Dopo la rassegna del 2007, dal 25 al 27 gennaio, il Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale rende ancora omaggio a un suo ex allievo illustre, Tonino Valerii, uno dei più ispirati cantori del Far West nostrano. In questi giorni sta uscendo nelle librerie un libro importante, Il mio nome è nessuno. Lo spaghetti western secondo Tonino Valerii (edizioni Un mondo a parte), a cura di Roberto Curti, che ripercorre la carriera e la vita del cineasta. È un libro importante perché, come spiega Curti, «con quattordici lungometraggi per il cinema e una manciata di lavori televisivi in oltre quarant’anni di carriera, Tonino Valerii è uno dei cineasti meno prolifici del nostro cinema popolare. Ed è tuttora uno dei più sottostimati, vittima di una fortuna critica via via scemante: assai ben considerato dai critici dell’epoca, nonostante si muovesse nell’ambito del tanto vituperato cinema di genere, nel corso degli anni è stato trascurato dalle nuove generazioni di studiosi, rispetto ad altri colleghi le cui filmografie, più appariscenti, sembrano accogliere maggiori consensi tra i paladini del cosiddetto cinema-bis. […] A differenza di altri suoi contemporanei, ex operatori promossi dietro la macchina da presa, Valerii si è diplomato in regia e sceneggiatura al Centro Sperimentale di Cinematografia, con Alessandro Blasetti. Un cineasta estremamente preparato tecnicamente, dunque, e dalla cultura vasta e raffinata, grande conoscitore del cinema giapponese; Valerii avrebbe voluto girare fiammeggianti mélo e si è invece ritrovato in Almeria in pieno boom dell’eurowestern, il filone che ha frequentato non per cavalcarne l’onda commerciale, ma per raccontare le storie che gli stavano a cuore».
La presentazione del volume vuole essere anche un omaggio a un volto, un corpo, un attore chiamato Giuliano Gemma. E’ lui il protagonista del film di valerii che sarà proiettato a seguire,  l’originalissimo western Il prezzo del potere.