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“Lievito Madre” di Fulvio Risuleo, prodotto da CSC-Production, vince Cinemaster 2015″
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È Fulvio Risuleo, classe 1991, con il corto Lievito Madre, il regista vincitore del Cinemaster 2015, il progetto per giovani registi italiani organizzato da Studio Universal (Mediaset Premium sul DTT) in collaborazione con i Corti d'Argento dei giornalisti cinematografici. Una giuria di esperti della TV del cinema da chi fa cinema ha premiato "Lievito Madre", cortometraggio scelto nella rosa dei titoli suggeriti ad hoc dal Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani (SNGCI) tra gli oltre 100 visionati, proposti dai Festival più significativi per il corto. Il prossimo autunno Fulvio Risuleo partirà alla volta degli Universal Studios di Los Angeles per un Master della durata di due settimane in cui incontrerà i responsabili dei dipartimenti che, all'interno della Major cinematografica americana, curano il processo di realizzazione dei film: dall'arrivo delle sceneggiature alla scelta del cast, dalle riprese fino alla promozione delle pellicole nei singoli Paesi. Il cortometraggio vincitore, che è stato presentato allo scorso Festival di Cannes aggiudicandosi il terzo premio a Cinéfondation, la sezione del Festival nata nel 1998 e dedicata alle scuole di cinema del mondo, sarà acquistato dalla NBC Universal Global Networks Italia Srl e trasmesso in esclusiva Prima TV su Studio Universal nel mese di dicembre nel programma "A noi piace Corto" - magazine di informazione sul mondo dei corti - nell'ambito di una puntata speciale interamente dedicata al Cinemaster.
Diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma nel 2013, Fulvio Risuleo, 24 anni e una grande passione per cinema e fumetto, subito dopo il liceo artistico si è iscritto al Centro Sperimentale di Cinematografia, dove ha sviluppato Lievito Madre come saggio finale di diploma. Un corto originale che racconta la storia di una coppia minacciata da un "terzo incomodo" molto particolare, trovato dentro un vecchio pianoforte un po' malandato. La particolarità del corto, della durata di 17 minuti circa, è che a frapporsi tra la coppia non è un amante o una suocera, ma una pallina di lievito madre. 

LA MOTIVAZIONE:
"Per l'originalità della storia, la maturità espressiva, capace di coniugare la descrizione realistica della vita di coppia con un'invenzione surreale, passando, con leggerezza ed ironia, dalla quotidianità di una realtà riconoscibile ad un universo simbolico di grande potenza suggestiva".

 

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