Avevamo conosciuto e apprezzato Sabrina Varani in occasione della proiezione al Cinema Trevi, in occasione del festival Tertio Millennio, di Riding for Jesus, un road-movie sulle tracce dei bikers della fede, specchio di un'America dalle mille facce e contraddizioni. La ritroviamo con le sue opere più recenti, alle quali continua ad affiancare l'attività di autrice della fotografia (Il pugile del duce di Tony Saccucci, Sembra mia figlio di Costanza Quatriglio), sempre animata dalla curiosità e dalla vocazione al viaggio, mai fine a se stessa. A ritrovare le tracce del passato e della Storia, che spesso nascondono misteri e sorprese…
18.30 Mahila di Sabrina Varani (2017, 30')
«Come filmaker ho viaggiato in molti paesi del mondo ma non avevo avuto prima d'ora occasione di andare in India. Mahila è stata l'opportunità perfetta per entrare nel profondo di uno dei temi più scottanti di questo grande paese e nello stesso tempo in un importantissimo tema globale: l'emancipazione femminile attraverso l'educazione.
È stato interessante accostarsi ad un tema così attraverso il tramite di una comunità religiosa e scoprire proprio in quelle donne che hanno rinunciato per loro scelta ad alcune delle libertà fondamentali dell'individuo, come quella di avere un compagno e dei figli, si potessero scoprire persone di una forza e libertà di spirito sorprendenti, delle attiviste sociali infaticabili dalla mente lucida e determinata, capaci con pochi mezzi di creare cambiamenti fondamentali» (Varani).
ore 19.00 Incontro con Sabrina Varani, Cristina Duranti, Valeria Fraschetti, Elisa Giomi
ore 20.00 Pagine nascoste di Sabrina Varani (2017, 69')
«All'origine del nuovo romanzo che la scrittrice Francesca Melandri sta preparando, vi è l'urgenza personale di fare luce sulla propria figura paterna. Francesca è a conoscenza dell'adesione giovanile del padre al regime fascista. Tuttavia, dai racconti familiari, sa anche che Franco, come molti, ha subito una profonda conversione antifascista durante la guerra, in particolare di fronte alla tragedia della campagna di Russia. Il ritrovamento negli archivi di un articolo che porta la firma del padre rivela però una realtà molto diversa. In cerca di risposte, la scrittrice si avventura in altre leggende, più collettive e pubbliche, quelle legate alla guerra d'Abissinia, poco raccontata alla generazione post-bellica e tradizionalmente rappresentata come un'occupazione bonaria e praticamente indolore. La sua ricerca, condotta attraverso un viaggio in Etiopia, testimonianze dirette e studio delle fonti storiche, racconta invece un'altra storia, fatta di stragi sanguinose e violenze efferate» (Varani).
a seguire Incontro con Sabrina Varani
“Il 30 ottobre, al cinema Trevi, “Sabrina Varani, professione filmaker”
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