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“La rassegna prosegue fino al 4 marzo”
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Venerdì 16 febbraio, ore 21.00
LA LEGGENDA DI GÖSTA BERLING
Gösta Berling saga, Svezia, 1924, 180' (18fps), didasc. it.
di Mauritz Stiller, con Lars Hanson, Greta Garbo
Accompagnamento dal vivo al pianoforte del M° Antonio Coppola
Scacciato dalla sua parrocchia per alcolismo, Gösta si aggrega a una confraternita di avventurieri chiassosi e festaioli, al servizio di una nobildonna. Canto del cigno dell'epoca d'oro del muto svedese, aprì le porte di Hollywood a Stiller e alla sua scoperta Greta Gustafsson, presto ribattezzata Garbo.

Sabato 17 febbraio, ore 21.00
IL SILENZIO
Tystnaden, Svezia, 1963, 96', v.o. sott. it.
di Ingmar Bergman, con Ingrid Thulin, Gunnel Lindblom
Durante un viaggio all'estero, due sorelle si fermano in una cittadina misteriosa dove nessuno parla lingue comprensibili. La tensione fra di loro, accentuata dalla convivenza, esplode. Tra i film più criptici e insieme coraggiosi del regista, con una forte componente onirica che affascina e sconcerta.

Domenica 18 febbraio, ore 21.00
COME IN UNO SPECCHIO
Såsom i en spegel, Svezia, 1961, 89', v.o. sott. it.
di Ingmar Bergman, con Harriet Andersson, Max von Sydow
Karin è stata dimessa da una clinica psichiatrica e passa le vacanze con il padre, il fratello e il marito. Ma i rapporti tra i quattro sono più complessi di quanto sembra. Riflessione struggente sull'incomunicabilità e il silenzio di Dio, fece scoprire a Bergman l'isola di Fårö (e vincere il secondo Oscar).

Mercoledì 21 febbraio, ore 21.00
LUCI D'INVERNO
Nattvardsgästerna, Svezia, 1963, 81', v.o. sott. it.
di Ingmar Bergman, con Ingrid Thulin, Gunnar Björnstrand
Dopo la morte della moglie, un pastore protestante capisce di aver perso la fede e di essere ormai incapace di aiutare il prossimo. Fedele a una messinscena di grande austerità, Bergman racconta con commozione la crisi emotiva e spirituale di un uomo, con un finale aperto entrato nella storia del cinema.

Giovedì 22 febbraio, ore 21.00
ANNI DI PIOMBO
Die bleierne Zeit, Germania Ovest, 1981, 106', v. it.
di Margarethe von Trotta, con Jutta Lampe, Barbara Sukowa
Negli anni Settanta Julianne è una giornalista, mentre la sorella Marianne milita clandestinamente nella lotta armata. Quando quest'ultima muore in carcere, Julianne inizia a indagare… Ispirato alla storia delle sorelle Ensslin, vinse il Leone d'Oro a Venezia e diede il nome a un'intera epoca.

Sabato 24 febbraio, ore 21.00
PERSONA (replica)
Persona, Svezia, 1966, 85', v.o. sott. it.
di Ingmar Bergman, con Bibi Andersson, Liv Ullmann
L'attrice Elisabeth Vogler si è chiusa in un inspiegabile mutismo: ricoverata in ospedale, viene assistita dall'infermiera Alma, con cui nasce un rapporto complesso e ambiguo. Forse il film stilisticamente più audace del regista, ricco di invenzioni visive e narrative, con due protagoniste formidabili.

Domenica 25 febbraio
ore 18.00
IL POSTO DELLE FRAGOLE (replica)
Smultronstället, Svezia, 1957, 91', v.o. sott. it.
di Ingmar Bergman, con Victor Sjöström, Bibi Andersson, Ingrid Thulin
L'anziano professore Isak Borg deve ritirare un premio all'Università di Lund e, accompagnato dalla nuora, affronta un lungo viaggio in auto in cui farà i conti con il proprio passato. Un road movie esistenziale la cui straordinaria ricchezza espressiva ha contribuito alla nascita del cinema moderno.
ore 21.00
DOPO LA PROVA
Efter repetitionen, Svezia, 1983, 70', v. it.
di Ingmar Bergman, con Erland Josephson, Lena Olin
Durante le prove per la messinscena de Il sogno di Strindberg, un regista si abbandona ai ricordi parlando con una giovane attrice, Anna, di cui anni prima aveva amato la madre. Sospeso tra finzione e realtà, il film ricapitola i classici temi bergmaniani in un gioiello di drammaturgia da camera.

