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“Marco Bellocchio al Centro Sperimentale di Cinematografia di Palermo”
Centro Sperimentale di Cinematografia
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Giovedi 18 maggio 2017 alle 15 in sala Bianca, uno dei più importanti registi del panorama italiano, dialogherà con il direttore didattico della sede Sicilia Roberto Andò e gli studenti nell'ambito delle masterclass "Leggere il reale".

 

Breve profilo di Bellocchio:

Ha vinto, tra gli altri premi, il Leone d'argento al Festival di Venezia 1967 per il filmLa Cina è vicina, il David di Donatello nel 1980 per la regia diSalto nel vuoto, nel 2010 per Vinceree nel 2014 alla carriera. Con il film La condannasi è aggiudicato, al Festival di Berlino, l'Orso d'Oro 1991.

Diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma comincia la sua ricchissima carriera da regista di cortometraggi, fiction e documentari. Attratto dalla complessità del cinema, approfondisce tutti gli aspetti dell'arte, realizza il suo primo film: "I Pugni in tasca", presentato alla Mostra di Venezia come produzione indipendente. Nel 1972 dirige "Sbatti il mostro in prima pagina", su sceneggiatura di Goffredo Fofi, un ritratto amaro sul mondo del giornalismo, con attore protagonista. Gian Maria Volontè. Nello stesso anno approfondisce l'influenza negativa della pressione politica sui canali di informazione e sottolinea le contraddizioni delle istituzioni educative del mondo cattolico in Nel nome del padre. L'amicizia con Rulli e Petraglia lo induce a prendere a cuore il dramma dei malati mentali, e realizza con loro il bellissimo documentario Matti da slegare (1975), dove cerca, con grande rispettosità, di mostrare l'erroneità dei metodi educativi nei manicomi. Nel 2009 realizza Vincere (2009), dove racconta la drammatica esistenza di Ida Dalser, la prima moglie di Benito Mussolini, amata, rifiutata e tenuta nascosta fino alla morte in manicomio. Nel 2012 invece presenta alla Mostra del Cinema l'opera Bella addormentata, ispirato alla vicenda di Eluana Englaro. Dopo Sangue del mio sangue (2015), presentato alla Mostra del Cinema di Venezia 2015, l'anno successivo porta a Cannes nella Quinzaine des Réalisateurs Fai bei sogni, tratto dal romanzo di Gramellini e interpretato da Valerio Mastandrea e Bérénice Bejo.

 

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