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“Italian Neorealism and the Birth of Modern Cinema”
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Si inaugura il 30 ottobre a New York la retrospettiva "Il neorealismo italiano e la nascita del cinema moderno", organizzata da Film Society del Lincoln Center, Cinecittà Luce e Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale. La rassegna si svolge sotto l'alto patronato del Presidente della Repubblica Italiana, con il sostegno del Ministero per i Beni Culturali, Direzione Cinema e la Partecipazione di Rai Corporation.

Nel1945, mentre si commemorava il cinquantesimo anniversario della nascita del cinema, una vera rinascita aveva luogo in Italia tra le macerie lasciate dalla guerra. Alcuni film, che furono subito denominati "neoralisti" offrivano un tipo di cinema del tutto diverso da quello visto fino a quel momento in Italia e nel mondo intero. Sebbene le radici di quel movimento siano da ricondurre verosimilmente a Ossessione di Luchino Visconti o addirittura ad alcuni film degli anni '30, è il successo mondiale di Roma città aperta di Roberto Rossellini che annuncia una nuova era della storia del cinema. Tante delle innovazioni attribuite al neorealismo - l'uso della luce "vera" effettivamente disponibile sui set, attori non professionisti, cambi repentini nell'intonazione drammatica, storie ricche di digressioni apparenti e conclusioni ambigue - sono diventate tanta parte dello stile contemporaneo, che è difficile immaginare che all'epoca possano essere sembrate rivoluzionarie. Ciò che resta è lo straordinario potere di questi film: le interpretazioni vibranti, le storie coraggiose, la scoperta della bellezza e della fede anche nelle circostanze più sfavorevoli. Dal Brasile all'India, all'Iran, al Giappone, filmakers da tutto il mondo hanno tratto ispirazione dal neorealismo e ammesso l'influenza dei capolavori neorealisti sulle loro opere.

Tuttavia, questo movimento così ricco, sfaccettato, spesso controverso, viene superficialmente ricondotto, nell'accezione generale, ad un numero ristretto di alcuni film-chiave, indubbi capolavori, che rappresentano però solo un piccolo assaggio della straordinaria varietà e qualità della produzione cinematografica italiana nei venti anni immediatamente successivi alla fine della guerra.
 
La Film Society del Lincoln Center con Cinecittà Luce e Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale offrono questa rassegna di 40 film per (ri)valutare nella sua complessità il movimento più cruciale e influente della storia del cinema. Le prove di registi come Alberto Lattuada, Renato Castellani e Giuseppe De Santis, potranno essere riscoperte accanto a capolavori accreditati come i film di Rossellini e De Sica. Film di Pietro Germi e Federico Fellini - autori passati attraverso il neorealismo per approdare a generi diversi e personalissimi - saranno proposti insieme a una breve selezione di film realizzati dagli eredi più famosi del movimento: Vittorio De Seta, Ermanno Olmi, Francesco Rosi e Pier Paolo Pasolini. Tutti autori impegnati a dialogare sul futuro del loro paese, così come sul modo di ricordare il passato. Coinvolgendo il cinema nella discussione, hanno innalzato per sempre lo status del film a qualcosa che va ben oltre il semplice intrattenimento.
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