia Film; durata: 90'
«Diviso in 3 capitoli, è il ritratto di Pier Paolo Pasolini che, però, non è mai nominato e al quale, senza far danni, presta voce e corpo M. Cavicchioli. Con un titolo che è parafrasi di Petrolio, è un film a tesi: partendo dalla premessa che l'omosessualità fu un elemento centrale nella vita e nell'opera di P.P.P., intende dimostrare che la sua unicità e grandezza di artista deriva dalla capacità di rappresentare, dopo averli vissuti, "gli abissi del genere umano" […]. È un film povero di mezzi […] con qualche momento di sincerità espressiva nella parte centrale, specialmente quando descrive i rapporti tra l'innominato poeta e sua madre (l'ottima P. Degli Esposti)» (Morandini).
 
ore 20.45
Incontro moderato da Christian Uva con Franco GrattarolaAurelio GrimaldiNino MarazzitaMario MartoneRoberta Torre
 
a seguire
Così venne ucciso Pasolini (2005)
Riprese a cura di Mario Martone; fotografia: Renaud Personnaz; montaggio: Natalie Cristiani; interpreti: Sergio Citti, Franco Citti, Guido Calvi, Gianni Borgna; origine: Italia; produzione: Pav; durata: 28'
Le immagini di un vecchio filmato che Sergio Citti girò all'idroscalo di Ostia nel novembre 1975, pochi giorni dopo la morte di Pasolini, sono da lui stesso commentate nel 2005, pochi mesi prima della sua morte. Commentando quel filmato, Citti, incalzato dall'avv. Guido Calvi, alla presenza del fratello Franco e di Gianni Borgna, rivela elementi importanti per la riapertura delle indagini, portando le prove che Pelosi, la notte del 2 novembre, non era affatto solo.
Per gentile concessione di Pav
Ingresso gratuito
 
a seguire
La notte quando è morto Pasolini (2009)
Regia: Roberta Torre; soggetto e sceneggiatura: R. Torre; fotografia: Adriano Mancori; montaggio: Roberto Missiroli; interpreti: Pino Pelosi; origine: Italia;
produzione: Rosetta Film, Accademia Perduta Romagna; durata: 25'
«Breve film di Roberta Torre, parte del materiale di ricerca per un lavoro teatrale su Pier Paolo Pasolini, con Giuseppe Pelosi - detto "Pino la rana" - il borgataro allora minorenne accusato del suo omicidio. […] Di fronte a una camera fissa, Pelosi risponde alle domande poste fuori campo da Roberta Torre, offrendo l'ennesima versione sui fatti accaduti la notte del 2 novembre del 1975. […] Roberta Torre afferma che questo breve colloquio è il frutto del montaggio di cinque ore di girato realizzato nel corso di un anno di incontri settimanali, durante i quali Pelosi avrebbe mostrato una capacità di non smentirsi nella nuova versione. […] Interessante documento su uno dei tanti misteri irrisolti d'Italia» (Rippa).
Per gentile concessione di Rosetta Film
Ingresso gratuito
 
giovedì 25
ore 17.00
Da zero a dieci (2002)
Regia: Luciano Ligabue; soggetto e sceneggiatura: L. Ligabue; fotografia: Gherardo Gossi; musica: L. Ligabue; montaggio: Angelo Nicolini; scenografia: Leonardo Scarpa; interpreti: Massimo Bellinzoni, Stefano Pesce, Pierfrancesco Favino, Stefano Venturi, Elisabetta Cavallotti, Barbara Lerici; origine: Italia; produzione: Medusa; durata: 99'
«La storia - quattro ultratrentenni ritornano dopo vent'anni a Rimini per vivere un weekend che interruppero un sabato d'agosto dell'80 - si regge sulle fragili trovate goliardiche che animano la cricca, e arriva a risucchiare in sé uno spicchio di storia del nostro Paese, la strage della stazione di Bologna. Turbati dal ricordo ossessivo della morte di un amico nell'attentato fascista, i protagonisti conosceranno l'epilogo drammatico di una vacanza che doveva finire in un amarcord» (Prevignano).
 