Martedì 27 febbraio, ore 21.00
AURORA
Sunrise, Usa, 1927, 80', didasc. it.
di Friedrich Wilhelm Murnau, con George O'Brien, Janet Gaynor
Irretito da una donna di città, un giovane contadino lascia la famiglia e tenta di annegare la moglie, ma finisce per ricredersi e iniziare una nuova vita. Una delle vette del genio di Murnau e di tutto il cinema muto, una pietra miliare che Truffaut non esitò a definire "il più bel film mai girato".

Mercoledì 28 febbraio, ore 21.00
IL VOLTO
Ansiktet, Svezia, 1958, 100', v.o. sott. it.
di Ingmar Bergman, con Max von Sydow, Ingrid Thulin
Per vendicarsi dell'arresto e degli scherni da parte di un medico e di un poliziotto, un illusionista che pratica l'ipnotismo ordisce insieme ai soci un piano diabolico. Bergman celebra la forza dell'arte e della finzione contro l'aridità del potere, in uno dei suoi film più atipici e affascinanti.

Giovedì 1° marzo, ore 21.00
L'INFEDELE
Trolösa, Svezia, 2000, 155', v. it.
di Liv Ullmann, con Lena Endre, Erland Josephson
Marianne e Markus sono felicemente sposati, ma la donna inizia a frequentare un amico di lui, David: l'inaspettata relazione a tre si trasforma presto in tragedia. Dopo Conversazioni private, Ullmann torna a dirigere un copione firmato da Bergman, ricreandone fedelmente l'universo emotivo e stilistico.

Sabato 3 marzo, ore 21.00
IL SETTIMO SIGILLO (replica)
Det sjunde inseglet, Svezia, 1957, 96', v.o. sott. it.
di Ingmar Bergman, con Max von Sydow, Gunnar Björnstrand
Reduce dalle crociate, un cavaliere trova la sua terra devastata dalla peste. Quando la Morte in persona viene a ghermirlo, l'uomo le propone una sfida a scacchi. Titolo emblematico dell'intera opera di Bergman e della sua portata filosofica, resta un punto di riferimento per generazioni di cinefili.

Domenica 4 marzo
ore 18.00
LA FONTANA DELLA VERGINE (replica)
Jungfrukällan, Svezia, 1960, 89', v.o. sott. it.
di Ingmar Bergman, con Max von Sydow, Gunnel Lindblom
Nella Svezia medievale, una giovane viene stuprata e assassinata da tre pastori che, per sfuggire alla cattura, si rifugiano ignari proprio dai genitori della ragazza. Bergman mette in campo una potenza visiva e drammatica inaudita per un film tuttora scioccante sulla fede, la vendetta e l'innocenza.
ore 21.00
RASHOMON
Rashōmon, Giappone, 1950, 88', v. it.
di Akira Kurosawa, con Toshirō Mifune, Machiko Kyō
Un bandito è accusato di aver ucciso un samurai e di averne violentato la moglie, ma la versione dell'accaduto che dà ciascun testimone è diversa dall'altra. Il capolavoro "pirandelliano" che aprì la strada in Occidente a Kurosawa e al cinema giapponese. Leone d'Oro e Oscar per il Miglior film straniero.

Informazioni
Palazzo delle Esposizioni - Sala Cinema
scalinata di   via Milano 9 a, Roma
www.palazzoesposizioni.it
INGRESSO LIBERO FINO A ESAURIMENTO POSTI
I posti verranno assegnati a partire da un'ora prima dell'inizio di ogni proiezione
Possibilità di prenotare riservata ai soli possessori della membership card

 
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