Home > Il restauro di “L’odore della notte” di Claudio Caligari, realizzato dal CSC – Cineteca Nazionale, torna nei cinema
Il restauro di “L’odore della notte” di Claudio Caligari, realizzato dal CSC – Cineteca Nazionale, torna nei cinema
Centro Sperimentale di Cinematografia
Share SHARE
20 Novembre 2023

Il restauro di L’odore della notte di Claudio Caligari, realizzato dal CSC – Cineteca Nazionale, da oggi 20 novembre  è di nuovo nelle sale italiane distribuito da Minerva Pictures in collaborazione con Cat People, in occasione del 25° anniversario dall’uscita. Liberamente tratto da Le notti di «Arancia Meccanica» di Dido Sacchettoni (Einaudi, 1986), e interpretato da Valerio Mastandrea, Marco Giallini e Giorgio Tirabassi, L’odore della notte venne presentato per la prima volta nell’ambito della Settimana della Critica alla Mostra del Cinema di Venezia del 1998. E’ il secondo lungometraggio di finzione di Claudio Caligari dopo quindici anni dal cult movie Amore tossico (1983) e fa parte di una ideale trilogia che si chiude con il suo ultimo terzo film, Non essere cattivo (2015).

Il restauro è stato realizzato nel 2023 dal CSC - Cineteca Nazionale a partire dai negativi scena e colonna messi a disposizione da Minerva Pictures. Il direttore della fotografia Maurizio Calvesi ha supervisionato le lavorazioni della color correction. A curare interamente il restauro è stato il CSC – Digital Lab. La versione restaurata in 4K di questo noir culto è stata presentata in anteprima mondiale alla Festa del Cinema di Roma 2023. Con questo film il CSC - Cineteca Nazionale conclude la maggior parte della digitalizzazione e dei restauri del Fondo Caligari depositato presso la Cineteca Nazionale.

Un gruppo di rapinatori dell’estrema periferia romana si specializza nell'assalto alle case dei quartieri alti, in una sorta di rivalsa verso i più fortunati. Capo dei malviventi è Remo Guerra (Valerio Mastandrea), che per mestiere fa il poliziotto. Totalmente immerso nella parte del vendicatore, Remo riesce a sviluppare una tecnica efficace, ma, accanto al successo criminale, cresce progressivamente la sua crisi. Prima prende la strada del travestimento, con aspetti sempre più maniacali, successivamente si convince a cambiare faccia rivolgendosi a un chirurgo plastico. Infine approda alla consapevolezza dell’errore, all'impossibilità di continuare sulla quella strada.

Le parole di Claudio Caligari sul film: Un film «noir» con connotazioni filosofico-dostoevskiane. […] Il protagonista è un povero che, di fronte alla ricchezza altrui, impugna la pistola e grida «Un po’ di roba anche per me, che diamine!». È un non privilegiato, un «ultimo»: il testimone non di una crisi (la nostra società non è in crisi, è sempre stata così) ma di un’ingiustizia alla quale reagisce con la violenza. Per un  po’ funziona, poi ti si rompe qualcosa dentro come ben sanno anche i terroristi, anche se i miei personaggi non sono terroristi, sono troppo poveri, troppo «fuori» per esserlo: i terroristi erano ben «dentro», la rivolta politica è un privilegio che i miei personaggi non possono permettersi. È una riflessione scandalosa sulla disuguaglianza sociale.

L’elenco aggiornato di tutte le sale italiane è disponibile a questo link

Iscriviti alla nostra Newsletter