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L’associazione Italiana per le Ricerche di Storia del Cinema e il CSC-Cineteca Nazionale hanno firmato un importante accordo di deposito della collezione di pellicole di proprietà dell’AIRSC presso l’archivio della Cineteca Nazionale
Centro Sperimentale di Cinematografia
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11 Giugno 2020

Nei mesi scorsi l’Associazione Italiana per le Ricerche di Storia del Cinema e il CSC-Cineteca Nazionale hanno concluso un importante accordo per il deposito della collezione di pellicole dell’AIRSC presso l’archivio film della Cineteca Nazionale, accordo finalizzato lo scorso aprile 2020 dalla Conservatrice della Cineteca Nazionale Daniela Currò e dalla Presidente dell’AIRSC Elena Dagrada.

La firma di questo contratto vede, dopo quasi trent’anni, la formalizzazione del deposito delle pellicole di proprietà dell’AIRSC presso la Cineteca Nazionale e porta a conclusione una trattativa durata decenni e finalmente conclusa con la piena soddisfazione di entrambe le parti.

Dopo che, nel lontano 1993, la collezione venne portata a Roma e depositata presso l’archivio film della Cineteca Nazionale, l’Associazione e il CSC non erano infatti riusciti a giungere a un accordo in merito ai termini del contratto di deposito. La situazione di sostanziale stallo si era protratta fino ai giorni nostri, quando finalmente la Presidente dell’AIRSC e la Conservatrice della Cineteca hanno deciso di sedersi a un tavolo per riconsiderare e aggiornare le vecchie bozze di contratto, riuscendo così a produrre un nuovo documento condiviso.

La conversazione, iniziata nell’estate 2018 in un clima di massima collaborazione tra le due istituzioni, ha continuato a svilupparsi nei mesi seguenti e ha consentito all’AIRSC di valutare la nuova bozza di contratto all’interno del direttivo e delle assemblee dell’Associazione, contemporaneamente dando l’opportunità alla Cineteca Nazionale di tornare a lavorare su questo importante fondo di cinema muto, costituito in gran parte da positivi e controtipi originati su impulso di Davide Turconi a partire dall’archivio dell’abate svizzero Joseph Joye, ma anche da altre copie su pellicola nitrato e safety acquisite dall’AIRSC nel corso degli anni.

Il rinnovato lavoro di ispezione e revisione che ne è derivato ha consentito, tra fine 2019 e inizio 2020, di pervenire alla corretta identificazione di alcuni titoli ed elementi, nonché di aggiornare la consistenza numerica del fondo stesso. Il catalogo della Cineteca dell’AIRSC pubblicato su http://www.airsc.org/cineteca-2/ verrà prossimamente aggiornato sulla base dei nuovi dati.

La Conservatrice Daniela Currò e la Presidente Elena Dagrada dopo la firma del contratto hanno dichiarato:

«Il fatto che il fondo AIRSC adesso non viva più in una situazione di limbo va a beneficio non solo dei soci dell’AIRSC, ma anche di tutti gli studiosi e appassionati di cinema muto. Ora che un passo preliminare fondamentale come la firma dell’accordo di deposito è stato concluso, rimane da continuare il lavoro di ispezione, ricerca e preservazione già avviato: l’accordo non manca ad esempio di prevedere la possibilità di digitalizzare e preservare le copie che compongono il fondo, a vantaggio degli associati AIRSC e di tutta la comunità nazionale e internazionale di studiosi del cinema muto. L’intento è che questi film siano d’ora in poi più facilmente accessibili e che venga ulteriormente valorizzato il lavoro fatto nel corso degli anni dall’AIRSC per raccogliere questa collezione e dalla Cineteca per conservarla. A conti fatti possiamo considerarla una conquista tutta femminile: ci sono volute due donne a capo delle rispettive istituzioni per sbloccare e portare a felice conclusione una vicenda durata quasi trent’anni».

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