Home > “Il 4 aprile, al cinema Trevi, giornata omaggio a Goliarda Sapienza, scrittrice, attrice, insegnante al CSC”
“Il 4 aprile, al cinema Trevi, giornata omaggio a Goliarda Sapienza, scrittrice, attrice, insegnante al CSC”
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La fama di Goliarda Sapienza, misconosciuta in vita e condannata al silenzio dall'editoria italiana, oggi cresce in modo esponenziale in Italia e all'estero. La singolarità della sua vicenda di vita e la genialità della sua scrittura incantano. Il suo capolavoro, L'arte della gioia, è oggi letto in Francia, Germania, Belgio, Spagna, Portogallo, Grecia, Olanda, Israele, Macedonia ed è in uscita in USA e Gran Bretagna nella collana Penguin Modern Classics, con questa presentazione: "The posthumous masterpiece that is now considered to be amongst the most distintive and important European voices of the twentieth century". La Società Italiana delle Letterate e la Cineteca Nazionale intendono renderle omaggio ricordando la sua attività di scrittrice e il suo interesse e impegno nel campo della cinematografia che l'ha vista, di volta in volta, attrice, sceneggiatrice nonché insegnante presso il Centro Sperimentale di Cinematografia
 
ore 17.00
Lettera aperta a un giornale della sera (1970)
Regia: Francesco Maselli; soggetto e sceneggiatura: F. Maselli; fotografia: Gerardo Patrizi; scenografia: Gabriele D'Angelo; costumi: Lina Nerli Taviani; musica: Giovanna Marini; montaggio: Rolando Salvadori; interpreti: Nanni Loy, Mariella Palmich, Viero Faggioni, Graziella Galvani, Daniele Dublino, Laura De Marchi; origine: Italia; produzione: Vides Cinematografica, Italnoleggio; durata: 121'
«Lettera aperta a un giornale della sera (1970), un film sulla contraddizione - quella della "politica" vista esistenzialmente e della "esistenza" vista politicamente [...], appare, anche a distanza, uno dei più significativi, e sintomatici, documenti intellettuali di fine anni '60: dove il tono fotografico delle immagini, la tecnica delle riprese, la qualità degli sfondi e dell'ambientazione, i ritmi del montaggio puntano, infatti, a delineare una vera e propria stilizzazione del malessere (morale, politico, ideologico); in un periodo chiave della nostra recente storia, restituendo per un attimo al cinema quel valore testimoniale che esso aveva avuto nelle stagioni immediatamente postbelliche. Nel film sette amici comunisti decidono, con una "lettera aperta ad un giornale della sera", appunto, di non firmare più appelli per il Viet-Nam, e di partire volontari per quel fronte. Ma quella che voleva essere una semplice provocazione finisce per diventare una cosa seria, mettendo in crisi il gruppo, le sue intricate relazioni interne, il rapporto con il partito, l'"esistenza" e la "politica", insomma. Fino a quando giunge da Hanoi un cortese, ma fermissimo rifiuto. E tutto, con le vecchie e nuove contraddizioni, riprende come prima» (Micciché).
 
ore 19.15
Incontro moderato da Silvia Neonato con Caterina d'AmicoLaura FortiniPina MandolfoCitto Maselli
 
Nel corso dell'incontro saranno proiettati i documentari:
L'antigattopardo. Catania racconta Goliarda Sapienza di Alessandro Aiello e Giuseppe Di Maio (2012, 42')
Catania è la città natale di Goliarda Sapienza ed è proprio in questa città che, nell'intento di rendere onore a questa scrittrice per troppi anni dimenticata dalla editoria nazionale, la Società italiana delle letterate ha voluto realizzare, nel settembre 2012, un viaggio sentimentale e letterario sui luoghi che conservano le memorie di questa originalissima scrittrice e nei quali sono ambientati alcuni dei suoi romanzi. Raccogliendo a caldo le energie sprigionatesi da questo evento molto particolare, ideato e organizzato da Pina Mandolfo e al quale hanno partecipato studiose e lettrici da tutta Italia,L'Antigattopardo, Catania racconta Goliarda Sapienza ne documenta i vari momenti, raccontando altresì le ragioni di un fenomeno letterario in espansione e ricercando, attraverso interviste e immagini di repertorio, i motivi della rimozione di una vita e di una scrittura straordinariamente innovative e rivoluzionari.
 
a seguire
Frammenti di Sapienza di Paolo Franchi (1995, 21')
Goliarda apre la sua casa (viveva in maniera molto semplice, le fu rifiutato il vitalizio della legge Bacchelli) e la sua vita travolgendo tutto e tutti con la sua vitalità: insegna agli allievi di recitazione spronandoli a tirare fuori l'anima, lascia appesa sulla porta di casa un'ironica (giustamente goliardica) lettera per potenziali ladri, preavvertendoli che in casa non c'è più nulla di valore dopo due precedenti furti, si presenta in discoteca con tanto di cappello, pronta sempre a stupire. La vita, l'arte intrecciati indissolubilmente, fra una foto con dedica di Luchino Visconti e una telefonata con Maselli, l'ennesima provocazione: «Qui giace Goliarda Sapienza torturata, ribelle, violentata da tutti». Dedica iniziale di Attilio Bertolucci: «A Goliarda con la stima per scrittrice autentica, e l'affetto di sempre dell'amico Attilio Bertolucci».
 

  

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