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“Le offerte editoriali di maggio dal catalogo del CSC”
Centro Sperimentale di Cinematografia
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 OFFERTA DI MAGGIO

GIUSEPPE DE SANTIS. LA TRASFIGURAZIONE DELLA REALTÀ
autore: Marco Grossi (a cura di)
anno di edizione: 2017
pagine: 414
distribuzione: Centro Sperimentale di Cinematografia  Associazione De Santis  Edizioni Sabinae
ISBN: 9788898623648
prezzo ordinario di vendita: € 28,00 

prezzo scontato (50%) : € 14,00

Nel centeneraio della nascita di Giuseppe De Santis e nel ventennale della morte, il Centro Sperimentale di di Cinematografia rende omaggio ad uno dei grandi maestri del cinema italiano, riproponendo, in collaborazione con l'Associazione Giuseppe De Santis, questa pubblicazione a dieci anni dalla prima edizione. Il volume mira ad indagarne l'opera cinematografica frutto della "trasfigurazione della realtà", sia attraverso il contributo di numerose testimonianze - da quelle di Bellocchio, Bertolucci, Costa-Gavras, Cuchraj, Giordana a quelle di Martone, Maselli, Montaldo, Ozpetek, Rosi - sia attraverso l'analisi dei suoi film da parte di alcuni dei più importanti studiosi italiani di cinema. Il presente volume viene pubblicato in una nuova versione accresciuta e aggiornata, differisce da quella del 2007 per i nuovi testi alle pag. 11, 13, 25, 31, per l'ampliamento del testo a pag. 301, l'aggiornamento della bibliografia, l'impianto grafico e l'apparato iconografico quasi totalmente rinnovato e con numerose immagini inedite.

note sull'autore
Marco Grossi, laureato in Storia e critica del cinema, è organizzatore culturale e studioso di cinema. Dal 1998 al 2000 è stato consulente del Centro Sperimentale di Cinematografia. E' direttore artistico del FondiFilmFestival e della manifestazione culturale Il Mito tra Cinema, Letteratura e Musica. Per tre edizioni, dal 2000 al 2002, è stato collaboratore del Mediterraneo Video Festival. E' uno dei massimi studiosi del cinema di Giuseppe De Santis, sulla cui opera e figura ha pubblicato i seguenti studi: Giuseppe De Santis. Maestro di cinema e di vita (1999); Caccia tragica. Un inizio strepitoso (2000); Riso amaro nel fuoco delle polemiche (2003), pubblicato insieme a Virginio Palazzo; infine Giorni d'amore. Un film di Giuseppe De Santis tra impegno e commedia (2004), pubblicato con Giovanni Spagnoletti.

 

TITANUS. Cronaca familiare del Cinema Italiano
autore : Sergio M. Germani, Simone Starace, Roberto Turigliatto (a cura di)
anno di edizione: 2014
pagine : 439
collana: Quaderni della Cineteca Nazionale (nuova serie)
distribuzione : Centro Sperimentale di Cinematografia       Edizioni Sabinae
prezzo ordinario di vendita: € 25,00

prezzo scontato (50%) : € 12,50

Pubblicato in occasione del 67. Festival del film Locarno, 6-16 agosto 2014, il volume ripercorre le vicende della storica casa di produzione italiana Titanus dalle origini fino a oggi. Fondata a Napoli nel 1904 da Gustavo Lombardo, la Titanus fin dal suo esordio, abbraccia diverse forme narrative e spettacolari che permettono di oltrepassare l'opposizione tra cinema popolare e cinema d'autore. La volontà di lanciare o di avvalersi di personalità affermate va di pari passo con il tentativo di fare film con registi, sceneggiatori e attori ignoti. La diversità nella produzione e l'aver saputo coniugare spettacolo e cultura, hanno permesso alla Titanus di valorizzare autori significativi e promuovere quei generi che hanno reso straordinaria la storia del cinema italiano. Il libro realizzato in edizione bilingue è accompagnato da una ricca e articolata cronologia.

