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Marco Giusti modera un incontro con Franco Grattarola
29 Maggio 2014 - 29 Maggio 2014
«Prima del sesso senza frontiere consumato su Internet, prima del divismo di Cicciolina, Moana Pozzi e Rocco Siffredi, prima della diffusione di massa delle videocassette hard: tra la fine degli anni Settanta e i primi anni Ottanta è nato e si è sviluppato in Italia un cinema a luci rosse perennemente in bilico tra clandestinità e liberalizzazione, povero e sgangherato ma non sempre ignobile, popolato da attori spesso improvvisati, produttori di pochi scrupoli e cineasti provenienti perlopiù dai ranghi del cinema tradizionale. Questo saggio ricostruisce per la prima volta in dettaglio, attraverso una documentazione in larga parte inedita, la nascita e le prime fasi di un genere controverso e da sempre trascurato dalle storie e dalle filmografie ufficiali del cinema italiano. Una puntigliosa ricostruzione di carattere storico, un’ampia serie di ritratti di attori e registi, un dizionario dei film pornografici prodotti in Italia nel quinquennio 1979-1984 (la cosiddetta “prima età dell’oro” dell’industria italiana a luci rosse) concorrono a delineare un quadro composito e ricco di informazioni, in grado di suscitare l’interesse degli appassionati e degli studiosi del nostro cinema, ma anche quello degli indagatori del costume sociale, dei cultori dell’erotismo e dei semplici curiosi» (dalla quarta di copertina del libro di Franco Grattarola e Andrea Napoli Luce Rossa. La nascita e le prime fasi del cinema pornografico in Italia, Iacobelli Editore, 2014).
      
ore 21.00 Incontro moderato da Marco Giusti con Franco Grattarola
Nel corso dell’incontro sarà presentato illibro di Franco Grattarola e Andrea Napoli Luce Rossa. La nascita e le prime fasi del cinema pornografico in Italia
 
a seguire Mizzica… ma che è proibitissimo? di Salvatore Bugnatelli (1982, 73′)
«Contestualmente a La lingua di Erika, Bugnatelli ha girato – in parte negli stessi interni della villa di Rignano Flaminio che ha ospitato le riprese di questo e di numerosi porno coevi – un suo “metafilm” dedicato proprio al cinema porno, Mizzica… ma che è proibitissimo?, nel quale egli stesso interpreta il ruolo del narratore-montatore specializzato negli editing “hardizzanti” («il film l’ho girato per illustrare al pubblico tutti i trucchi dell’hard. No, di questo film non esiste la versione hard…)» (Grattarola-Napoli). «Stracult di Salvatore Bugnatelli» (Giusti).
Ingresso gratuito
Date di programmazione