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La guerra vista da lontano
20 Gennaio 2012 - 20 Gennaio 2012

Tra il 1911 e il 1912 l’Italia, appena giunta al primo cinquantenario, affronta la sua prima grande guerra: un conflitto coloniale che si combatte (ufficialmente contro l’Impero Turco, in realtà soprattutto contro un’inaspettata resistenza locale) in oasi e deserti della Tripolitania e della Cirenaica. Grande, da parte italiana, è l’impiego di mezzi tecnologici, particolarmente di quelli mediali. Fra questi un ruolo centrale è ricoperto dal cinema, a cui stato ed esercito affidano un’importanza mai concessa prima. Numerose le case di produzione, che si gettano nell’avventura, realizzando, nelle zone di battaglia, attualità di guerra. Il successo è enorme. Per quanto le azioni di attacco siano sempre ricostruite, la presenza di veri soldati, di vere armi e degli scenari autentici, rende infatti i film più realistici di quanto fino ad allora proiettato. “La guerra vista da lontano”, come la chiamò un giornalista di allora, nei cinema di tutta Italia suscita infatti grande partecipazione e grande entusiasmo.
Il cinema della guerra di Libia si colloca però nel più ampio panorama della cinematografia bellica ante 1914, un periodo di sperimentazioni all’ombra dei cannoni, che il peso oggettivo del cinema della prima guerra mondiale ha poi spesso fatto dimenticare. Fra queste nel 1909 hanno un ruolo centrale le cinematografie dal vero del conflitto ispano-marocchino (1909-1910), film che sembrano in gran parte anticipare quanto poi messo in opera dalle case cinematografiche italiane due anni dopo.
La rassegna si divide in due parti: una italiana, curata da Sila Berruti e Luca Mazzei in collaborazione con la Cineteca Nazionale, e una spagnola, curata da Daniel Pitarch su una collezione di pellicole del conflitto ispano-marocchino nel 1909 (poi “Guerra de Melilla”) conservati presso la Filmoteca de Catalunya. La guerra en el Riff. Desembarque de heridos en Valencia (1909) della Valenziana Cuesta mostra il soccorso prestato ai feriti di guerra da parte della Croce Rossa. Gli altri materiali presentati sono frammenti incompleti attribuiti alla casa di produzione Hispano Film e Gaumont. Al centro sono le truppe spagnole in Marocco: la vita militare, le visite alle truppe degli ufficiali di alto rango, i combattimenti, la tecnologia militare all’opera, gli effetti dei cannoneggiamenti.
Si ringraziano, inoltre, Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito, Cinecittà Luce, Cineteca del Friuli, Cineteca di Bologna, Fondazione Cineteca Italiana, Museo Nazionale del Cinema.

ore 17.00
Incontro con Luca Mazzei (Università degli Studi di Roma Tor Vergata), Col. Antonino Zarcone (Capoufficio Storico Stato Maggiore esercito Italiano), Enrico Magrelli (Conservatore Cineteca Nazionale), Mario Musumeci (Cineteca Nazionale)

a seguire
Cronache di guerra
Cronaca Cinematografica della Guerra Italo Turca (1911)
Origine: Italia; produzione: Cines; durata: 4′
Brani della IV e della XI serie. Si vedono lo sbarco dei primi giornalisti a Tripoli, manovre di avanzamento nel deserto, marinai  italiani che montano la guardia al Fort Sultanié e la preparazione al decollo di un draken ballon.
Copia proveniente dalla Cineteca del Friuli

a seguire
Guerra Italo Turca “Serie Mista” (1911)
Origine: Italia; produzione: Cines; durata: 9′
Collage di brani di varie serie della “Cronaca Cinematografica della Guerra Italo Turca” girati tra ottobre e dicembre del 1911. Presenta brani della serie IV, VIII, IX, XIII, XXII. I soldati vengono mostrati mentre svolgono azioni di attacco e di perlustrazione nel deserto e nelle oasi, durante il soccorso dei feriti, in processioni trionfali per le vie di Tripoli, mentre sorvegliano i prigionieri e durante momenti di svago e di riposo. Si dedica spazio però anche a momenti topici della guerra e alle personalità del regno in essa coinvolte: l’alzabandiera nella piazza principale di Tripoli, una visita alle postazione di trincea del capo di Stato di Maggiore Carlo Caneva, la duchessa d’Aosta che svolge servizio di crocerossina su una nave ospedale. La pellicola, donata dalla Cines, all’esercito nel 1911, è stata ritrovata presso il Museo Storico dei Bersaglieri di Roma.
Copia restaurata dalla Cineteca Nazionale sulla base di un originale nitrato d’epoca ritrovato negli archivi dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito

