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In occasione delle celebrazioni per i 50 anni della morte di Adriano Olivetti, l' Archivio Nazionale Cinema d'Impresa - in collaborazione con l'Archivio Storico Olivetti e la Fondazione Adriano Olivetti, nell'ambito di Piemonte Movie, propone IDEA Olivetti: un programma di film di repertorio, spot pubblicitari d'epoca, anticipazioni di nuovi documentari in lavorazione, interviste a collaboratori di Adriano Olivetti, accompagnati da una serie di incontri con storici e  ricercatori.

La figura di Adriano Olivetti e più complessivamente "il sogno olivettiano", continuano ancora oggi a suscitare interesse. Il programma, che si terrà lungo tutta la giornata di giovedì 11 marzo presso la storica sede dell'Unione Culturale "Franco Antonicelli" (via Cesare Battisti, 8) a Torino, ha l'obiettivo di ricreare il clima da "fabbrica aperta" dell'azienda di Adriano Olivetti, mostrando attraverso la sua produzione cinematografica la capacità di utilizzare la creatività di artisti come Folon o di grandi designer come Ettore Sottsas  per valorizzare prodotti industriali trasformandoli in "oggetti d'arte di massa".

Verranno presentati estratti delle interviste a collaboratori di Adriano Olivetti curate da Enrico Morteo e Alberto Saibene per l'Archivio Nazionale Cinema d'Impresa e l'Assessorato all'Industria della Regione Piemonte. Concluderà la manifestazione una conferenza  moderata da Sergio Toffetti, Direttore dell'Archivio Nazionale Cinema d'Impresa, cui interverranno Laura Olivetti, Presidente della Fondazione Adriano Olivetti, Bruno Lamborghini, Presidente dell'Archivio Storico Olivetti; il sociologo Luciano Gallino, l'architetto Patrizia Bonifazio e lo storico Stefano Musso. Il dibattito disegnerà la parabola dell'azienda soffermandosi in modo particolare sulle attività culturali della Olivetti.

In programma, tra l'altro: Macchina cerca forma, prodotto per illustrare i criteri di design e funzionalità che hanno portato alla realizzazione della tastiera della Olivetti Editor 5, film che si avvale di un montaggio serrato di immagini oniriche e psichedeliche, realizzato da Massimo Magrì e Giacomo Battiato; Cosmotronic di Adolfo Fogli, videotape ante-litteram; Diario dattilografico, sempre di Battiato ma con la sceneggiatura di Irene Bignardi, in cui le nuove tecnologie dell'elettronica Olivetti vengono proposte come strumento di liberazione delle donne dalle mansioni ripetitive del lavoro; Olivetti formes et recherche - realizzato in collaborazione con il Musée des Arts Décoratifs di Parigi - sulla mostra "Formes et recherche" dedicata alle creazioni della Olivetti nell'ambito di design, architettura e arti plastiche; e Giochi di persuasione - storia del manifesto pubblicitario di Massimo Mida. Di particolarmente interessante Informazione leitmotiv. L'informazione è ciò che conta di Nato Frasca, vero e proprio "film beat all'italiana", che si interroga sul ruolo della comunicazione attraverso situazioni divertenti e paradossali magistralmente interpretate da un giovane Enzo Jannacci.

Programma

ore 15.00
introduzione ai film di Arianna Turci

Informazione leitmotiv. L'informazione è ciò che conta di Nato Frasca, 1969, 23'
Olivetti formes et recherche/Concept and forms di Philippe Charliat, 1969, 23'
Diario dattilografico di Giacomo Battiato, 1972, 10'
Le message di Folon, 1969 5'
Giochi di persuasione. Storia del manifesto pubblicitario di Massimo Mida, 1968, 22'
Macchina cerca forma di Massimo Magrì, 1970, 15'
Cosmotronic. Olivetti for information di Adolfo Fogli, 1970 4'

ore 17.00
Work in progress
con Maurizio Pellegrini, Enrico Morteo, Alberto Saibene, Alessandro Bernard e Paolo Ceretto

ore 20.30
Valentina blues
monologo di Marco Peroni

ore 21
Cultura Olivetti
conferenza
modera Sergio Toffetti, Direttore, Archivio Nazionale Cinema d'Impresa
Intervengono: Bruno Lamborghini, Presidente dell'Archivio Storico Olivetti; Laura Olivetti, Presidente della Fondazione Adriano Olivetti; Patrizia Bonifazio, architetto; Luciano Gallino, sociologo; Stefano Musso, storico


Si ringraziano: Stefano Landini, Eugenio Pacchioli, Enrico Bandiera, Fondazione Adriano Olivetti,  Alessio Robino e Valentina Visciglio.

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