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“Martedì 5 aprile 2011, per gli eventi della Cineteca Nazionale alla Casa del Cinema: presentazione del libro “Il doppiaggio nel cinema italiano”
Centro Sperimentale di Cinematografia
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Fino alla fine del 1930, l'avvento dei film sonori in Italia fu soggetto a restrizioni, sia dal punto di vista tecnico, con le sale non attrezzate, sia da quello politico, con provvedimenti del regime che non vedeva di buon occhio le pellicole straniere. Dopo il 1930 lo Stato permise di proiettare pellicole provenienti dall'estero ma con la sovrapposizione dei dialoghi italiani o con l'immissione di sfondi neri e didascalie come nei film muti. Nel 1931 la Metro-Goldwyn-Mayer, per non perdere la distribuzione nel nostro paese, con la direzione di Carlo Boeuf, iniziò la pratica del doppiaggio con gli attori Augusto e Rosina Galli, Argentina Farraù, la cantante Milly e Francesca Bragiotti. Il successo immediato del film doppiato fu dovuto - striste nota storica - al fatto che una parte consistente della popolazione italiana essendo analfabeta non poteva seguire i film sottotitolati. Fino ad allora l'industria americana girava più versioni dei film più accreditati per poi distribuirli nei vari paesi. Il primo stabilimento di doppiaggio in Italia, venne aperto nell'estate 1932 a cura della Cines-Pittaluga di Emilio Cecchi, con direttore Mario Almirante. Da allora, in Italia la pratica di ridoppiare i film, fu praticamente adottata da tutta l'industria cinematografica, e così il nostro paese vanta grandi artisti in questo settore. Uno per tutti, Ferruccio Amendola, voce italiana di Al Pacino, Sylvester Stallone, Dustin Hoffman, Robert De Niro e Peter Falk.

Di tutto questo si parlerà alla presenza degli autori del volume e di molti doppiatori del cinema italiano.

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