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“La Cineteca Nazionale è main partner del Festival I Milleocchi. In allegato il programma”
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La Cineteca Nazionale annuncia con particolare soddisfazione la propria collaborazione, insieme alla Cineteca del Friuli, alla realizzazione del prezioso programma dell'edizione 2012 de I Milleocchi - Festival internazionale del cinema e delle arti (Trieste 14-20 settembre).

Per sottolineare la proficua partnership con la Cineteca il Festival sceglie anche quest'anno di aprire il programma con un'anteprima romana, presso il cinema Trevi, con due giornate che vedranno le presenze in sala di illustri testimoni: l'11 settembre, sessione dedicata a Valerio Zurlini, con un assaggio degli intrecci e rimandi tipici della programmazione dei Milleocchi, e, alle 21.00, presentazione del Festival e del programma Zurlini del direttore Sergio Mattiassich Germani alla presenza di Marie-Françoise Brouillet. Il 12 settembre, alle 17.00, la costumista Adriana Berselli, ex allieva del Centro Sperimentale di Cinematografia, introdurrà la proiezione de La voce del silenzio di Georg Wilhelm Pabst, tra le sue prime esperienze dopo la scuola di cinema. Alle 21.00, poi, presenza al Trevi di Giorgio Albertazzi che parlerà della sua collaborazione con Valerio Zurlini prima della proiezione del film La rossa di Helmut Käutner, in cui è protagonista.

 
Al di là dell'anteprima romana, la Cineteca Nazionale segnala l'importanza della sezione zurliniana del Festival, dal titolo Una voce insegue una eco, una eco insegue un'altra voce. Valerio Zurlini e l'incommensurabile domanda d'amore del cinema, che si proseguirà a Trieste alla presenza di familiari e collaboratori del regista e con interventi di "innamorati zurliniani" e studiosi di tutte le età, tra cui Paul Vecchiali e Sergio Toffetti. La rassegna, attraverso "convergenze parallele", intreccerà il cinema di Zurlini a molto altro cinema italiano e straniero. Scrive Sergio Mattiassich Germani: «la personale Zurlini, giungendo nel trentennale della morte, si presenta come la più completa "retrospettiva" del regista sin qui realizzata; eppure ci teniamo che non si chiuda a retrospettiva, ma scopra un cineasta fertile, i cui molti progetti non realizzati non sono maledizioni di un cinema impossibile (in quell'Hiroshima produttiva che il cupo Zurlini degli ultimi anni indicava nel cinema italiano) bensì sottolineature oltre l'immagine di quei picchi di cinema quali oggi ci appaiono i suoi film realizzati, e sempre più si rivelano tali a ogni inquadratura, smentendo perfezionismi di superficie a favore di una tensione di controllo coniugata con una pulsionalità permanente».
 
Non meno importanti le altre, numerose, sezioni del festival: l'omaggio a Giuseppe Fava cineasta, in collaborazione con Nomadica e Fuori orario; la personale dell'attrice triestina Lia Franca, stella della rinascita del cinema italiano, in collaborazione con Ripley's; gli omaggi a Stephen Dwoskin e Breda Beban, la rassegna "Expanded Dreyer", in un programma di "convergenze parallele" e liberi percorsi.
 
Da segnalare infine il premio "Anno uno", assegnato quest'anno al cineasta franco-tunisino di origini ebraico-italiane Marc Scialom, con la proiezione in anteprima europea del suo Nuit sur la mer (2012) e la retrospettiva integrale delle sue opere (i cortometraggi Exils (1966) e La parole perdue (1969), e il lungometraggio Lettre à la prison (1969-1970). In "convergenza parallela" saranno presentate anche opere di Chloé Scialom, figlia del cineasta, e di Nicolas Le Bras.
 
Per scaricare il programma in PDF clicca qui: http://bit.ly/PF4Jjw

 

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