a seguire
Dal teatro della guerra italo turca (1911)
Origine: Italia; produzione: Cines; durata: 9′
Scene della guerra: l’osservazione delle linee nemiche, batterie da montagna in funzione per una controffensiva, un allarme, l’incendio di una casa per rappresaglia, un soldato bambino, sfilata di soldati e ufficiali davanti alla macchina da presa,  fasi della costruzione della ferrovia di Ain Zara.
Copia proveniente dall’Istituto Luce

a seguire
Dal teatro della guerra italo turca (1912)
Origine: Italia; produzione: Cines; durata: 3′
Risposta dei soldati al fuoco nemico con cannoni e fucili. Momenti di riposo al campo e immagini della zona intorno a Tripoli con vedute di  Henni e Sciara-Sciat.
Copia proveniente dalla Cineteca Italiana

a seguire
Corrispondenza cinematografica della guerra italo turca XX serie (1912)  
Origine: Italia; produzione: Cines; durata: 4′
Costruzione di trincee nella zona fra Bu-Meliana e Sidi-Messri e immagini di 300 prigionieri in attesa di essere imbarcati.
Copia proveniente dalla Cineteca Italiana

ore 18.30
Il cinema di Luca Comerio
La presa di Zuara – Il documento ufficiale di una pagina di storia (1912)
Origine: Italia; produzione: Comerio Film; durata: 21′
Film dedicato alla Presa di Zuara (agosto 1912). Comerio segue l’avanzata dei marinai, durata, indica un cartello, 5 giorni. Presso il Marabutto di Zuara lunghe riprese vengono dedicate anche all’arrivo delle truppe del generale Garioni, giunte alla posizione avanzando nella carovaniera Bu-Chamez Derna. Il film si chiude con il ritorno dei marinai alla nave.

a seguire
Guerra Italo-Turca (1911)
Origine: Italia; produzione: Luca Comerio; durata: 3′
Momenti del caricamento di un cannone, truppe del reparto Cavallegeri di Lodi in ricognizione nel deserto e la brigata Rinoldi avanza nell’oasi del Gargaresh.

a seguire
The victorius battle for the conquest of Mergheb (1911)
Origine: Italia; produzione: Comerio Film; durata: 2′
Momenti della battaglia per la conquista dell’altura di Mergheb. Fra le inquadrature: riprese di nemici uccisi e del soccorso prestato ai feriti dalla Croce Rossa Italiana e di un dirigibile che sorvola la zona di guerra.
Copia proveniente dalla Cineteca del Friuli

a seguire
Guerra di Libia: l’esercito italiano a Tripoli. Immagini tratte dai filmati di Luca Comerio sulla guerra italo-turca (1912)
Origine: Italia; produzione: Comerio Film; durata: 4′
Montaggio di diverse cinematografie girate da Luca Comerio, tra le quali la vittoriosa battaglia per la conquista del Magreb.
Copia proveniente dalla Cineteca di Bologna

a seguire
La gloriosa battaglia delle due Palme (1912)
Origine: Italia; produzione: Comerio Film; durata: 24′
Sequenze della battaglia del 12 Marzo 1912 combattuta nella zona intorno a Bengasi e riprese dei soldati morti.
Copia proveniente dalla Cineteca Italiana

ore 19.30
Rientro in patria dei caduti
Dolorosi episodi della guerra Italo-Turca – La salma del ten. marchese Paolo Solaroli portata in patria (1912)
Origine: Italia; produzione: Luca Comerio Film; durata: 2′
Rientro in patria della salma del tenente Paolo Solaroli.
Copia proveniente dal Museo Nazionale del Cinema

a seguire
Il rientro delle Salme dei Generali A. La Marmora e R. Montevecchio a Genova il 14 giugno 1911 (1911)
Origine: Italia; produzione: San Giorgio Films F.lli Parodi; durata: 2′
Arrivo delle salme dei Generali Alessandro La Marmora e Rodolfo Gabriello di Montevecchio al porto di Genova accolti dalla folla e dalle autorità. Pellicola ritrovata presso il Museo Storico dei Bersaglieri di Roma, la pellicola donata da San Giorgio Films F.lli Parodi all’arma nel 1911.
Copia restaurata dalla Cineteca Nazionale sulla base di un originale nitrato d’epoca ritrovato negli archivi dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito

ore 19.35
La potenza dell’esercito italiano
La nostra artiglieria da guerra (1912)
Origine: Italia; produzione: Luca Comerio Film; durata: 6′
Presentazione della artiglieria da guerra italiana e del suo funzionamento.
Copia proveniente dal Museo Nazionale del Cinema di Torino

a seguire
La nostra marina da guerra (1912)
Origine: Italia; produzione: Luca Comerio Film; durata: 11′
Momenti della vita quotidiana dei marinai a bordo di una nave da guerra. Dimostrazione della potenza dei cannoni.
Copia proveniente dal Museo Nazionale del Cinema di Torino

