Al cinema Trevi, “Visconti vs. Visconti”: viene recuperata la programmazione del 27 settembre.
16 Ottobre 2018 - 16 Ottobre 2018
ore 16.30 Una storia milanese di Eriprando Visconti (1962, 95′)
Una storia milanese racconta la storia d’amore di due giovani belli e ricchi (Giampiero e Valeria). Sullo sfondo di un inverno milanese i due s’innamorano forse per noia o per convenzione, ma poi la ragazza rimane incinta e le cose cambiano…. Magnifica opera d’esordio di Visconti che, oltre ai consensi di critica, ottiene una serie di premi, fra i quali la segnalazione di merito della giuria internazionale al festival di Venezia e il Nastro d’argento 1962 a Romolo Valli quale miglior attore non protagonista. «Le doti del regista sono notevoli. Nel film vi sono sequenze che con grande efficacia rappresentano lo scollamento generale delle coscienze, belle immagini del grigio lombardo, gustosissime note di costume, e una buona recitazione da parte di Daniele Gaubert, Enrico Thibaut e soprattutto Romolo Valli» (Grazzini).
ore 18.15 Strogoff di Eriprando Visconti (1970, 106′)
«Strogoff di Eriprando Visconti è virtualmente un film in bianco e nero. Se la versione di Carmine Gallone del romanzo di Verne era tutta incentrata sui colori squillanti del coraggio e della fedeltà, quest’altra è invece giocata sulle mille sfumature dei grigi e delle tinte livide del colore della menzogna e della falsità, gli stessi riflessi cromatici sporchi e annebbiati che si insinuano nei romanzi di spionaggio di John Le Carré. E comunque tutto è ineluttabilmente riconducibile al bianco e nero assoluti, il bianco candido della neve e il nero del buio in cui sprofonda momentaneamente l’esistenza del protagonista. Al punto che Strogoff può essere considerato un film noir di spionaggio ambientato nel XIX secolo» (Gerosa).
ore 20.15 Lo straniero di Luchino Visconti (1967, 104′)
Mersault, un impiegato francese che vive ad Algeri, uccide un arabo e durante il processo rinuncia a difendersi. Una serie di rinvii e i veti imposti dalla vedova di Albert Camus impediscono a Visconti di adattare il romanzo agli avvenimenti più recenti della guerra di liberazione algerina. Ne risulta un film imperfetto: l’indifferenza e l’apatia del protagonista non riescono a riflettere l’anelito a una possibile rivolta contro le convenzioni sociali.