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“Il cortometraggio Carlo Carrà (Piero Portalupi, 1952), preservato in digitale 2K dal CSC – Cineteca Nazionale, in mostra a Milano”
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Il raro e prezioso cortometraggio Carlo Carrà, girato a colori da Piero Portalupi nel 1952 e ora preservato in digitale 2K a cura del CSC - Cineteca Nazionale, viene presentato nel quadro di una importante mostra antologica dedicata al maestro, attualmente in corso a Palazzo Reale di Milano (Carlo Carrà, Palazzo Reale, 4 ottobre 2018 - 3 febbraio 2019).
 
Prodotto dalla Lux Film, con musiche di Roman Vlad e commento personale di Roberto Longhi, il film mostra il pittore all'opera nella sua casa milanese, circondato da tele e pennelli, oltre che in alcuni momenti di vita quotidiana, tra letture colte, una partita a carte con gli amici e una passeggiata nel verde. Il commento di Longhi ripercorre la carriera artistica di Carrà, dal futurismo alla pittura metafisica, fino al ritorno al paesaggio, alla natura morta e alla figura umana, attraverso puntuali e suggestive notazioni sull'uso del colore, significative proprio in rapporto alla innovativa scelta del regista di utilizzare negativi Ferraniacolor, la prima pellicola a colori di produzione italiana, utilizzata, proprio nel 1952, per Totò a colori di Steno.
Pietro Portalupi, che qui si cimenta eccezionalmente nella regia, è in realtà direttore della fotografia colto ed esperto, sempre all'avanguardia nello sperimentare le innovazioni tecniche del cinema e già forte di lavori importanti tra cui Gente del Po di Antonioni (1947), Non c'è pace tra gli ulivi di De Santis (1950) e Bellissima di Visconti (1951), nonché futuro protagonista di leggendarie collaborazioni nei grandi kolossal americani girati in Italia, come Ben Hur di William Wyler (1959) e Cleopatra di Joseph L. Mankiewicz (1963).
 
Il recupero del film, che era rimasto a lungo invisibile a causa della irreperibilità di copie positive, è il risultato delle ricerche condotte dallo studioso Andrea Scapolan nell'ambito del proprio dottorato di ricerca, con il supporto dall'avente diritto, Cristaldi Film, e del CSC - Cineteca Nazionale, depositario dei materiali originari (e unici) del film.
Nell'ambito di tale progetto, il laboratorio digitale del CSC - Cineteca Nazionale ha scansionato a risoluzione 2K i negativi originali, su pellicola 35mm nitrato (infiammabile), ottenendo così un master di preservazione digitale, dal quale è stata ricavata la copia digitale ora in mostra a Milano. In mancanza di una copia positiva di riferimento, si è prestata particolare attenzione alla riproduzione dei colori ottenuti scansionando il negativo originale, avvalendosi anche della consulenza scientifica di Andrea Scapolan, al fine di armonizzare l'aspetto cromatico del film, caratterizzato dalle tipiche dominanti rosse e verdi del Ferraniacolor, con i colori reali dei quadri di Carrà, vividamente descritti nel commento di Longhi.
La mostra milanese, curata dalla direttrice scientifica della fondazione Roberto Longhi, Maria Cristina Bandiera, con la collaborazione di Luca Carrà, nipote del maestro e curatore dell'archivio Carlo Carrà, comprende la più ampia raccolta finora dedicata a Carlo Carrà, costituita da oltre 130 opere concesse in prestito dalle più importanti collezioni italiane ed internazionali, oltre a documenti, fotografie e filmati che testimoniano la vita dell'artista, tra cui appunto il cortometraggio di Portalupi.
 
Sulla mostra : www.mostracarlocarra.it
 
 
 
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