ore 19.00
2 agosto 1980: oggi (2005)
Regia: Filippo Porcelli; durata: 7'
 
a seguire
2 agosto. Stazione di Bologna. Binario 9¾ (2006)
Regia: Filippo Porcelli; durata: 8'
 
a seguire
NowHere (2007)
Regia: Filippo Porcelli; durata: 6'
 
a seguire
Tempo inverso (2008)
Regia: Filippo Porcelli; durata: 10'
 
a seguire
Fade to blank (2009)
Regia: Filippo Porcelli; durata: 10'
 
a seguire
10.25 (2010)
Regia: Filippo Porcelli; durata: 5'
Da ormai più di 5 anni, il progetto NowHere coinvolge studenti universitari, giovani e cittadini in un'attività laboratoriale per la realizzazione di un film e di un percorso di comunicazione sul 2 agosto 1980, ottenendo importanti risultati e riconoscimenti. Il progetto NowHere nasce all'interno della Facoltà di Scienze della Formazione, Università di Bologna, con la consapevolezza della necessità urgente di un percorso di formazione e di comunicazione sociale attento ai nuovi linguaggi e alle sensibilità culturali in trasformazione. Negli ultimi anni, i prodotti audiovisivi realizzati da Filippo Porcelli assieme a studenti italiani e stranieri, oltre a una diffusione sul web, sono stati presentati nel corso di eventi a Bologna il 2 agosto nello scenario di Piazza Maggiore in concomitanza con la consegna del premio "Concorso Internazionale di Composizione 2 Agosto", alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia e in altri festival.
 
a seguire
Il filo della memoria (2001)
Regia: Daniele Biacchessi; voce narrante: D. Biacchessi; montaggio: Gianfranco Vietti; durata: 22'
Da piazza Fontana alla stazione di Bologna, fino al rapido 904. Questo docufilm sulla memoria italiana si snoda lungo le pagine più buie della strategia della tensione. Un viaggio nel dolore delle vittime e nelle ingiustizie italiane.
Documentari a ingresso gratuito
 
ore 20.30
Incontro moderato da Pierpaolo De Sanctis con Franco BerniniDaniele BiacchessiRoberto Greco,Massimo MartelliLuigi Perelli
 
a seguire
Intervista al Generale Maletti (2009)
Regia: Andrea Sceresini, Maria Elena Scandaliato, Nicola Palma; origine: Italia; produzione: Francesco Virga, Gianfilippo Pedote per Mir Cinematografica; durata: 25'
«Una delle confessioni più inquietanti della prima, o seconda, repubblica italiana. L'ottantanovenne ex capo del reparto D (controspionaggio) del Sid, in carica dal 1971 al '75, processato e condannato per falso ideologico in atto pubblico, accusato più volte di favoreggiamento riguardo le prime stragi neofasciste in Italia, si mostra alla videocamera di Sceresini, Scandagliato e Palma ad inquadratura fissa. E lo fa con un curioso e sinistro sprofondo poltrona, sorta di abisso dal quale riemergono spezzoni, stralci, brandelli di verità storica spesso celata in anni di latitanza sudafricana fatta di mezze confessioni, finte ritrattazioni, omertosi "non ricordo". Maletti se ne sta lì, quasi distratto, dentro a questo primo piano ad altezza torace con sfondo libreria colorata. Imperdibile è la gamma di vocaboli con cui l'ex generale condisce la sua oratoria, a tratti improvvisa luce dal fondo tunnel della memoria, a tratti devastante e buio vuoto d'informazioni: "supponiamo", "ipotizzo", "è probabile", "ho la sensazione". Ondivaga terminologia a supporto di una confessione completa che non avverrà nel documentario e forse non accadrà mai» (Davide Turrini).
Copia proveniente da Mir Cinematografica - Ingresso gratuito
 
a seguire
Gladio - L'esercito segreto della Nato (2009)
Regia: Andread Pichler; sceneggiatura: Vania Del Borgo, Nadia Hall; fotografia: Martin Prast, Simone Pera, Bruno Sorrentino; musica: Massimo Carozzi; montaggio: Johannes Nakajima; origine: Italia/Gran Bretagna; produzione: Francesco Virga, Gianfilippo Pedote, Paola Tursi per Mir Cinematografica, in associazione con AETN, The Histrory Channel UK, Canal Historia, The History Channel/FOX, The History Channel Deutschland, RSI - Televisione Svizzera; durata: 52'
«Excursus storico-politico che allarga i confini geografici e di comprensione della rete paramilitare anticonvenzionale stay-behind in Germania e Belgio (in Italia fu Gladio) nel post 1945: da ordinaria difesa dell'invasione sovietica a "strategia della tensione" contro le sinistre europee, con relativo corollario di vittime innocenti» (Davide Turrini). «Questo documentario dà una dimensione europea al fenomeno degli eserciti non convenzionali. Raccontiamo anche cosa succedeva in Germania, Belgio e Inghilterra. Per quanto riguarda l'Italia ci siamo mossi con una rete di collaboratori, giornalisti e storici, ma anche magistrati come Salvini e Casson» (Pichler).
Copia proveniente da Mir Cinematografica - Ingresso gratuito
"
Iscriviti alla nostra Newsletter