Home > “La Conferenza Internazionale REGULATION: AN INDUSTRY AT A CROSSROADS, organizzata dal MiBACT-DG Cinema, si aprirà con un filmato inedito con Peppino De Filippo, ritrovato e restaurato dalla Cineteca Nazionale.”
“La Conferenza Internazionale REGULATION: AN INDUSTRY AT A CROSSROADS, organizzata dal MiBACT-DG Cinema, si aprirà con un filmato inedito con Peppino De Filippo, ritrovato e restaurato dalla Cineteca Nazionale.”
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La Cineteca Nazionale presenta, il 23 ottobre all'Auditorium Parco della Musica,  Partire è un po' morire, film inedito nella versione integrale (1951), interpretato da Peppino De Filippo, regia di Giacinto Mondaini, fotografia di Gianni Di Venanzo, girato al Centro Sperimentale di Cinematografia. Dal 24 ottobre il filmato sarà pubblicato sul canale youtube della Direzione Cinema.

Ritrovato da poco e restaurato dalla Cineteca Nazionale aprirà la mattinata della Conferenza internazionale REGULATION: AN INDUSTRY AT A CROSSROADS, organizzata dal MiBACT-DG Cinema tra le attività della Presidenza Italiana del Consiglio dell'Unione Europea.
 
E' l'anno 2001, una presentatrice da un televisore annuncia la trasmissione di una comica di cinquanta anni prima, quando viaggiare da un paese all'altro dell'Europa "era ancora" un'impresa rischiosa e complessa. Si vedono un uomo (PEPPINO DE FILIPPO) e una donna (MARGIT SEEBER) correre da un ufficio all'altro per avere, lui, il passaporto e, lei, la licenza di matrimonio. Alla fine, dopo innumerevoli avventure burocratiche fino al posto di frontiera, i due decidono di non attraversarla e di andare a vivere insieme su un albero, augurandosi che un giorno, sul modello degli Stati Uniti d'America, vengano creati gli Stati Uniti d'Europa.
 
Parte del film, o forse tutto, è girato all'interno e all'esterno del CSC. Il restauro in digitale 4k è stato effettuato partendo dai negativi originali scena e colonna conservati presso gli archivi della CN.
 
Giacinto Mondaini detto Giaci (1903-1979),
è stato pittore, disegnatore, umorista, sceneggiatore e scrittore. Ha collaborato con riviste come Il corriere dei piccoliIl giornalino della domenica, Candido, e soprattutto con Il Bertoldo. Da un suo racconto è stato tratto il film Darò un milione (1935) di Mario Camerini.  
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