Dieci capolavori della settima arte, dieci registi leggendari, dieci modi diversi di intendere il cinema che hanno lasciato un segno indelebile nell'immaginario del ventesimo secolo: a partire da martedì 21 febbraio, presso la Sala Cinema di Palazzo delle Esposizioni, la rassegna A QUALCUNO PIACE CLASSICO propone al pubblico un ciclo di film straordinari che hanno fatto la storia del cinema, da riscoprire finalmente sul grande schermo e nel loro formato originario, la pellicola 35mm. Grazie a un appuntamento fisso ogni due settimane, con ingresso libero fino a esaurimento posti, gli spettatori potranno ammirare maestri come Hitchcock e Buñuel, Lang e Visconti, Ford e Tati, ma anche lasciarsi sedurre da una serie di interpreti d'eccezione, da Cary Grant a Jean Gabin, da Jeanne Moreau a Henry Fonda, da Lucia Bosè a Danielle Darrieux. Un'occasione unica per tutti gli appassionati che vogliano condividere l'emozione e il piacere del grande cinema.
Martedì 6 marzo - ore 21.00
GRISBÌ
(Touchez pas au grisbi, Francia 1954)
di Jacques Becker, con Jean Gabin, Lino Ventura, Jeanne Moreau
b/n, durata 94', 35mm versione italiana
Tra il gangster Max e il cospicuo malloppo che ha messo da parte (nel gergo della mala, il "grisbì") si frappongono una serie di imprevisti e colpi di scena, compresi il rapimento del compare Riton e il tradimento della bella Josy. Sullo sfondo di un'intrigante Parigi notturna, Jean Gabin dà vita al suo personaggio più famoso, con la complicità dell'ispirata regia di Becker e di un cast straordinario. Opera chiave del noir francese, Grisbì è anche un elogio dell'amicizia virile che lascia il segno.
Martedì 20 marzo - ore 21.00
LA TERRA TREMA
(Italia, 1948)
di Luchino Visconti, con Maria Micale, Antonio Arcidiacono, Giuseppe Arcidiacono
b/n, durata 160', 35mm versione integrale restaurata
Liberamente tratto da I Malavoglia di Verga, il film è un affresco potente sulle drammatiche condizioni del Meridione, sospeso tra documentarismo neorealista e raffinato rigore espressivo, militanza politica e tensione romanzesca. Avrebbe dovuto essere il primo episodio di una trilogia, poi abbandonata da Visconti per
l'insuccesso commerciale e l'ostilità di molta critica, ma nel tempo La terra trema è stato rivalutato come uno dei capolavori assoluti del regista.
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