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Il grande regista televisivo Antonello Falqui ci ha lasciati
Centro Sperimentale di Cinematografia
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29 Novembre 2019

Falqui era un diplomato del Centro Sperimentale di Cinematografia. Aveva frequentato il corso di regia dal 1947 al 1949

La notizia della scomparsa di Antonello Falqui è stata diffusa in modo molto insolito. Sul profilo Facebook del grande autore televisivo è comparso, verso le 21 di venerdì sera, un post che recitava così:"Sono partito per un Lungo Lungo Lungo Viaggio…...potete venire a salutarmi LUNEDI 18 NOVEMBRE alle ore 11 alla CHIESA S. EUGENIO a V.le Belle Arti Roma. Mi raccomando, niente fiori….al loro posto, se volete, potete aiutare l'associazione Quinto Mondo Animalisti Volontari Onlus".  È stato quindi Falqui stesso a salutare in questo modo gli amici. Pochi lo sanno, e molti si sorprendono quando lo scoprono: Falqui era un diplomato del Centro Sperimentale di Cinematografia. Aveva frequentato il corso di Regia dal 1947 al 1949. Era nato a Roma il 6 novembre 1925. È quindi scomparso pochi giorni dopo aver compiuto 94 anni. Amava il cinema, sognava di farlo: fu aiuto regista di Curzio Malaparte nell'unico film diretto dal grande scrittore, "Il Cristo proibito". Ma nel 1952 entrò in televisione prima ancora che la televisione esistesse (almeno in Italia): lo presero alla Rai di Milano per lavorare ai programmi sperimentali, in vista della nascita del nuovo "elettrodomestico" che sarebbe giunto nelle case degli italiani nel 1954. Divenne autore e regista di alcuni dei più popolari varietà della Rai: basterebbe nominare "Il musichiere" (dal 1957 in poi), diverse edizioni di "Canzonissima" (tra cui quella leggendaria del 1959, con Delia Scala, Nino Manfredi e Paolo Panelli) e quello che va considerato "IL" varietà del sabato sera, "Studio Uno" (memorabile l'edizione 1965 con un cast pazzesco composto da Mina, Lelio Luttazzi, Milly, Luciano Salce, Paolo Panelli, le gemelle Kessler e il Quartetto Cetra). Molti dei personaggi citati - e con loro Walter Chiari, Rita Pavone, Bice Valori e tanti altri - devono a Falqui la loro straordinaria popolarità. E il cinema, in quei programmi, c'era sempre: come dimenticare le "ospitate" del sabato sera di personaggi come Totò, Alberto Sordi, Marcello Mastroianni? Senza contare che tutti gli artisti che abbiamo nominato, da Nino Manfredi in giù, hanno avuto ANCHE una carriera cinematografica importante. Falqui ha lavorato fino agli anni '90. Tra i suoi programmi più recenti anche "Cinema che follia!", del 1988. Il presidente del CSC Felice Laudadio, la direttrice generale Monica Cipriani, il preside della Scuola Nazionale di Cinema Adriano De Santis e tutti i lavoratori, gli studenti e i docenti del Centro Sperimentale si stringono alla famiglia di Antonello Falqui in questo doloroso momento. 

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