Enzo De Camillis. Cinema e società ieri e oggi
01 Febbraio 2019 - 01 Febbraio 2019
Debutta nel 1977 come aiuto scenografo di Dante Ferretti ne Il mostro di Luigi Zampa. Come scenografo ha collaborato con registi come Steno, Pasquale Squitieri, Giuseppe Tornatore, Francesco Rosi. Con Il coraggio di parlare (1987) di Leandro Castellani riceve da Mibac e Istituto Luce il “Premio Qualità per la Scenografia”. Dal 2011 a oggi è direttore artistico del premio La pellicola d’oro, riconoscimento ai mestieri e agli artigiani del cinema Italiano. Debutta alla regia nel 2009 con 19 giorni di massima sicurezza. Il suo sguardo registico è periferico, sia a livello geografico che antropologico, ovvero “pasolianamente” verso gli ultimi, accompagnato da una sana rabbia etica contro le ingiustizie.
ore 17.00 Uno studente di nome Alessandro di Enzo De Camillis (2011, 18′)
Il cortometraggio racconta una sparatoria dei Nar, precisamente l’ultima rapina di Francesca Mambro. Era il 5 marzo del 1982, quando un commando assaltò la Bnl di Piazza Irnerio a Roma. All’arrivo della polizia, nacque un conflitto a fuoco, con centinaia di colpi. Trovatosi per caso al centro della sparatoria, Alessandro Caravillani, 17 anni, venne prima ferito a una gamba da un colpo di rimbalzo, poi ucciso con un colpo in testa dalla stessa Francesca Mambro, che aveva erroneamente scambiato per una pistola il manico dell’ombrello retrattile che usciva dalla giacca del ragazzo. Con Valentina Carnelutti e Giuseppe Maggio. Premio Speciale Nastro d’Argento 2012.
a seguire 19 giorni di massima sicurezza di Enzo De Camillis (2009, 14′)
Una storia vera avvenuta nel casertano nel 2008. Nella sua cella, circondata dalle altre detenute, Anna (Luisa Ranieri) racconta, in una lettera indirizzata al proprio compagno, tutto il dolore e la paura di cui è improvvisamente caduta preda a seguito del suo arresto. Dietro le sbarre, andando avanti nel racconto, scopriremo tutta l’umanità e il calore che, invece, mancano al mondo esterno.
ore 18.00 Un intellettuale in borgata di Enzo De Camillis (2013, 78′)
«Raccontiamo Pier Paolo Pasolini, gli anni vissuti nel quartiere di Monteverde, i suoi pensieri, i primi anni della sua storia artistica, della sua attività intellettuale come poeta e come cineasta. Uno spaccato della sua vita con le contraddizioni culturali e sociali, in una città in evoluzione, ma ancora radicata in un mondo popolare non emancipato. Raccontiamo la sua ricerca continua come poeta sull’onestà colturale delle borgate, contrastate dal governo di quegli anni con i malesseri interni e le rigidità intellettuali, con i preconcetti e i limiti sulle diversità» (De Camillis). Con la partecipazione straordinaria di Leo Gullotta. Premio Speciale Festival Internazionale del Documentario Libero Bizzarri 2014. Primo premio miglior documentario al festival Omovis di Napoli 2013.
ore 19.30 Incontro moderato da Graziano Marraffa con Enzo De Camillis, Pupi Avati, Carmen Di Marzio, Cristina Fioretti, Roberto Girometti, Blasco Giurato, Franco Mariotti, Gianni Quaranta, Giovanna Ventura
ore 20.45 Le periferie di Roma e il movimento democratico di Enzo De Camillis (2018, 68′)
Le periferie di Roma dal 1947 agli anni Settanta, con i sindaci Giulio Carlo Argan, Luigi Petroselli e Ugo Vetere, a confronto con l’abbandono delle periferie della politica di oggi. Arricchito con immagini di repertorio dell’Aamod.