Note di cinema: Marco Werba
15 Febbraio 2018 - 15 Febbraio 2018
«Note di cinema di questo mese, presenta l’opera di Marco Werba, direttore d’orchestra, compositore di musiche da film e sinfoniche, italo-ispanico (nato a Madrid)-anglosassone (fra Regno Unito e Usa), poliglotta non soltanto di lingua, ma di mentalità e ispirazione cinematografiche. Un artista della musica italiana che ha prestato le bacchette a importanti nomi del nostro schermo, quali Cristina Comencini (per la quale firma il commento sonoro di Zoo, 1988) e Dario Argento (per cui compone la colonna del suo penultimo film, Giallo, 2009, con Adrien Brody). Ma che ha sempre rivolto lo sguardo anche e soprattutto alle nuove tendenze e ai nuovi autori del panorama filmografico di casa, lavorando con registi ancora agli esordi, Pietro Tamaro (Fratelli di sangue, 2016), Giorgio Bruno (Nero infinito, 2013), Angelo Antonucci (Amore e libertà-Masaniello, 2006) e altri, come Aurelio Grimaldi (Anita, 2007), non ancora del tutto affermati, ma di sicure, e in parte già consolidate, doti registiche. Un musicista, quindi, senza pregiudizi, capace di variare il proprio apporto al film, dal classico al moderno, dalla grande orchestra all’elettronica, con estrema duttilità e innato eclettismo» (Salizzato).
ore 17.00 Il conte di Melissa di Maurizio Anania (2001, 129′)
Il due aprile 1608, nel castello di Strongoli si spegneva all’età di 63 anni, il conte Gian Battista Campitello. Il feudo fu diviso tra i suoi quattro figli. Il Castello di Strongoli fu assegnato ad Annibale, che rimase ad abitarlo insieme alla sorella Giovanna. Il feudo di Casabona andò in dote a Pompeo; il castello di Melissa con tutto il territorio circoscritto fu annesso a Francesco. Il 22 agosto dello stesso anno, Francesco con la sua corte, raggiunse Melissa. Il paese era in festa, canti e balli popolari davano il benvenuto al nuovo padrone. Francesco Campitello era felice di vedere tanta gente venuta apposta ad acclamarlo, fra tante timide donne rimase particolarmente colpito da Eleonora, una ragazza bellissima, la quale, sentendosi insistentemente osservata dal conte si nascose dietro i familiari e… «Non si hanno che notizie confuse e scarse circa la distribuzione di questo film nelle sale della penisola. Si è a conoscenza soltanto che è stato presentato in una serata commemorativa a Crotone alla presenza dell’autore del romanzo da cui è tratto il soggetto, Cataldo Amoroso» (Lancia).
ore 19.15 Anita di Aurelio Grimaldi (2007, 94′)
Nel 1839, in Brasile, una ragazza di appena 18 anni Aninha Ribeira da Silva, detta Anita, vive sola con sua madre a Laguna, una piccola cittadina di provincia. Suo padre è morto, sua madre cerca di guadagnare qualche soldo facendo la domestica e Anita è una ragazza vivace e determinata che vuole ad ogni costo cambiare il corso della propria vita. Un giorno approda a Laguna Giuseppe Garibaldi, fuggito dall’Italia, dove è stato condannato a morte per aver partecipato ai moti di Genova. I due si innamorano e la ragazza decide di partire con lui diventando la sua Anita…
ore 21.00 Incontro moderato da Vittorio Giacci con Marco Werba
a seguire Zoo di Cristina Comencini (1988, 93′)
«Martina vive col padre guardiano dello zoo di Roma e fa amicizia con un piccolo slavo fuggito dagli zingari. Quando la polizia viene a cercarlo, i due scappano sul dorso di un’elefantessa. 1° film di C. Comencini (1958), una delle quattro figlie del regista Luigi, degna figlia del padre nell’arte difficile di dirigere i bambini: tiene in equilibrio le cadenze della favola con quelle del realismo psicologico e, aiutata da due maghi della fotografia (A. Contini, G. Lanci), cattura il fascino di un giardino zoologico, suggerendone un’inedita dimensione fantastica. Musiche di Marco Werba. 1° ruolo di protagonista per la figlia 12enne di Dario Argento» (Morandini).