note sugli autori
Sergio M. Germani è un critico cinematografico italiano. Autore di volumi su Mario Camerini (1980), Augusto Genina (1989), il cinema dei balcani con La meticcia di fuoco (2000), Andrzej Munk (2001), Carl Th. Dreyer (2002), Stavros Tornes (Torino Film Festival, 2003). Ha collaborato con le riviste «Filmcritica», «Il Manifesto», «Primorski dnevnik», «Il Piccolo», e ha fondato la rivista «La cosa vista». E' direttore del Festival internazionale del cinema e delle arti I mille occhi di Trieste. 

Simone Starace studioso di cinema e collaboratore della Cineteca Nazionale. Ha pubblicato saggi quali Le cinque giornate, Vittorio Cottafavi editore, Per un'analisi stilometrica del cinema di Lattuada, Guardie svizzere. La censura italiana e le donne di Lattuada, Da "realista" a "falsario". Appunti stilometrici sul cinema di Lizzani, L'horror italiano risorge dalla false leggende. Ha curato in collaborazione il catalogo del festival I mille occhi (2010) e il volume Ai poeti non si spara. Vittorio Cottafavi fra cinema e televisione (2010). 

Roberto Turigliatto è un critico cinematografico italiano. Laureato in Lettere all'Università di Torino, nel 1974 è tra i fondatori del cineclub torinese Movie Club ideato dal cinefilo Baldo Vallero. A partire dal 1982 inizia la collaborazione con il Festival Internazionale Cinema Giovani di Torino (poi Torino Film Festival), per il quale cura numerose retrospettive dedicate alla Nouvelle vague, al cinema polacco degli anni '50 e '60 e di omaggi a Philippe Garrel, Paulo Rocha, Jerzy Skolimowski, Robert Kramer, Jean-Daniel Pollet, John Carpenter, Manoel de Oliveira, Jean-Marie Straub e Danièle Huillet, Julio Bressane.. Dal 2009 è tra i selezionatori del Festival di Locarno.

 

IL CINEMA DI RENATO CASTELLANI
autore: Giulia Carluccio - Luca Malavasi - Federica Villa (a cura di)
anno di edizione: 2015
pagine: 233
distribuzione : Centro Sperimentale di Cinematografia - Carocci Editore
collana: Biblioteca di testi e studi. Spettacolo
prezzo ordinario di vendita: € 22,00    

prezzo scontato (50%) : € 11.00

Il volume, realizzato in collaborazione con il CSC-Cineteca Nazionale di Roma e il Museo Nazionale del Cinema di Torino, raccoglie gli atti del convegno svoltosi presso le Università di Genova, Pavia e Torino in occasione del centenario della nascita di Renato Castellani (2013). L'opera del regista ligure, figura chiave del cinema italiano tra gli anni Quaranta e gli anni Sessanta, viene indagata per la prima volta in tutti i suoi aspetti, dai capolavori neorealisti alla produzione televisiva degli anni Settanta e Ottanta. Grazie all'analisi puntuale di singole opere e a ricognizioni più ampie, mirate a mettere in dialogo la filmografia del regista con il contesto cinematografico, sociale e culturale a lui contemporaneo, il volume restituisce l'immagine di un autore dalle molte sfaccettature, che ha attraversato generi diversi, passando dal film formalista a quello legato ai modi del Neorealismo, dalla commedia anni Cinquanta fino al film in costume, mantenendo intatte alcune cifre distintive: la cura maniacale del racconto, la contaminazione tra arti diverse (dal teatro alla letteratura alla pittura), la vocazione spettacolare mai disgiunta dall'approfondimento psicologico o dall'indagine sociale, l'attitudine a rinnovare forme e registri restando fedele all'idea di un cinema "popolare" e facilmente leggibile.

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