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“Dal 19 al 22 settembre, al cinema Trevi, una retrospettiva ricorda Ferdinando Maria Poggioli”
Centro Sperimentale di Cinematografia
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«Uomo di grande cultura, amico e frequentatore di artisti, si dedicò al cinema dal 1930, non più giovanissimo [era nato a Bologna nel 1897, n.d.r.], prima come segretario di edizione […], poi come aiuto regista […], quindi come montatore […] e documentarista […]. Come regista lavorò intensamente dal 1936 al 1943, dirigendo ben undici film, tutti di notevole interesse, moderatamente calligrafici e percorsi da momenti di anticonformismo intimistico e di un genuino realismo […]. Con la crisi del cinema dovuta alla guerra, abbandonò i set per intraprendere un'altra attività, quella dell'antiquario, che però svolse solo alcuni mesi. Nel febbraio del 1945, ancora molto giovane, si suicidò lasciandosi soffocare dal gas» (Poppi).
 
giovedì 19
ore 17.00 Il presepe di Ferdinando Maria Poggioli (1931, 11')
a seguire Impressioni sicule di Ferdinando Maria Poggioli (1932, 13')
a seguire Paestum di Ferdinando Maria Poggioli (1932, 10')
a seguire Arma bianca di Ferdinando Maria Poggioli (1936, 70')
Dalla commedia Casanova a Parma di Alessandro De Stefani. «Che cosa è nuociuto ad Arma bianca? Non certo la regia, accuratissima. Né la balda presenza di Nerio Bernardi. Né il chiaro sorriso di Leda Gloria. Né il concorso d'un Romolo Costa o quello d'uno Zoppetti. […] In niente questo film appare demeritato: eppure l'uditorio, sinora, ha detto di no» (Ramperti).
 
ore 19.00 Gelosia di Ferdinando Maria Poggioli (1942, 90')
Dramma di casta dal romanzo Il marchese di Roccaverdina di Luigi Capuana: un nobile ama una contadina, non può sposarla ma non vuole perderla… «Poggioli ne ha cavato un film pieno di vibrazioni, lento e suggestivo» (Patti). Con Luisa Ferida e Roldano Lupi.
 
ore 21.00 Il cappello da prete di Ferdinando Maria Poggioli (1943, 84')
Dal romanzo omonimo di Emilio De Marchi, un barone uccide un prete per rubargli del denaro e continuare nella sua vita dissoluta. «La regia del Poggioli […] sostanzialmente è robusta, chiara, procede per sintesi, rapide pennellate, rigorose notazioni. L'interpretazione di Roldano Lupi è intensa e sincera, contenuto il Pavese, un po' sottolineato l'Almirante» (Meneghini).
Proiezioni per gentile concessione di Ripley's Film - Giornata a Ingresso gratuito
 
sabato 21
ore 17.00 La bisbetica domata di Ferdinando Maria Poggioli (1942, 86')
La commedia di Shakespeare ambientata ai giorni nostri. «Poggioli, che è uno di quelli che merita credito, ha avviato la favola sui binari della farsa più smaccata, […] ha tirato ad esilarare la platea con ogni mezzo e […], infine, ha conferito a tutto il racconto un trascinante strepitìo, un ritmo motorio e un tono buffonesco che fanno centro» (Vesce). Con Amedeo Nazzari e Lilia Silvi.
 
ore 19.00 Addio giovinezza! di Ferdinando Maria Poggioli (1940, 97')
Dalla commedia omonima di Sandro Camasio e Nino Oxilia, l'amore, nella Torino di inizio Novecento, tra una studente di medicina e una sartina. Maria Denis, al fianco di Adriano Rimoldi, è «di sì limpida grazia, di sì mutevole bravura che non so chi le possa stare a paro oggi in Italia» (Franci).
 
ore 21.00 La morte civile di Ferdinando Maria Poggioli (1942, 86')
Dal dramma omonimo di Paolo Giacometti. Un pittore uccide, durante un litigio, suo cognato e viene condannato all'ergastolo. Anni dopo evade… «Poggioli è tra i rarissimi artisti della nostra cinematografia armati di uno stile e di una trasparente chiarezza di linguaggio cinematografico». Con Carlo Ninchi, Dina Sassoli e Renato Cialente.
 
domenica 22
ore 17.00 Sissignora di Ferdinando Maria Poggioli (1942, 90')
«Il capolavoro di Poggioli. […] La balera di Poggioli è di una bellezza lancinante» (Buttafava). Dal romanzo omonimo di Flavia Steno, storia di una domestica in quel di Genova, con Maria Denis, Leonardo Cortese e le sorelle Gramatica «che ci han fatto pensare alle due ottime sorelle Materassi» (De Feo).
 
ore 19.00 Sorelle Materassi di Ferdinando Maria Poggioli (1944, 79')
Dal romanzo omonimo di Aldo Palazzeschi. Poggioli «ha procurato bensì di essere fedelissimo alla trama del romanzo, per quanto lo comportavano le necessità dello schermo: ma per il resto ha lasciato che le cose andassero come potevano. Nel film ritroviamo molti dei fatti del romanzo e quasi tutti i personaggi; ma salvo brevi luoghi, la realtà poetica che Palazzeschi aveva saputo creare è sfumata» (Moravia). Con le sorelle Gramatica, Massimo Serato e Clara Calamai.
 
ore 21.00 Stasera alle 11 di Oreste Biancoli (1937, 67')
Appassionata di libri gialli, divorzia dal marito ambasciatore e conosce un giovane che lo insospettisce… Film all'americana che segna l'esordio alla regia dell'autore teatrale e sceneggiatore Oreste Biancoli. Sceneggiatura di Soldati e Camerini, montaggio di Poggioli. Con John Lodge, Francesca Braggiotti, Enrico Glori, Piero Pastore, Memo Benassi e Sergio Tofano.

 

 

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