“Il 23 febbraio alle 21.00, al cinema Trevi, incontro con Alba Rohrwacher, ex allieva del Centro Sperimentale di Cinematografia. L’incontro sarà moderato da Enrico Magrelli”
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Alba Caterina Rohrwacher nasce a Firenze nel 1979, da padre tedesco e madre italiana. Inizia prestissimo, seguendo stage e laboratori con Emma Dante e Valerio Binasco. Frequenta poi l'Accademia dei Piccoli a Firenze e la Compagnia De'Pinti. Nel 2003 si diploma al Centro Sperimentale di Cinematografia. Esordisce nel film di Carlo Mazzacurati, L'amore ritrovato (2004). Seguiranno il discusso Melissa P. (2005) di Luca Guadagnino, l'episodio diretto da Claudio Cupellini La donna del mister del film collettivo 4-4-2 - Il gioco più bello del mondo (2006) e Che cosa c'è (2007) di Peter Del Monte. Ma la consacrazione arriva nel 2006 quando Alba interpreta la sorella tutta amore e politica di Elio Germano e Riccardo Scamarcio in Mio fratello è figlio unico di Daniele Lucchettie in Giorni e nuvole di Silvio Soldini, in cui dà corpo e voce alla figlia ventenne di Antonio Albanese e Margherita Buy, vincendo il David di Donatello come miglior attrice non protagonista e il Ciak d'Oro quale rivelazione dell'anno. È protagonista di Riprendimi, presentato al Sundance Film Festival 2008, ricevendo una nuova candidatura come miglior attrice ai Nastri d'Argento, ed è al fianco di Moretti in Caos Calmo di Antonello Grimaldi. È nuovamente protagonista in un ruolo molto difficile e delicato ne Il papà di Giovanna (2008) di Pupi Avati, per il quale vince il David di Donatello, quale miglior attrice protagonista. Autentico talento di rara sensibilità, capace d'interpretare ruoli difficili e complessi senza mai cadere nella caricatura, è stata giustamente omaggiata nel 2009 durante il festival Maremetraggio di Trieste. E il presente appare sempre più roseo per la giovane attrice: è protagonista in svariati film, da Due partite di Enzo Monteleone a Io sono l'amore di Guadagnino, sino al recente L'uomo che verrà di Giorgio Diritti, opera drammatica e di rara intensità. Nel 2010 la vedremo accanto a Pierfrancesco Favino in Cosa voglio di più di Silvio Soldini, ma anche nell'adattamento di Saverio Costanzo del romanzo bestseller di Paolo Giordano, La solitudine dei numeri primi. Sicuramente il miglior cinema italiano passa anche e soprattutto attraverso il volto e il corpo di questa già grande attrice dal cognome così strano da non dimenticarsene mai.
17.00 Mio fratello è figlio unico di Daniele Luchetti (100')
19.00 Riprendimi di Anna Negri (96')
21.00 Incontro moderato da Enrico Magrelli con Alba Rohrwacher
a seguire
il corto CSC La gioia degli altri di Marco Danieli (2006)
e
Il papà di Giovanna di Pupi Avati (104')
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