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“Il nuovo numero di «Bianco e Nero» è disponibile in libreria”
Centro Sperimentale di Cinematografia
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Il primo numero della nuova serie della storica rivista «Bianco e Nero» ha fatto la sua prima apparizione in pubblico al Lido di Venezia durante la Mostra del Cinema, di fronte a un folto numero di professionisti, accademici e studenti, ed ora è disponibile in libreria.

Come hanno raccontato Alberto Crespi, il neo direttore della rivista, e Gabriele Antinolfi, direttore del settore Editoria del CSC, i cambiamenti, nei contenuti e nella veste grafica, puntano a rendere più attuale questa nuova edizione della rivista, sempre più orientata a un pubblico di giovani studiosi e futuri cineasti.

«La rivista vuole mantenere la qualità della precedente edizione, egregiamente diretta da Leonardo Quaresima - ha detto Alberto Crespi -, ma si pone oggi l'obiettivo di individuare contenuti ancora più attuali, come la sezione monografica sul comico italiano, sul quale in questo numero si fa una profonda riflessione: dal cinema muto alla satira politica, la comicità è la chiave per raccontare l'identità nazionale, spesso svelando il dramma che si nasconde dietro la risata».

Accanto a questa sezione intitolata Riso amaro, c'è la sezione I mestieri del CSC, che avvicina la rivista all'insegnamento del cinema. «La scuola dovrebbe occuparsi del modo in cui i modelli formativi devono cambiare, come adeguarsi alle scuole europee - dice Nicola Lusuardi che di "I mestieri del CSC" è il coordinatore -, dare gli strumenti per capire i contenuti e i punti di vista di chi il cinema lo fa oggi,  perché i giovani possano trovare il proprio percorso secondo il proprio punto di vista».

Una terza sezione dedicata alla Cineteca illustra i restauri presentati alla Mostra di quest'anno: Le mani sulla città di Francesco Rosi, proiettato in piazza prima dell'apertura della Mostra, e Quién sabe? di Damiano Damiani,  proposto nella sua versione integrale restaurata.

Dall'appuntamento veneziano la redazione e il neo direttore Crespi hanno raccolto nuove energie e argomenti su cui lavorare nel prossimo numero - presumibilmente doppio - che sarà dedicato ampiamente al cinquantesimo anniversario di Il Gattopardo, diretto da Luchino Visconti nel 1963.
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