a seguire
Submarines (Sottomarini nel Mediterraneo, 1912)
Origine: Italia; produzione: Luca Comerio Film; durata: 8′
Le potenzialità di un sottomarino, mostrato anche mentre si inabissa.
Copia proveniente dal Museo Nazionale del Cinema di Torino – Versione originale inglese

a seguire
Esercito Italiano: plotone nuotatori di cavalleria (1912)
Origine: Italia; produzione: Luca Comerio Film; durata: 17′
Cinematografia girata in Piemonte. Il plotone nuotatori di cavalleria si esercita nel trasporto di armi e animali.
Copia proveniente dal Museo Nazionale del Cinema di Torino

ore 20.35
Fiction di Guerra
Raggio di luce – Episodio della presa di Tripoli (1911)
Interpreti: Gastone Monaldi, Fernanda Negri-Pouget, Cesare Maltini; origine: Italia; produzione: Cines; durata: 13′
Una fanciulla italiana residente a Tripoli, Maria, è fidanzata con un giovane che, chiamato al servizio militare, deve tornare in Italia. In assenza del fidanzato, un ricco pascià cerca di sedurre Maria con doni e lusinghe. Quando si accorge che le sue proposte vengono sdegnosamente rifiutate, fa rapire e rinchiudere la giovane nel proprio harem. La prigionia però non dura a lungo. Ecco infatti che nella notte un raggio di luce rompe le tenebre sul mare di Tripoli: sono le corazzate italiane in arrivo. Tuona il cannone, i marinai sbarcano, Maria viene liberata e si ricongiunge al fidanzato. Titolo alternativo: Raggio di sole.

a seguire
Il sogno patriottico di Cinessino (1915)
Regia: Gennaro Righelli; interpreti: Eraldo Giunchi; origine: Italia; produzione: Cines;  durata: 5′
Mentre il padre è al fronte, Cinessino nell’agio della sua stanza si addormenta. Nel sogno, si reca in Libia alla ricerca del padre, che desidera aiutare. In divisa da bersagliere, Cinessino attacca alla baionetta alcuni beduini, riuscendone vincitore. Nello scontro incontra fortuitamente anche il padre, che salva. Per questa azione viene poi decorato, ma mentre la medaglia gli viene appuntata sul petto, la puntura dello spillo lo sveglia.

ore 21.00
Incontro con Marta Sureda (Universitat de Girona) per la Rassegna Filmoteca de Catalunya Marta Sureda

a seguire
La guerra en el Riff. Desembarque de heridos en Valencia (1909)
Origine: Spagna; produzione: Casa Cuesta; durata: 3′

a seguire
Guerra de Marruecos (1909)
Origine: Spagna; produzione: Hispano Films; durata: 6′

a seguire
[Guerra en el Riff] (1909)
Origine: Spagna; produzione: Hispano Film; durata: 10′

a seguire
Guerra en el Riff (1909)
Origine: Spagna; produzione: Gaumont; durata: 2′
Copie provenienti dalla Filmoteca de Catalunya Marta Sureda

ore 21.30
Squadrone bianco (1936)
Regia: Augusto Genina; soggetto: dal romanzo di Joseph Peyré L’Escadron Blanc, adattato da J. Peyré, A. Genina; sceneggiatura: A. Genina, Gino Valori; fotografia: Anchise Brizzi, Massimo Terzano; scenografia: Guido Fiorini; costumi: Vittorio Accornero; musica: Antonio Veretti; montaggio: Fernando Tropea; interpreti: Fosco Giachetti, Antonio Centa, Fulvia Lanzi, Francesca Dalpe, Guido Celano, Olinto Cristina; origine: Italia; produzione: Roma Film; durata: 98′
Una delusione d’amore spinge il tenente di cavalleria Mario Ludovici (Antonio Centa) in Libia. Deve allontanarsi dal suo paese per dimenticare Cristina (Fulvia Lanzi). Con il suo squadrone, guidato dall’intrepido capitano Santelia (Fosco Giachetti), si spingerà tra le insidie del deserto per inseguire una banda di ribelli… «Il dramma del giovane tenente, dapprima sperduto, sbandato, e poi ritrovatosi in un fervore di sacrificio e di riscatto, questo dramma è proposto molto semplicemente, e poi condotto e risolto con elementi apparentemente inavvertibili. Queste figure sono scabre, perché forti, asciutte perché antiretoriche, e la marcia nel deserto è ritmata dalla fatica e dalla sete prima ancora che dalla minaccia dei predoni» (Gromo). «Gli interpreti sono bravissimi. Fosco Giachetti è una magnifica rivelazione nell’energica, sobria, scolpita figura del capitano; come è una rivelazione il giovane Centa in quella del tenente: egli rende nella seconda parte la crisi del personaggio con una sincerità e una semplicità esemplari» (Sacchi).
Giornata a ingresso gratuito

 

Date di programmazione