Mario Schifano
07 Settembre 2011 - 07 Settembre 2011
Retrospettiva “Orizzonti 1960-1978”. Festival di Venezia 2011
Proiezione il 7 settembre, alle 15.00, in sala Volpi, con replica il 10, alle 15.00, sempre in sala Volpi.
Reflex di Mario Schifano (1964, cm)
Vietnam di Mario Schifano (1967, cm)
Film di Mario Schifano (1967, cm)
Fotografo di Mario Schifano (non datato, cm)
Ferreri di Mario Schifano (non datato, cm)
Souvenir di Mario Schifano (non datato, cm)
I confini fra cinema e arte sono stati ridefiniti da Mario Schifano, del quale Orizzonti 1960-1978 presenta alcuni significativi cortometraggi, realizzati negli anni Sessanta (anche se alcuni non hanno una datazione precisa). Diari filmati, con la cinepresa usata come una macchina fotografica, a cogliere le persone, i luoghi, gli oggetti, i quadri che gravitavano attorno a lui, nel pieno della sua creatività artistica ed esistenziale. «Le cineprese sono cose che mi sono sempre servite a riprodurre degli spazi e delle figure con le quali poter restare anche quando ero solo. […] È che gli uomini somigliano più al cinema che alla pittura: in un film camminano, mangiano, fanno l’amore, così come accade veramente; nella pittura no» (Schifano). Fidanzate, amici (Annie Girardot, Renato Salvatori, Ettore Rosboch, Anna Carini, Keith Richards, Marco Ferreri, Gerard Malanga), fotografi, modelle, in una commistione tra arte, cinema, musica, su cui grava il peso della società, riflesso in immagini televisive e rubate alla quotidianità. Cinema/no cinema, privato/pubblico: in questo gioco di affinità e di contrapposizioni Schifano sperimenta nuovi linguaggi, estendendosi oltre i confini delle sue opere.Come se l’occhio dell’artista, divenuto un obiettivo e abituato a “inquadrare” l’immagine, traducesse ciò che vede non solamente sulla tela, ma anche su pellicola, soddisfacendo così le sue continue ricerche sul dinamismo, regalando attraverso un gioco di luci e di ombre nuove e sorprendenti qualità estetiche. Ad accomunare i suoi film con il cinema underground sono i temi trattati (cinema di contestazione sociale e politico), il tipo di montaggio, le inquadrature sbilenche e l’uso della pellicola scaduta; ma soprattutto la mancanza di una sceneggiatura e di uno sviluppo narrativo che metta in crisi il tradizionale concetto di tempo. A Orizzonti 1960-1978 saranno presentati sei cortometraggi:
Reflex, Vietnam, Film, Fotografo, Ferreri e Souvenir.