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Girolami a mano armata
02 Febbraio 2018 - 02 Febbraio 2018
A partire dal 19 gennaio e per altri tre venerdì, si terrà presso il Cinema Trevi la rassegna dal titolo Girolami a mano armata, dedicata alle pellicole di genere poliziesco realizzate dalla dinastia Girolami: Marino Girolami (Franco Martinelli), Romolo Girolami (Romolo Guerrieri) ed Enzo Girolami (Enzo G. Castellari). Per l’occasione, saranno proiettati Roma violentaeRoma l’altra faccia della violenza di Marino Girolami, La via della droga, Il cittadino si ribella, Il grande racket e Il giorno del cobra di Enzo G. Castellari, nonché Un detective, La polizia è al servizio del cittadino?, Un uomo una città e Liberi armati pericolosi di Romolo Guerrieri. Durante le quattro serate il pubblico potrà rivivere gli emozionanti momenti trascorsi sui set dai protagonisti e conoscerne tutte le curiosità. Agli incontri interverranno Enzo G. Castellari, Romolo Guerrieri, Franco Nero, Fabio Testi e Massimo Vanni.
La rassegna è organizzata da Andrea Girolami e Rodolfo Rossi in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia.
 
venerdì 2
ore 17.00 Un uomo una città di Romolo Guerrieri (1974, 105′)
Il commissario Michele Parrino, capo della Squadra Mobile di Torino, è clemente e comprensivo con i più deboli, ma determinato a combattere i potenti. In seguito ad un omicidio legato ad un grosso giro di droga, corruzione e prostituzione in cui è implicata gente della Torino-bene, lo trasferiscono, ma lui riesce a vendicarsi. Anche se alla fine rimangono solamente solitudine e amarezza. Noir melanconico con irriverenze e umori sarcastici da commedia all’italiana. «Le recensioni dell’epoca non mostrano di afferrare differenze tra Un uomo, una città e i coevi poliziottari, imbrancando il film di Guerrieri tra i serial dei commissari spaccatutto e al massimo rilevando (come difetto) le infiltrazioni da commedia all’italiana. Il che la dice lunga su come, alla marmaglia dei critici nostrani, sfuggissero le più macroscopiche “zoccole”. […] Le regie di Guerrieri si sono sempre snodate, del resto, attraverso plot ricchi, talvolta persino labirintici per la quantità di cose che vi accadono e per la complessità degli intrecci, anche se l’interesse pare concentrarsi di preferenza sugli individui e non sulle azioni» (Pulici). Grande prova di Salerno: un uomo, una città.
 
ore 19.00 Il giorno del cobradi Enzo G. Castellari (1980, 94′)
Larry (Franco Nero), un ex poliziotto, radiato ingiustamente, tira avanti facendo l’investigatore privato a San Francisco. Un giorno un suo vecchio comandante gli affida un’indagine in grado di scuoterlo professionalmente, ma anche dal punto di vista umano: deve recarsi a Genova, dove tra l’altro vive il figlio, in un collegio, per sgominare un’organizzazione dedita al traffico di stupefacenti. Un personaggio malinconico, alla Marlowe, con il quale Castellari chiude la stagione del poliziesco all’italiana, puntando ancora una volta sulle straordinarie locations proposte da Genova, “la San Francisco italiana”, e sulla sua consueta capacità di imprimere ritmo alla storia, assistito come sempre dal grande lavoro degli stuntmen.
 
ore 20.45 incontro moderato da Rodolfo Rossi con Enzo G. Castellari, Romolo Guerrieri
 
a seguire Liberi armati pericolosi di Romolo Guerrieri (1976, 100′)

«È il 1976 quando Fernando Di Leo torna a riaccostarsi a Giorgio Scerbanenco, sceneggiando il film di Romolo Guerrieri Liberi, armati, pericolosi. La fonte è, ancora una volta, la raccolta di Milano calibro 9, e il racconto di partenza è Bravi ragazzi bang bang. E come al solito Di Leo utilizza solo lo spunto dello scrittore di Kiev, andandosene poi per conto suo a narrare le gesta delinquenziali di un gruppo di giovani balordi milanesi […], che prendono d’assalto banche e supermercati come rimedio all’ozio. Romolo Guerrieri ne ricava un buon film, purtroppo più spesso citato a causa della presenza di Diego Abatantuono come debuttante che per i suoi intrinsechi valori noir» (Pulici).

venerdì 16
 
ore 17.00 Il cittadino si ribella di Enzo G. Castellari (1974, 104′)
L’ingegner Antonelli si ribella alle violenze subite da alcuni rapinatori e passa all’azione, aiutato da un ladruncolo. «Un film che cavalca l’ondata revanchista dell’epoca, anche se il personaggio di Nero non si trasforma mai in un vendicatore infallibile e conserva tratti più che umani» (Mereghetti). Poliziesco di culto, girato da Castellari con la consueta perizia e una suggestiva ambientazione a Genova, come il precedente La polizia incrimina, la legge assolve.
 
ore 19.00 Un detective di Romolo Guerrieri (1969, 103′)
«La via italiana al noir dopo il ’68. Piccolo esempio di come si poteva costruire con eleganza un genere. Ben scritto, ben recitato, con donne bellissime (Boccardo, Dionisio, Antonelli…), tutto puntato a colori scuri, al blu della notte, con giusti toni pop e già acidi. Romolo Guerrieri-Girolami si muove con maestria in una storia di poliziotti non così onesti, avvocati cattivi, femmes fatales, figli corrotti della borghesia. Strepitosa Susanna Martinkova che sembra costruita a imitazione di Patty Pravo. Il risultato, allora, mi sembrò sorprendente. Funzionava anche Franco Nero, con un’impermeabile alla Bogart, lontano dai poliziotti violenti degli anni ’70. […] Rieditato come Macchie di belletto nel 1972/73, ovvero il titolo del romanzo di Ludovico Dentice, da cui il film è tratto» (Giusti). «Uno spettacolo che non ha poi molto da invidiare a certi thrillers americani di successo» (Biraghi).
 
ore 21.00 Incontro moderato da Rodolfo Rossi con Enzo G. Castellari, Romolo Guerrieri, Franco Nero


 

 

Date di programmazione