Home > Presentazione della rassegna dedicata a Raffaele Andreassi, con Adriano Aprà, Fulvio Baglivi,Pilar Castel, Paola Scremin e Officina Filmclub
Presentazione della rassegna dedicata a Raffaele Andreassi, con Adriano Aprà, Fulvio Baglivi,Pilar Castel, Paola Scremin e Officina Filmclub
19 Gennaio 2016 - 19 Gennaio 2016
ore 20.15 Presentazione della rassegna con Adriano ApràFulvio Baglivi,Pilar CastelPaola Scremin e Officina Filmclub
 
ore 21.00 Lo specchio, la tigre e la pianura di Raffaele Andreassi (1961, 17′)
«Il cortometraggio vuol raccontare la storia di un pittore folle, Ligabue, che vive vagabondando lungo le rive del Po. I suoi quadri suggestivi, la sua storia straordinaria formano un quadro di eccezionale interesse» (Andreassi).
 
a seguire Antonio Ligabue pittore di Raffaele Andreassi (1965, 24′)
«Il cortometraggio narra tre periodi della vita del naïf che in questi ultimi anni ha tanto fatto parlare di sé. Nella prima parte del cortometraggio vediamo il vagabondo “selvaggio” che erra per i boschi alla ricerca di animali e che si ammira ogni tanto in uno specchio che porta legato al collo. Nella seconda parte del cortometraggio assistiamo alla nascita di un “autoritratto” ed all’espediente a cui ricorre per non essere sempre solo. Nella terza e ultima parte del cortometraggio il Ligabue è ormai famoso e corteggia una domestica di trattoria. Egli gira la bassa Reggiana in una grossa automobile ed è accompagnato da un ex straccivendolo che è diventato il suo “autista-amministratore» (Andreassi).
 
a seguireIl vero naïf di Raffaele Andreassi (1977, 11′)
Montaggio fatto per la televisione con pezzi dei film precedenti.
 
a seguire Bruno Rovesti il pittore contadino di Raffaele Andreassi (1965, 11′)
«Bruno Rovesti vive a Gualtieri, in provincia di Reggio Emilia, in una piccola casa colonica immersa nel verde della campagna. Bruno Rovesti è un pittore “candido”, un pittore primitivo che dipinge la natura, le stagioni, i paesi, gli uomini della sua contrada, adoperando un colore vivo, smaltato, piacevolissimo, un colore che rende appieno tutta l’innocenza delle immagini» (Andreassi).
 
a seguire Bruno Cassinari di Raffaele Andreassi (1970, 12′)
«Il documentario illustra la vita e le opere del pittore piacentino Bruno Cassinari che in questi ultimi anni ha raggiunto notorietà e quotazione. Il pittore vive e Milano in uno studio veramente suggestivo, dove lavora molte ore al giorno circondato dalle sue opere e dai ricordi ancora vivi dei suoi periodi migliori» (Andreassi).
 
a seguire Cassinari: magia del colore di Raffaele Andreassi (1984, 39′)
«Dalla finestra dello studio, posto nel cuore di Milano, ci accostiamo a Cassinari che sta lavorando a una “gouache”, seduto a un basso tavolo. Seguiamo il pittore in un percorso abituale per le strade del vecchio centro. Alterniamo periodi del suo lavoro mettendo in evidenza il suo interesse per il volto femminile, si sottolinea la magia del colore. Intervista con la moglie (Cassinari dipinge le figure femminili tutte con la fisionomia della moglie)» (Andreassi).
A cura di Adriano Aprà e Fulvio Baglivi
Date di programmazione